A che età si va in pensione in Europa: l’Italia è il fanalino di coda

In Francia si torna a discutere di riforma delle pensioni, ma com'è la situazione nei vari paesi europei? Ecco alcuni dati.

Il governo francese ha annunciato di essere al lavoro su un importante progetto di riforma del sistema pensionistico, giudicato come troppo complicato e arretrato. Tuttavia oltre a riformarne il meccanismo si punta anche a modificare i criteri di accesso alle pensioni. La volontà è infatti quella di alzare l’età pensionabile portandola da 62 a 64 anni.

La proposta, presentata dopo settimane di trattative tra governo e sindacati che non hanno portato a nulla, ha acceso gli animi e si prevedono numerose manifestazioni e scioperi nel paese in vista della discussione della riforma alla Camera prevista per l’inizio di febbraio.

Il tema delle pensioni è in molti paesi decisamente tra i più sentiti ed è dunque utile offrire una panoramica delle varie età pensionabili richieste, almeno sulla carta, nei vari paesi europei. Ecco dunque un po’ di dati.

A che età si va in pensione in Europa

L’età pensionabile media nei paesi dell’Unione Europea è di 64,4 anni per gli uomini e di 63,4 anni per le donne.

Tra i paesi con l’età pensionabile più bassa in assoluto all’interno della UE troviamo Svezia, Francia e Slovacchia. In Svezia l’età richiesta è di 61 anni sia per uomini che per donne, tuttavia il sistema è molto flessibile e i 61 anni rappresentano semplicemente una soglia minima. In Francia, in attesa della riforma, e in Slovacchia invece l’età pensionabile è di 62 anni.

Sono Italia e Grecia i paesi dove invece è prevista l’età maggiore per l’accesso alla pensione. In Italia il requisito anagrafico richiesto è pari a 66 anni e 7 mesi, ad eccezione delle donne nel settore privato per le quali è prevista una soglia più bassa pari a 65 anni e 7 mesi. In Grecia invece la soglia è fissata a 67 anni d’età sia per uomini che per donne.

La media europea dovrebbe alzarsi nei prossimi anni. Diversi paesi hanno infatti in programma l’innalzamento dell’età pensionabile, ormai inevitabile per rendere sostenibili i sistemi pensionistici. Ad esempio Belgio, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Bulgaria hanno in programma di portare l’età pensionabile alla soglia minima dei 67 anni entro il 2031.

L’età di pensione effettiva

I dati presentati rappresentano le diverse età pensionabili previste sulla carta dai vari paesi. Tuttavia l’età di pensionamento effettiva è talvolta molto diversa.

Infatti in alcuni paesi, come l’Italia, attraverso vari sistemi si può accedere alla pensione prima dell’età prevista, o in altri casi, come la Svezia, l’età fissata rappresenta solo la soglia minima alla quale tuttavia poche persone decidono effettivamente di andare in pensione.

Il quadro che viene rappresentato dai dati sull’età effettiva di pensionamento è infatti abbastanza diverso. In Italia ad esempio tramite vari strumenti, come ad esempio la pensione anticipata o le deroghe per lavori usuranti o gestioni speciali, l’età media di pensionamento effettiva è stata nel 2020 di 63,8 anni (dati INPS).

In Svezia invece, stando ai dati OCSE, l’età media di pensionamento effettiva è pari a 65,2 anni, dunque più alta che da noi nonostante l’età minima richiesta sia inferiore.

Dunque nell’analisi dei vari sistemi pensionistici è importante tener conto della discrepanza tra età richiesta ed età effettiva di pensionamento onde evitare errori di analisi.

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