Gli specialisti del settore lo chiamano orientamento professionale, basato sul bilancio delle competenze ed esperienze, per capire che lavoro fare nella vita.
C’è un metodo molto semplice da utilizzare, che si ispira a quelli utilizzati nell’ambito delle risorse umane, che si chiama Ikigai ed è di origine giapponese.
Ecco come provare un approccio fai da te e cercare il lavoro ideale.
Come trovare il lavoro dei tuoi sogni
I giapponesi sono maestri in questo. Non a caso le Ikigai ovvero uno scopo nella vita, che li accompagna fino alla vecchiaia.
Una vera e propria passione, la “molla” che ci fa alzare dal letto la mattina e che ci fa stare bene. Se infatti manca l’ikigai ci sentiamo frustrati e allo sbando.
Volendo applicare l’ikigai alla ricerca del lavoro dei nostri sogni, sono 4 i fattori da tenere in considerazione:
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cosa ci piace
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cosa sappiamo fare
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di cosa ha bisogno il mondo
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qualcuno può essere disposto a pagare per le nostre abilità.
Perché non basta seguire il cuore e fare solo ciò che ci piace? Perché quello resterebbe il lavoro dei sogni ma che non è detto trovi effettiva rispondenza nella realtà.
Alcuni hanno la fortuna di svolgerlo ma c’è una differenza tra “lavoro dei sogni” e il “lavoro che fa per te”.
E proprio in questa seconda direzione che si muove il metodo Ikigai.
Come capire che lavoro fare nella vita: il metodo Ikigai
Si parte da una passione o un interesse forte e si cerca di capire cosa fare per essere in grado di lavorare in un determinato settore.
Cosa ti piace
Pare facile ma richiede più riflessione di quanto non sembri. Cosa rispondere alla domanda: cosa ti piace fare? Qual è l’attività che prediligiamo svolgere nel tempo libero, quella che spesso ci fa esclamare: “Come è volato il tempo, non me ne sono accorto!”.
Ecco questo potrebbe essere un buon punto di partenza per capire qual è la nostra passione, quale interesse ci spinge a ricercare quella determinata attività più di altre.
Cosa sai fare
Il passaggio successivo è più difficoltoso da affrontare da soli. L’ideale infatti sarebbe chiedere a chi ci è vicino, qual è la sua opinione su di noi, in cosa ci vede particolarmente bravo o “predisposto”, come si suol dire.
Proviamo a pensare: “Per cosa mi cercano più spesso?”, “Qual è il consiglio che con maggiore frequenza mi chiedono gli amici o i parenti?”.
Questo genere di riflessione ci aiuta nel capire quali sono le abilità che gli altri ci riconoscono, una sorta di talento per cui possiamo diventare un punto di riferimento.
Soprattutto quando si è all’inizio della propria ricerca di lavoro, è utile fare pratica in vari ambiti che pensiamo possano fare al caso nostro. UNo stage di un paio di mesi, un’esperienza estiva, un contratto a tempo determinato, così trovare riscontro nella pratica e non restare invece con la sola “idea” in testa.
Di cosa ha bisogno il mondo
Nel momento in cui si vuole trasformare la propria passione/inclinazione in una professione vera e propria (riconosciuta e retribuita), bisogna fare i conti con quello che è il mondo esterno.
Di quali figure professionali ha bisogno il mercato del lavoro, nel momento in cui ci approcciamo ad esso?
Ad esempio, la nostra grande passione è viaggiare. Ma qual è il valore aggiunto che possiamo offrire al mondo? Difendere i diritti umani? Possiamo intraprendere la strada della mediazione culturale. Ci interessano gli studi politici? Potremmo affacciarci alla carriera diplomatica. Oppure aprirci al mondo del turismo, cercando di viaggiare il più possibile.
Per cosa potremmo essere pagati
Per quanto la passione possa essere forte e la motivazione elevata, lavorare significa guadagnare. Altrimenti vuol dire che si ha solo un hobby costoso.
Nel momento in cui passiamo al vaglio le varie professioni disponibili in un ambito specifico, dobbiamo focalizzarci su quelle che sono le posizioni per cui le aziende sono disposte a pagare.
Ad esempio, se sogniamo di fare il giornalista, dobbiamo però renderci conto che purtroppo la carta stampata è ormai un trend al ribasso e può diventare davvero difficile trovare un lavoro a tempo pieno e ben retribuito. Il digitale invece offre maggiori chance, a chi mostra di avere le giuste competenze per cogliere al volo le sue opportunità.
Quali saranno i lavori del futuro
Quali sono appunto le nuove frontiere del lavoro, verso le quali orientarsi per trovare un’occupazione nei prossimi anni?
Infatti è ben evidente che avendo un quadro chiaro delle professioni del futuro, è più semplice intraprendere il percorso di studi più fruttuoso in tal senso e trovare più facilmente lavoro.
Ecco un approfondimento che riguarda proprio i professionisti più richiesti nei prossimi 10 anni.