Bonus 150 euro pensionati: come verificare se ricevuto! Non perdere i soldi fai subito questo

Cosa fare se i pensionati non ricevono il bonus 150 euro? Chi ha diritto alle 150 euro di bonus? Quando verrà erogato il bonus di euro 150?Come verificare se ricevuto?

Bonus 150 euro per i pensionati nel cedolino di novembre. Buone notizie per tutti i pensionati che a breve riceveranno una tantum aggiuntiva al trattamento economico previdenziale spettante. Nonostante, la bella notizia tanti lettori hanno richiesto maggiori informazioni sulla verifica del pagamento. A tanti interessa sapere come fare per verificare se il bonus da 150 euro è stato messo realmente in pagamento dall’INPS nella mensilità di novembre. 

Una domanda più che legittima vista la presenza dei requisiti per il rilascio dell’indennità. Per questo motivo, prima del pagamento è possibile capire se è presente la quota della tantum come valore aggiuntivo alla pensione o viceversa richiedere maggiori ragguagli all’INPS. 

Occorre, innanzitutto verificare dal sito dedicato all’INPS nella propria sezione personale la presenza del pagamento del cedolino del mese di novembre 2022 e del bonus 150 euro.

L’INPS nella circolare n. 116 del 17 ottobre 2022, ha spiegato gli elementi identificativi per l’erogazione dell’indennità una tantum a favore dei pensionati così come preannunciato nel decreto Aiuti ter. Il riferimento normativo cade sull’articolo 18, del decreto Legge n. 144 del 23 settembre 2022.

Bonus 150€ pensionati: come verificare se ricevuto! Non perdere i soldi fai subito questo 

Se è presente la pensione, ma non risulta il pagamento dell’indennità bisogna verificare, se sono stati rispettati i requisiti disposti dalla normativa per il rilascio del bonus. Se, dalla prima verifica dei requisiti ritieni di averne diritto, ti consiglio di contattare direttamente l’INPS, richiedendo maggiori dettagli sulla mancata erogazione del beneficio economico. 

Ricordiamo, infatti, che il bonus 150 euro è un aiuto economico introdotto dal governo italiano presente nel decreto Aiuti ter per contrastare l’impennata del caro bollette. Peraltro, nella misura sono contenuti diversi paletti che impediscono l’erogazione a tutti i pensionati.  

Nell’articolo 19 del decreto Legge n. 144/2022, sono contenute tutti i criteri e condizioni per il rilascio del bonus 150 in favore dei pensionati. Come si legge dalla normativa, il primo requisito porta a possesso della residenza su suolo nazionale.

L’altro aspetto è la presenza di un trattamento economico pensionistico di qualsiasi natura, come ad esempio pensione, invalidità civile, assegno sociale, accompagno alla pensione. Trattamento economici previdenziali la cui decorrenza entro la data del 1° ottobre 2022. 

Bonus 150 euro pensionati: il reddito prodotto nel 2021 determina il rilascio del beneficio

L’altra condizione da verificare attentamente è la presenza di un reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF, del valore entro 20.000 euro. Un parametro che si riferisce all’anno d’imposta 2021. Oltretutto, occorre verificare il valore netto dei contributi previdenziali ed assistenziali versati nel rispetto della normativa vigente. 

Non rientra il TFR, l’eventuale reddito degli immobili (abitazione), e ancora, i redditi soggetti a tassazione separata.

Verificati il possesso dei requisiti per il rilascio del bonus 150 euro, così come disposto dal decreto Aiuti ter. Sicuramente, c’è la presenza della tantum nel cedolino del trattamento economico previdenziale del mese di novembre. 

Ricordiamo, infatti, che la normativa prevedere l’erogazione dell’indennità del valore unico di 150 euro direttamente al pensionato con accredito sulla pensione.

In altre parole, i pensionati aventi diritto al beneficio economico ricevono in automatico il bonus 150 euro. È, importante, sottolineare che non va richiesto,  non va presentata alcuna domanda per il rilascio dell’indennità se spettante. 

Bonus 150 euro pensionati: quale voce devo controllare per verificare se ho ricevuto il beneficio?

Nella verifica della presenza del bonus 150 nel cedolino di novembre è importate controllore la presenza della voce espressamente indicata dall’INPS con la locuzione:“ Una tantum D.L. Aiuti ter”.  

Non tutti dispongono delle credenziali di accesso che permettono la navigazione online nel sito dell’INPS. Non sono pochi i pensionati che non dispongono dello SPID, CNS o CIE.

In questi casi, è possibile rivolgersi all’Istituto attraverso il Contact center. Basta comporre il numero 803 164, gratuito da rete fissa. Se, invece non si dispone di un numero di rete fissa, ma di uno smartphone il numero da utilizzare cambia.

In questo caso, occorre comporre il seguente numero 06 164 164 la tariffa per il cellulare è a pagamento, secondo l’applicazione del gestore di appartenenza.

 La verifica eseguita dall’INPS per distribuire il bonus 150 euro agli aventi diritto segue due principi fondamentali. Il primo passa al setaccio la dichiarazione dei redditi, come ad esempio, Certificazione Uniche 2022, le denunce mensili per i lavoratori dipendenti UNIEMENS e i redditi assoggettati alla Gestione Separata.

L’INPS controlla anche i redditi come l’assegno straordinario, la presenza di eventuale credito cooperativo e, ancora, la tassazione separata, ma non agevolata, per l’esodo dalle Poste Italiane e cosi via. 

 

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