Pensione 2023, Quota 41 un anno poi riforma: ecco le nuove notizie della Legge di Bilancio

Il Governo Meloni si prepara a varare la Riforma pensioni 2023, più di una sorpresa attende i lavoratori. Incredibile come cambia l'uscita dal lavoro.

Il Governo Meloni si prepara a varare la Riforma pensioni 2023. Nuovi interventi dovrebbero essere inseriti nella Legge di Bilancio, più di una sorpresa attende i lavoratori, specie per coloro che si trovano a un passo dalla meritata pensione.

Numerosi esperti hanno previsto correttivi alla pensione anticipata ordinaria. La misura Quota 41 associata all’età del richiedente. Ciò significa che non saranno sufficienti 41 o 42 anni di contributi per andare in pensione, ma occorre rientrare anche nell’età anagrafica.

Peraltro, si tratterebbe di un correttivo a tempo, un intervento generato per le pensioni 2023.

La pensione anticipata Quota 102, pensione donna Opzione donna e dell’anticipo pensionistico Ape sociale, sono le misure che saranno sospese il 31 dicembre 2022, per sopraggiunta scadenza, previa proroga.

 Purtroppo, anche in questo caso si parla di un differimento transitorio massimo di un anno. Poi, dovrebbero scattare le nuove misure della riforma pensioni 2024. Tante soluzioni diverse, che se non innescate lasciano spazio alla legge Fornero.

Nuovi interventi sulle pensioni 2023, ma potrebbe saltare tutto

Il punto, in realtà, sono le risorse disponibili da investire nella previdenza, specie in questo momento storico particolare, dove le priorità sulle quali il governo italiano dovrebbe concentrarsi, sono diverse.

Non sono pochi i problemi da risolvere e vanno dall**’aumento delle pensioni** (rivalutazione), agli aiuti promossi per contrastare il caro bollette. E, ancora, è atteso l’intervento per il taglio del cuneo fiscale.

L’insicurezza economica dei cittadini, famiglie e imprese persiste, cresce persino, sicuramente non incoraggiano i livelli dei prezzi delle materie prime. E’ in questo contesto (forse) è più accettabile l’introduzione della vera riforma pensioni nel 2024.

Nel 2023 verrebbero introdotte alcune novità, tra cui la presenza del requisito anagrafico abbinato alla misura Quota 41. Si avvicina per i lavoratori l’uscita dal lavoro a 61 o 62 anni di età con 41 anni di contributi versati.

Nuove notizie per le pensioni 2023, interventi provvisori per Quota 41 e nuove finestre

Il governo italiano si prepara a rimodulare le pensioni degli italiani nel presente, senza tralasciare le proiezioni, sul costo delle pensioni nel futuro. Per come stanno le cose il livello della spesa previdenziale risulta ancora troppo alto, mancano gli stanziamenti per proseguire nel cammino della riforma pensioni.

E’ necessario, pertanto, mantenere un regime transitorio prorogando le attuale formule previdenziale anche per il 2023. Queste sono le notizie emerse in seguito all’incontro tra le parti sociali e il governo italiano, si sono soffermati, sulla presenza ingombrante dell’assenza delle risorse, rinviando l’introduzione d’interventi strutturali al 2024.

Fino ad ora, numerosi esperti hanno presunto che nella nuova Legge di Bilancio sia introdotto il requisito anagrafico alla pensione anticipata Quota 41, agganciata a una nuova finestra mobile.

Come si legge dall’intervista condotta da La Repubblica, il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon ha dichiarato:

  • “Per una riforma complessiva delle pensioni bisogna discuterne con i sindacati e ci vuole tempo”. 

I lavoratori che maturano 41 o 42 anni di contributi potranno collocarsi in quiescenza, se soddisfatta anche l’età anagrafica. Un correttivo che servirebbe a mitigare i costi.

Per promuovere i lavoratori a restare sul posto di lavoro più del tempo necessario, quindi, nonostante l’età pensionabile, doveva scattare un premio direttamente nello stipendio. Tuttavia, questa tipologia d’incentivo è stato rinviato, a spiegarlo è il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon ha sottolineato:

  • “Spenderemo meno di 1 miliardo per agevolare 40-50 mila lavoratori

In pensione nel 2023 con Quota 102, Ape sociale e Opzione donna arriva la proroga

Tre pilastri del sistema previdenziale rischiano di essere cestinati.

Il 31 dicembre 2022 scadono i termini per la pensione anticipata Quota 102, l’anticipo pensionistico Ape sociale e la pensione donna Opzione donna.  

L’obbiettivo del governo italiano resta quello di evitare a tutti i costi il ritorno della legge Fornero, per questo è atteso il provvedimento di differimento delle misure nella Legge di Bilancio.

Il governo italiano non è orientato nel rendere strutturali Ape sociale, Opzione donna e Quota 102, ma promuovere un rinnovo temporaneo di un anno.

Il sottosegretario al lavoro, ha spiegato:

  • “Arriverà la nostra riforma delle pensioni: lì ristruttureremo tutto quello che c’è”.

Non c’è, invece, alcuna possibilità che il Reddito di cittadinanza non subisca dei tagli decisivi. Molto probabilmente potrebbe scattare la sospensione del beneficio al primo rifiuto dell’offerta di lavoro o in assenza di frequenza ai corsi di formazione.

Nel merito del sussidio di Stato, Durigon chiarisce:

  • “Non toglieremo da gennaio l’assegno a nessuno, almeno non dall’oggi al domani”.

Se ti interessa sapere come cambia l’anticipo del TFR dal 1° febbraio 2023, ti consiglio di leggere questo articolo: “Anticipo TFR dipendenti pubblici, l’INPS paga subito la liquidazione: ecco come funziona”

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