Qual è il lavoro più diffuso in Italia: situazione economica e prospettive per il futuro

Guardandoci intorno, quali sono le professioni che svolge la maggior parte delle persone di nostra conoscenza? Ecco il lavoro più diffuso in Italia.

Quale sarebbe la risposta di getto, senza pensarci troppo su? Che mestiere fanno la maggior parte delle persone che conosciamo? E soprattutto, quali sono le prospettive future per i nostri figli?

Insomma, in questo articolo vediamo qual è il lavoro più diffuso in Italia.

Tra l’altro si tratta di una fotografia del Paese che sembra bloccata a tanto tempo fa nonché poco dinamica.

Ma probabilmente, qualcosa ora sta cambiando.

Qual è il lavoro più diffuso in Italia secondo gli italiani

Le risposte da parte dei lavoratori italiani arrivano su Quora, relativamente a quale sia il lavoro da sempre più diffuso in Italia.

Il nostro Paese vanta senza dubbio una grande storia manifatturiera ed edile. Si produce molto in Italia, il made in Italy è ormai un vero e proprio marchio diffuso in tutto il mondo, motivo per cui possiamo ben affermare che il lavoro più diffuso in Italia è quello dell’operaio.

Anche l’agricoltura è un settore distintivo dell’economia del Paese, e la produzione di grano, olio e vino sono da annoverare tra le eccellenze italiane nel mondo.

L’altra macro categoria di lavoratori italiani comprende gli impiegati. Molto sviluppato è il settore del commercio al dettaglio, con migliaia di persone impiegate nei negozi, nei supermercati o che lavorano nei centri commerciali.

Il settore dei servizi è un’altra colonna portante del nostro Paese: basti pensare a tutto il comparto del turismo e della ristorazione.

Tra i lavori più praticati in Italia troviamo ad esempio:

  • Operatori Taglio Laser

  • Operai Manutentori Termoidraulici

  • Montatori Meccanici Capocantieri

  • Operai Edili Specializzati

  • Montatori Ponteggi

  • Operai addetti al confezionamento

  • Responsabili magazzino

  • Carrellisti con patentino.

Insomma, quello che si presenta è un quadro che non sembra essersi evoluto negli ultimi decenni ma inevitabilmente ora qualcosa sta cambiando e le nuove generazioni sono chiamate ad affrontare (e a prepararsi) a un cambiamento epocale.

Ovviamente non mancano le richieste che riguardano anche lavori più qualificati, di medio o alto profilo.

Scopri quanto vale oggi la laurea nel mondo del lavoro.

Come sta andando il mercato del lavoro

La situazione in Italia è stagnante e il mercato del lavoro poco dinamico. Stando ai dati del 2021 dell’Istat, l’Italia si posiziona al penultimo posto nella graduatoria UE, soprpassando solo la Grecia.

Un quadro a dir poco sconfortante, soprattutto per le nuove generazioni. Nel 2022 qualche passo in avanti è stato fatto, per quanto sia aumentato soprattutto il numero dei lavoratori a termine.

Sicuramente, tra i fattori che maggiormente influenzano il mercato del lavoro c’è l’economia stessa del Paese. Burocrazia, tassazione elevata (anche degli stipendi) e normative rappresentano un fardello a causa del quale è davvero difficile provare a decollare. La spesa pubblica in Italia è mastodontica e non si riesce a ridurre, legata in maniera indissolubile a stipendi pubblici di lavoratori imboscati e improduttivi, pensioni d’oro della classe politica e parlamentari ladri.

Motivazione, meritocrazia, impegno sul posto di lavoro non sono modelli premianti. La convinzione comune è che pagare le tasse sia un vuoto a perdere, dal momento che non c’è un adeguato ritorno in servizi pubblici come l’istruzione e la sanità. E quindi, chi può, non manca occasione di lavorare in nero o non mettere in regola i lavoratori.

Quindi una vera mentalità del lavoro, flessibile e orientata al risultato, non esiste. Se in altri Paesi è assolutamente normale cambiare lavoro o azienda più volte nel corso della propria vita professionale, in Italia si è ancora alla ricerca del posto fisso o della singola azienda in cui trascorrere 40 anni senza troppo sforzo, magari accettando anche sfruttamenti e scorrettezze, ma col sorriso e una pacca sulla spalla.

Il punto però è che, per effetto della globalizzazione, l’economia digitale sta permeando il tessuto economico anche del nostro Paese, creando non pochi problemi però. In una nazione vecchia, dal punto di vista demografico, il cittadino medio di 40-50 anni fatica a stare dietro a queste nuove dinamiche, nessun impiegato è orientato al risultato, a lavorare per obiettivi e a vivere la propria carriera in ottica di aggiornamento continuo.

I vertici aziendali quindi non sono all’altezza delle nuove sfide e l’Italia non tiene il passo con la modernizzazione.

Qual è il lavoro più richiesto in Italia

Le nuove generazioni che si stanno formando nelle scuole e nelle Università del Paese sono quelle da cui si attingerà per traghettare il Paese verso il futuro. Il punto è che chi ora è in cerca di lavoro (i volenterosi che non si arrendono al sistema) decidono di trasferirsi all’estero.

E, in un circolo vizioso paurosamente senza fine, l’Italia non attrae investimenti stranieri a causa delle sue inefficienze, sia strutturali che di sistema.

Certo, non è tutto oro che luccica al di fuori dell’Italia ma c’è bisogno davvero di un cambiamento di rotta importante per far sì che il nostro Paese possa far parte della trasformazione digitale in atto.

Leggi anche: Lavoro, ecco quali saranno i professionisti più richiesti nei prossimi 10 anni.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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