Partita Iva: via ai nuovi Ristori 2022, per codice Ateco!

Ripartono i Ristori 2022 alla Partita Iva con nuovi contributi a fondo perduto assegnati su due criteri: codice Ateco di appartenenza e calo di fatturato!

La proroga allo Stato di Emergenza, con termine ora al 31 marzo 2022, ha portato l’esecutivo in carica alla necessità di introdurre nuove misure a sostegno dei cittadini, con un nuovo DL Sostegni Ter.

In questo nuovo testo di legge, approvato la scorsa settimana, vengono così introdotti i cosiddetti ristori 2022 alla Partita Iva, cioè una nuova ondata di contributi a fondo perduto per le attività su cui la crisi degli ultimi anni si è abbattuta senza tregua.

Per l’assegnazione dei nuovi contributi 2022 viene mantenuto in molti casi il criterio del calo di fatturato a cui se ne affiancano altri, come il diritto ad un sostegno economico se l’attività è rimasta chiusa per un determinato periodo di tempo.

Di base però, per i nuovi contributi a fondo perduto alle Partite Iva si utilizzerà principalmente l’assegnazione sul criterio del codice Ateco di appartenenza, poiché, essendo il livello di restrizioni in vigore per contenere la pandemia menò alto di prima, l’obiettivo è quello di finalizzare gli aiuti non agli autonomi in massa, ma ai settori che ancora vivono maggiormente le conseguenze della crisi economica.

Arrivano poi contributi a fondo perduto mirati che accompagnano il divieto di utilizzo e vendita della plastica monouso, imposto dalla normativa UE chiamata SUP, e che rimborsano le attività commerciali dei costi per l’acquisto al loro posto di prodotti in materiali biodegradabili.

Infine, viene confermato il bonus ISCRO per le sole Partite Iva iscritte alla Gestione separata INPS, che assegna un cifra variabile al mese per un semestre, nella misura massima di 800 euro e calcolata sul criterio del calo di fatturato.

Vediamo in cosa consiste tutto il pacchetto di ristori 2022 per Partita Iva, alla luce delle ultime novità.

Nuovi ristori 2022 alle Partite Iva che hanno chiuso temporaneamente l’attività

L’articolo 1 del Decreto Sostegni Ter va offrire un nuovo finanziamento al “Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse” già previsto dal DL Sostegni bis.

Sostanzialmente, il criterio di assegnazione di questi contributi per il 2022 sarà lo stesso del 2021, cioè hanno accesso ai ristori le Partite Iva la cui attività ha subito un periodo di chiusura di almeno 100 giorni e che rientrano nel codice Ateco di appartenenza 2007 93.29.10, che identifica discoteche, sale da ballo night-club e simili.

Anche in questo caso l’importo singolo da assegnare a ciascun beneficiario sarà ripartito in misura uguale e calcolato in base al rapporto tra risorse disponibili e numero di aventi diritto. Perciò se nel 2021 venivano assegnati 8.661 euro a beneficiario, per gli importi 2022 si dovrà aspettare il termine di invio delle domande e i successivi calcoli su di esse.

Contributi a fondo perduto 2022 alla Partita Iva, assegnati per codice Ateco e calo di fatturato

Ancora, il testo del DL Sostegni 2022 prosegue con nuovi ristori introdotti all’articolo 2, che assegna una nuova dotazione al “Fondo per il rilancio delle attività economiche”.

Si tratta di un contributo a fondo perduto destinato ai titolari di Partita Iva che svolgono come attività prevalente commercio al dettaglio, nello specifico sono interessati i codici Ateco 2007.19, 47.30, 47.43, 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89, 47.99.

Alle Partite, Iva associate come attività prevalente a codici Ateco, spetta un contributo a fondo perduto nel 2022, se nel 2021 hanno sperimentato un calo di fatturato minimo del 30% in confronto all’anno 2019 e se, sempre nell’anno 2019, non hanno avuto profitti dalla medesima attività superiori a 2 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli importi da assegnare, questi seguiranno lo schema classico, cioè le Partite Iva beneficiarie di questi nuovi contributi a fondo perduto 2022 otterranno somma che corrisponde ad una percentuale del calo di fatturato medio mensile subito. Tale percentuale varia in base al fatturato 2019 in questa misura:

  • 60%, se i ricavi non eccedono i 400.000 euro;
  • 50%, se i ricavi sono compresi tra 400.000 e 1 milione di euro;
  • 40%, se i ricavi sono compresi tra 1 e 2 milioni di euro.

Ovviamente, esecutivo e organi di competenza si riservano di comunicare in un secondo momento l’apertura delle istanze per la richiesta dei ristori 2022, che in ogni caso dovranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica.

Ancora Ristori 2022 alle Partite Iva per codice Ateco, con il DL Sostegni Ter

Anche l’articolo 3 del DL Sostegni 2022 contiene misure di sostegno alle Partite Iva, identificate come “attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica”.

Prima di tutto con il comma 1 viene destinato un nuovo fondo da 20 milioni di euro per i Ristori 2022 da assegnare ai parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.

Il comma 2 invece assegna nuovi contributi a fondo perduto alle Partite Iva che come attività prevalente sono associate ai seguenti codici ATECO: 96.09.05, 56.10, 56.21, 56.30, 93.11.2. 

Tali attività hanno accesso ai nuovi ristori 2022 se dimostrano anche loro i requisiti classici del calo del fatturato.

Ancora, un’altro blocco di contributi a fondo perduto 2022 è indirizzato al mondo dello sport, nello specifico destinato alle attività sportive e dilettantistiche quale rimborso per le spese sanitarie, di sanificazione e di tamponi per diagnosticare il Covid-19, sostenute.

Tutto il pacchetto di aiuti 2022 alla Partita Iva è descritto anche nel recente video YouTube a cura di TheWam.net, che riportiamo qui sotto:

  

Contributi a fondo perduto per Partita Iva, collegati all’introduzione della SUP

Oltre ai nuovi Ristori direttamente collegati al problema delle restrizioni per l’epidemia di Covid-19, il 2022 vede in altra serie di contributi a fondo perduto collegati alla nuovissima norma che vieta vendita e produzione della plastica monouso.

Introdotto con il DL 196/2021 arriva un contributo a fondo perduto per Partita Iva che consiste in un credito d’imposta pari al 20% dei costi affrontati nel 2022, 2023 e 2024 per acquistare prodotti biodegradabili in sostituzione della plastica monouso. In ogni caso, l’importo assegnati a ciascuna Partita Iva non può superare i 10.000 euro.

Tale bonus si accompagna alla SUP, la Single Use Plastics, entrata realmente in vigore in Italia nel 2022, che stabilisce che non si possano più utilizzare la maggior parte dei prodotti in plastica monouso quotidiani.

Confermato il bonus ISCRO INPS per Partita Iva, per il biennio 2022-2023

Sempre restando in tema di contributi a fondo perduto per le Partite Iva viene confermata l’attivazione per il biennio 2022-2023 del bonus ISCRO.

Non si tratta questa volta di una somma assegnata per codice Ateco, ma di un bonus destinato alle sole partite IVA iscritte all’INPS e che assegna una cifra mensile per sei mesi. 

A ciascun beneficiario però è concesso di richiedere il bonus ISCRO solo una volta durante la sua durata.

Ogni anno si può fare richiesta per questo bonus sul portale INPS, dopo aver inviato la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente e non oltre il 31 ottobre.

I lavoratori autonomi possono accedere al bonus ISCRO se la Partita Iva è stata aperta da almeno quattro anni quando inviano richiesta. Oltre a questo è richiesto ai beneficiari un un ISEE in corso di validità di massimo 8.165 euro. Inoltre, il fatturato del precedente periodo d’imposta deve risultare inferiore almeno nella misura del 50% rispetto al triennio che lo precede.

Per quanto riguarda gli importi questi sono assegnati secondo una cifra mensile variabile tra 250 e 800 euro e si calcolano tenendo conto del 25% del calo di fatturato avuto nel quadriennio.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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