Domanda NASpI: ecco la procedura per averla!

Come si fa la domanda della NASpI? Andiamo a scoprire i requisiti, gli step e i documenti richiesti per ottenere la disoccupazione.

Come sappiamo in Italia la problematica relativa alla disoccupazione è sempre più rilevante. Infatti, sia il Covid-19 prima, sia la Guerra hanno messo a dura prova il mondo del lavoro. 

Proprio per questo motivo il Governo Draghi sta lavorando attivamente per ridurre il tasso di disoccupazione e per incentivare le assunzioni, specie tra i giovani, nei quali si registrano numeri allarmanti per quanto riguarda i NEET, ossia quei ragazzi che non studiano e non lavorano. 

Eppure, esistono alcune misure che possono aiutare coloro che si trovano in stato di disoccupazione a riassestarsi economicamente ed a trovare un nuovo lavoro. 

Una tra le più dibattute degli ultimi anni riguarda il Reddito di Cittadinanza, ma oggi non andremo a parlare di questa misura, bensì della più famosa per coloro che si trovano in stato di disoccupazione: la NASpI.

Ebbene, andiamo a capire come presentare la domanda per ottenere la NASpI, quali sono i requisiti necessari e come deve muoversi colui che si trova in stato di disoccupazione. 

Attenzione: tieni a mente fin da subito che la NASpI può essere richiesta solo dopo la cessazione del rapporto di lavoro ed entro 68 giorni da tale avvenimento. 

Vuoi scoprire anche tu come ottenere l’indennità di disoccupazione NASpI? Allora non perderti questo articolo dedicato alla tematica!

Domanda NASpI: ecco cosa devi fare per richiederla!

Come abbiamo affermato anche in precedenza, la disoccupazione sta raggiungendo livelli molto alti nel nostro Paese. Di conseguenza, è sempre opportuno ricordare che il nostro Stato offre delle tutele a coloro che si trovano in questa situazione. 

Attenzione: l’obiettivo delle tutele è quello di reinserire coloro che si trovano in stato di disoccupazione nel mondo del lavoro. 

Infatti, a differenza di quanto sostengono molti rappresentanti politici (come Matteo Renzi), il Reddito di Cittadinanza o anche la NASpI non sono una “scusa per non lavorare”, ma un sussidio rivolto verso coloro che si trovano in una situazione di difficoltà. 

In questo modo i disoccupati riusciranno a rimettersi in sesto dal punto di vista economico e successivamente entrare di nuovo nel mondo del lavoro. 

Ma come funziona la presentazione della domanda della NASpI? Devi sapere che la domanda dovrà essere indirizzata direttamente all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in via telematica. 

Colui che si trova in stato di disoccupazione potrà procedere alla presentazione della domanda in modo autonomo, per mezzo del servizio erogato sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, oppure avvalendosi di un intermediario, come il CAF. 

Come abbiamo sottolineato anche in precedenza, la domanda per ottenere la NASpI dovrà essere effettuata una volta che il rapporto di lavoro si è concluso ed entro 68 giorni da tale cessazione. 

Inoltre, devi sapere che la NASpI non è una misura rivolta indistintamente a tutti coloro che risultano essere disoccupati. 

Infatti, per poter ottenere l’accesso alla misura sarà necessario provare che la disoccupazione è data da fattori differenti dalla volontà del soggetto disoccupato. 

Mi spiego meglio, la NASpI viene erogata solo nei confronti di coloro che hanno perso il lavoro contro la loro volontà. 

Facciamo dunque riferimento a coloro che hanno subito un licenziamento oppure a coloro che hanno avanzato dimissioni per giusta causa. 

Ma come funziona nel dettaglio l’invio della domanda all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale? Andiamo a scoprilo insieme!

Domanda di disoccupazione NASpI all’INPS: ecco come procedere!

Prima di cominciare devi sapere che, visto che abbiamo affermato che la NASpI può essere richiesta in maniera telematica sul sito dell’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha messo a disposizione un pdf che contiene una guida ai servizi. 

Inoltre, coloro che presentano la domanda trascorsi solo 8 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, potranno ricevere l’erogazione della NASpI a partire dall’ottavo giorno. 

Che dire di coloro che invece superano gli otto giorni per effettuare la richiesta della NASpI?

Niente paura! In questo caso riceverai il pagamento il giorno successivo a quello della presentazione della domanda. 

Attenzione: devi anche sapere che in alcuni casi la decorrenza della NASpI può avvenire dopo 38 o 68 giorni. 

Cosa serve per presentare la domanda della NASpI? Ecco la risposta!

Ma ci sono alcuni documenti essenziali per poter procedere con la presentazione della domanda relativa alla NASpI? Ovviamente la risposta è sì.

Non aver paura, siamo qui per farti sapere quali sono questi documenti, in modo che tu possa richiedere senza alcun problema la tua indennità di disoccupazione. 

Prima di tutto sarà necessario presentare i documenti che riguardano l’ultimo contratto di lavoro. 

Attenzione: se facciamo riferimento ad un lavoratore precario, dovrai tenere in considerazione solo l’ultimo dei contratti di lavoro avuti nel corso dell’anno. 

Inoltre, l’accesso alla NASpI è vincolato alla sottoscrizione della DID, ossia un patto con il Centro per l’Impiego che implica l’immediata disponibilità a lavorare. 

Ma per quale ragione? Come abbiamo affermato anche in precedenza, l’obiettivo della NASpI non è quello di erogare denaro ai disoccupati, ma di accompagnarli nel percorso verso un nuovo impiego. 

Di conseguenza, per mezzo della sottoscrizione della DID i disoccupati parteciperanno alle misure di politica attiva. 

Di conseguenza, nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda della NASpI, il disoccupato dovrà recarsi presso il Centro per l’Impiego a compilare tale dichiarazione. 

Attenzione: nel caso in cui la DID non venisse predisposta, il richiedente della NASpI verrà immediatamente contattato dal Centro per l’Impiego. 

Insomma, diciamo che si tratta di un documento necessario per poter accedere alla misura relativa all’indennità di disoccupazione. 

Ma quanto dura la NASpI? Andiamo a scoprirlo subito!

Uno degli scogli relativi alla NASpI riguarda la sua durata. Infatti, questa misura non ha una durata illimitata nel tempo, ovviamente. 

Come abbiamo sottolineato più volte, l’obiettivo è quello di aiutare coloro che si trovano in stato di disoccupazione ad andare avanti, da un lato, ma dall’altra parte si punta a reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro. 

Dunque, questo fa capire per quali ragioni la misura in questione non possa essere eterna. 

Eppure, la durata della NASpI non è uguale per tutti coloro che hanno perso il lavoro. 

Ma per quali ragioni? Andiamo subito a scoprirlo insieme. 

Ebbene, devi sapere che la durata della NASpI varia in base ai contributi che il lavoratore ha versato negli ultimi 4 anni di lavoro. 

Infatti, la NASpI verrà riconosciuta per la metà dell’arco temporale nel quale sono stati versati i contributi. Viene automatico comprendere che la durata maggiore che può avere la NASpI è di due anni, nel caso in cui il lavoratore abbia lavorato e versato i contributi per tutti i quattro anni precedenti alla domanda. 

Al contrario, coloro che hanno versato 14 mesi di contributi, ad esempio, avranno diritto a sole 7 mensilità di erogazione della NASpI.

Quali requisiti servono per richiedere la NASpI?

È importante sottolineare che l’accesso alla NASpI dipende anche dal possesso di alcuni requisiti specifici. Si tratta dello stato di disoccupazione e del requisito contributivo

Nel primo caso intendiamo che colui che richiede la NASpI deve essere, al momento della domanda, disoccupato. 

Invece, per quanto riguarda il requisito contributivo, facciamo riferimento al fatto che il lavoratore che richiede l’indennità di disoccupazione deve aver versato almeno 13 settimane di contributi nel 4 anni precedenti alla disoccupazione. 

Se sei in possesso di questi requisiti e ti trovi in stato di disoccupazione contro la tua volontà, puoi procedere alla domanda della NASpI!

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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