Andare al lavoro solo 4 giorni a settimana? Si può! Dove

Lavoro, arriva la settimana corta lavorativa! Ecco tutti i Paesi che l'hanno adottata senza alcuna variazione dello stipendio dei dipendenti.

Andare al lavoro solamente per quattro giorni a settimana non è più un sogno, ma è realtà. Una realtà che è stata modificata radicalmente in questi ultimi due anni dalla pandemia di coronavirus, che non ha interessato solamente il nostro Paese, ma l’intero globo. 

Con l’emergenza epidemiologica del Covid-19 abbiamo scoperto nuove realtà lavorative, come il lavoro agile, comunemente chiamato “Smart Working” che, totale o parziale, ha concesso ai cittadini lavoratori di alternare la loro presenza sul luogo di lavoro alla presenza “online, da remoto. Ecco un articolo della collega Francesca Ciani a riguardo: Smart-working da aprile: ecco chi può richiederlo ancora!

Ma lo Smart Working non è stata l’unica novità introdotta, o meglio, ri-sperimentata – molte aziende, infatti, ancora prima del 2020 facevano ricorso al lavoro agile, anche solo per una scelta sostenibile – della pandemia, poiché molti Stati europei hanno compiuto una vera e propria rivoluzione delle occupazioni: la settimana corta lavorativa

L’ultimo Paese UE che si è approcciato a questo nuovo metodo è stato il Belgio, adottando una settimana lavorativa di soli quattro giorni

Ma non è l’unico, poiché altri Paesi hanno già iniziato ad utilizzare questa nuova settimana lavorativa da molto più tempo. La scelta rivoluzionaria deve essere inserita in un contesto in cui solamente nel 2020, in UE i lavoratori hanno trascorso mediamente 37 ore a settimana sul luogo di lavoro – dati Eurostat

Andiamo subito ad osservare più nel dettaglio quali Paesi, in Europa e nel resto del mondo, hanno già fatto ricorso alla “settimana corta”, ma prima ecco un video del canale YouTube di Vice, in cui ci si chiede se la settimana lavorativa da 4 giorni in Italia sia possibile:

Lavoro, il Giappone è il primo a sperimentare la “settimana corta lavorativa”

In Giappone circa l’8 per cento delle aziende avrebbe offerto ai propri lavoratori dipendenti più di due giornate libere garantite per settimana. 

Questa scelta nasce dal periodo pre-pandemico, quando nel 2019, Microsoft Giappone ha dimostrato di aver ottenuto, dopo aver preso tale decisione, numerosi benefici, soprattutto in termini economici, come: 

  • aumento della produttività dei propri lavoratori dipendenti del 40%
  • assenteismo dei dipendenti ridotto di un buon 25%
  • una notevole riduzione di consumi di energia elettrica, pari al 23%
  • una forte riduzione del consumo di carta (componente ecologica), pari al 50% in meno
  • gradimento dei dipendenti  92% dei dipendenti

Lo stesso è stato fatto da Panasonic, che ha lasciato liberi i propri dipendenti di lavorare “solamente” quattro giornate su sette, con l’obiettivo di sostenere il benessere degli stessi dipendenti.  

Anche negli Emirati Arabi al lavoro solo 4 giorni alla settimana

Passiamo ora al Medio Oriente e voliamo negli Emirati Arabi Uniti. Anche qui, alla stregua del Giappone, si è deciso, con l’inizio inizio del 2022, di accorciare la settimana lavorativa a livello nazionale. Sia le scuole, che il settore pubblico e privato potranno lavorare solamente quattro giorni e mezzo a settimana.  

Non è stato tutto facile, però, poiché questa nuova strategia lavorativa ha fatto si che le aziende spostassero i week-end e iniziassero ad utilizzare il sabato e la domenica. 

Gli Emirati Arabi, infatti, sono stati i primi, tra i Paesi della regione del Golfo, a adottare questo nuovo metodo e a cambiare la storica tradizione del fine settimana del venerdì e sabato. 

La società Mercer, società di consulenza, ha evidenziato come su un totale di 190 aziende più della metà ha espresso la preferenza per il nuovo fine settimana sabato-domenica, al posto del “vecchio” venerdì-sabato, inoltre, un quarto delle società si è detta convinta della settimana corta lavorativa e che provvederà a renderla “standard”.  

Essendo, però, diventata ufficiale in quasi tutti i settori la nuova settimana lavorativa di soli quattro giorni, è possibile che molti lavoratori che, invece, avranno mantenuto la vecchia settimana di lavoro tradizionale, con il week-end al venerdì e sabato, dovranno cercare di riorganizzarsi con gli impegni dei propri figli che, invece, resteranno a casa da scuola la domenica.

Lavoro, anche il Belgio si dà ai quattro giorni lavorativi

Dallo scorso 15 febbraio anche il Belgio si è aggiunto alla lista di Paesi che hanno adottato la “settimana corta” di lavoro. Non più cinque giorni a settimana negli uffici e nelle fabbriche, ma solamente quattro giornate, senza alcuna diminuzione dello stipendio. 

Questo nuovo metodo di lavoro è incluso in un più ampio pacchetto di riforme in cui troviamo anche il diritto alla disconnessione:

“Per diritto alla disconnessione si intende il diritto per il lavoratore di non essere costantemente reperibile, ossia la libertà di non rispondere alle comunicazioni di lavoro durante il periodo di riposo, senza che questo comprometta la sua situazione lavorativa.”

I lavoratori dipendenti potranno provare direttamente per sei mensilità la settimana corta lavorativa. Terminate le sei mensilità, gli stessi dipendenti potranno scegliere se tornare al “vecchio metodo” di lavoro, oppure accettare la nuova settimana corta. 

Non si tratterà, però, di una riduzione oraria di lavoro, poiché le ore rimarranno fisse a 38 per settimana; queste, però, saranno concentrate in soli quattro giorni e non più in cinque. 

Altri Paesi che hanno optato per soli 4 giorni di lavoro e la riduzione delle ore

Tra i Paesi che hanno scelto di sperimentare la settimana lavorativa di quattro giorni c’è la Scozia, con un orario di lavoro ridotto del 20 per cento senza alcuna alterazione dello stipendio. Sono parecchie le aziende scozzesi che hanno deciso di intraprendere questa nuova strada. 

La stessa Scozia è stata ispirata dall’Islanda che ha effettuato un taglio delle ore lavorative dei dipendenti da 40 a 35 già da sette anni. Ormai quasi la totalità della popolazione lavoratrice ha settimane di lavoro più corte: l’86 per cento. 

Autonomy e l’Associazione per la Sostenibilità e la Democrazia hanno monitorato costantemente l’andamento di questo nuovo metodo e hanno riscontrato dei risultati grandiosi, con un netto miglioramento di un equilibrio tra la vita privata dei cittadini e il proprio impiego. 

Anche altri Paesi hanno adottato la settimana corta lavorativa:

  • Svezia, lavorando solo sei ore al giorno;
  • Norvegia, con taglio dell’orario di lavoro per tutti, in particolare per i neo-genitori;
  • Danimarca, con “sole” 33 ore di lavoro a settimana
  • Spagna, con 32 ore lavorative per tre anni, senza tagli di stipendio

La prima azienda spagnola ad aprire le danze è stata Desigual, con una netta maggioranza dei dipendenti degli uffici centrali che ha approvato il nuovo modo di lavorare: settimana dal lunedì al giovedì con uno tra questi giorni in Smart Working

Anche il Portogallo si è detto pronto a adottare la nuova settimana corta lavorativa. 

Lavoro, in Italia verrà mai adottata la settimana corta lavorativa?

In Italia, invece, la strada per arrivare a diminuire l’orario lavorativo dei dipendenti sembra ancora lunga e tortuosa. Si è parlato spesso, nei dibattiti politici, della riduzione della settimana lavorativa, ma non si è mai arrivati al dunque. 

Solamente due aziende italiane, in maniera del tutto autonoma, hanno deciso di optare per una riduzione dell’orario lavorativo:

L’azienda di consulenza strategica e head-hunting Carter & Benson ha adottato la settimana “ridotta”, di 36 ore nel gennaio 2021, mentre Awin Italia, società di marketing, ha adottato la riduzione oraria (32 ore a settimana) già con lo scoppio della pandemia. Entrambe le aziende si trovano nel capoluogo lombardo.

Redazione Trend-online.com
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