Mentre sono tanti coloro che si stanno domandando perché la busta paga di dicembre è più bassa di quanto atteso, arrivano buone notizie. Infatti, sta per essere erogato un ricco rimborso in busta paga, relativo al 2023.
L’accredito riguarderà tantissimi lavoratori dipendenti, che troveranno a breve questa sorpresa, nei prossimi stipendi. Tuttavia, lo dobbiamo specificare immediatamente: anche se l’accredito interesserà molti lavoratori, non tutti lo riceveranno.
Per questa ragione, oggi analizzeremo insieme tutti i dettagli sul nuovo rimborso in busta paga: chi riceverà il ricco accredito e perché? Scopriamolo.
Ricco rimborso in busta paga in arrivo grazie al trattamento integrativo
Grazie al cosiddetto trattamento integrativo, moltissimi lavoratori dipendenti potranno contare sul ricco rimborso in busta paga nei prossimi mesi.
Anche per l’anno corrente, infatti, l’agevolazione nota anche con il nome di “ex bonus Renzi” è stata confermata. Questa concederà ai lavoratori, nel rispetto di determinate soglie reddituali, un’integrazione allo stipendio, che ha entità variabile e che permette di ottenere, al massimo, 100 euro in più sullo stipendio.
La vera novità, dalla quale dipende l’atteso rimborso in busta paga, è che è possibile, anche per coloro che non l’hanno ricevuto pur avendone diritto, ricevere le somme non erogate.
Chi può avere il rimborso dell’ex bonus Renzi in busta paga?
Scendendo ancor più nei dettagli, il trattamento integrativo, per l’anno 2023, potrebbe non essere stato erogato sullo stipendio degli aventi diritto a ricevere il bonus.
Infatti, nel caso in cui il lavoratore non abbia fatto richiesta per ricevere l’ex bonus Renzi da 100 euro l’anno scorso, potrà richiedere il rimborso in busta paga.
Questa situazione interessa moltissimi lavoratori, che avevano diritto a ricevere il trattamento integrativo nel 2023, ma che non lo hanno percepito.
Per ricevere il rimborso dell’ex bonus Renzi in busta paga, l’Agenzia delle Entrate ha indicato la modalità di richiesta. Al momento, però, non è ancora possibile inoltrare la documentazione necessaria.
Come richiedere il rimborso in busta paga
Questo perché i lavoratori dovranno utilizzare il Modello 730/2024, tramite il quale, compilando il Modello correttamente, potranno richiedere il trattamento integrativo.
Sarà quindi necessario, per i lavoratori, attendere fino a maggio 2024, per poter procedere con la compilazione del 730/2024.
L’Agenzia delle Entrate, successivamente, si occuperà del conguaglio, e conferirà le somme non percepite nel 2023 ai lavoratori che, al contrario, avrebbero dovuto percepirle.
Per quanto riguarda la compilazione del Modello, per poter ricevere il rimborso in busta paga il lavoratore dovrà indicare il reddito relativo al 2023 (dall’1 gennaio al 31 dicembre dell’anno in questione).
Oltre al reddito percepito nel 2023, ovviamente, gli interessati dovranno aver cura di inserire, all’interno del Modello 730, anche le spese previste dal TU Imposte sui Redditi agli Art. 12 e 13. Secondo quanto disposto dal citato Testo Unico, diverse sono le spese che danno diritto a detrazioni. Queste vanno adeguatamente indicate nel Modello 730.
Quali sono i requisiti per richiedere il trattamento integrativo
L’Agenzia delle Entrate, dopo aver ricevuto il Modello 730/2024, procederà quindi col rimborso in busta paga nel caso il cui l’ex bonus Renzi spetti al lavoratore.
Ma chi sono i beneficiari del trattamento integrativo, nel dettaglio? Per ricevere fino a 100 euro in più in busta paga, e per avere diritto al rimborso relativo al 2023, i requisiti da rispettare sono di tipo reddituale.
Il bonus, di norma, viene erogato con reddito entro i 15.000 euro. Viene inoltre concesso anche a coloro che hanno un reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro, ma ad una condizione. La somma delle detrazioni deve superare quello dell’imposta dovuta.
Ecco perché, per ricevere il rimborso, sarà importante indicare nel 730/2024 le detrazioni di cui agli Art. 12 e 13 del TUIR di cui abbiamo ampiamente discusso
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