Pensione INPS senza contributi, prima dei 67 anni? Ecco come

Chi ha diritto alla pensione INPS senza contributi? A quanto ammonta l'assegno INPS? Quali sono le condizioni e i requisiti per riceverlo?

Pensione INPS senza contributi, è possibile? Esiste una bella fetta di cittadini che non possiedono alcuna contribuzione e non parliamo solo di donne o uomini impiegati nella cura domestica della famiglia. La questione riguarda quella carenza di condizioni lavorative bilanciate al rapporto lavoro.

Condizioni economiche e lavorative sfavorevoli tanto da incrementare nel corso degli anni la categoria dei cittadini privi di un’anzianità contributiva. Le dinamiche sono davvero tante, la sostanza non cambia l’INPS dovrà farsi carico di chi non ha avuto la possibilità di vedersi accreditare o versare un degno montante contributivo. 

Oltre tutto, vengono poste in rilievo le condizioni economiche particolarmente svantaggiate di chi vive ai margini della società, di quella parte dei cittadini e famiglie che gravano in condizioni di bisogno assoluto

Un motivo in più per comprendere la presenza della pensione sociale rilasciata dall’INPS anche senza contributi. Ecco, perché ci preme rispondere a una lettrice che si chiede: 

“A 64 anni posso presentare la richiesta per la pensione INPS senza contributi?”. 

La prestazione economica, più conosciuta come assegno sociale, rappresenta una prestazione erogata dall’INPS con una natura prettamente assistenziale

Una breve guida alle principali caratteristiche della pensione INPS senza contributi. Ti spiegheremo, a chi spetta e come richiedere l’assegno sociale, ma soprattutto, a quanto ammonta il beneficio per gli aventi diritto. 

Pensione INPS senza contributi, prima dei 67 anni? È possibile chi può richiederla 

Capire esattamente i tanti risvolti legati alle prestazioni economiche previdenziali non è semplice, specie se poi, la prestazione in oggetto acquisisce i caratteri di una prestazione assistenziale. Trasformandosi difatti nell’assegno sociale riconosciuto ai cittadini in difficoltà economica. Una misura prevista nell’ordinamento previdenziale alla Legge n. 335 dell’8 agosto 1995 (riforma Dini). 

In sostanza, la formula pensionistica conosciuta come pensione sociale, oggi viene rilasciata come assegno sociale entrando nella vita dei cittadini come sostegno al reddito, laddove sono presenti delle gravi condizioni reddituali. Ecco, perché, emerge la natura assistenziale della misura. 

Il beneficio economico non viene rivolto a tutti i cittadini, né consegue che la norma regolatrice della pensione sociale contiene diversi paletti che limitano l’accesso al rilascio della prestazione economica. Purtroppo, si comprende benissimo che l’incentivo economico viene rivolto a risollevare le condizioni reddituali dei cittadini e famiglie confinate ai margini della società prive di quelle circostanze necessarie per soddisfare i fabbisogni quotidiani. 

È, importante, comprende che i dati forniti dall’INPS sul rilascio esponenziale dell’assegno sociale nel periodo di tempo compreso tra il 2020 e il 2021, mostra in chiaro l’aumento vertiginoso di famiglie bisognose di assistenza economica tanto da sforare il 6% del tetto globale della popolazione italiana.

Famiglie che si sono accodate per ricevere la pensione sociale INPS senza contributi, a cui è stato erogato un assegno nella misura loro spettante. 

A 64 anni posso presentare la richiesta per la pensione INPS senza contributi?”.

Prima di stabilire l’INPS a chi eroga la prestazione economica alla voce assegno sociale, occorre analizzare nel dettaglio quelle che sono le condizioni e i requisiti disposti dalla normativa.

Nel merito della questione ci preme rispondere a una lettrice che ci chiede:

“Buongiorno mi chiamo Francesca ho 64 anni compiuti a settembre, per gran parte della mia esistenza mi sono occupata prima dei miei genitori e poi della mia famiglia. Non ho contributi, non avendo mai lavorato, non ho pensato neanche di pagarmeli. ho saputo che l’INPS rilascia un assegno economico e vorrei sapere se posso presentare la domanda per la pensione INPS senza contributi? Grazie della risposta”. 

La buona notizia è che dal 1°gennaio 2022, non sono stati introdotti nuovi riferimenti legislativi che limitano l’accesso alla pensione INPS senza contributi, più conosciuta come assegno sociale per cui per sapere se si rientra in questo beneficio economico occorre valutare la presenza dei requisiti e condizioni che influenzano tanto l’accesso alla prestazione, quanto l’importo riconosciuto.

Iniziamo nel chiarire che l’assegno sociale spetta ai cittadini, se rientrano in diversi requisiti, tra cui: 

  • è necessario essere cittadini italiani
  • ammessi al beneficio i cittadini stranieri extracomunitari;
  • ammessi al beneficio i cittadini comunitari regolarmente registrati presso l’anagrafe dell’Amministrazione comunale;
  • se in possesso di una residenza almeno decennale accertata dal Comune di appartenenza. 

E, ancora, bisogna considerare le altre condizioni anagrafiche e reddituali, quali;

  • è necessario aver maturato i 67 anni di età;
  • è importante rientrare in un reddito annuo personale del valore non più alto di 6.085,30 euro, mentre in presenza di un reddito coniugale tale soglia non deve superare il valore di 12.170,60.

Nel merito, va detto, che la pensione INPS senza contributi viene rilasciata con decorrenza dai 67 anni di età, se i cittadini sono privi di un supporto contributivo e vivono ai limiti delle condizioni reddituali disposte dalla legge. 

A quanto ammonta la pensione INPS senza contributi?

Come riportato da LeggiOggi.it, l’INPS eroga un valore economico fino a 468,10 euro in favore dei cittadini che rientrano nelle condizioni sopra elencate. C’è da dire che la pensione sociale viene pagata dall’Istituto per complessive 13 mensilità. 

È importante comprendere il principio di definizione dell’importo dell’assegno sociale pieno, quale:

  • i cittadini che raggiunto 67 anni di età senza forme di reddito;
  • i cittadini disoccupati, pensionati o, ancora coniugati con un reddito sotto la soglia del valore di 12.170,60 euro annuo prevista per l’assegno sociale.  

In altre parole, l’INPS distribuisce un importo pieno, ovvero del valore di 468,10 euro per coloro che si trovano sotto il limite reddituale previsto dalla circolare dell’Istituto n. 197 del 23 dicembre 2021. 

Mentre, ricevono un importo parziale, se l’INPS dovrà calcolare l’assegno in proporzione del reddito percepito annuo dal cittadino. 

Se, non vi sono redditi da conteggiare l’INPS rilascia l’assegno sociale nella misura intera corrispondente al valore complessivo di 468,10 euro. Cosa significa? Che il reddito annuo prodotto dal richiedente in forma personale deve risultare pari alla soglia “zero”. 

Viceversa, se è presente una soglia reddituale, sempre nei limiti fissati per l’assegno sociale che corrispondono al reddito personale per il 2022 del valore uguale o inferiore a 6.085,30 euro, in questo caso l’Istituto applica una formula matematica per la rilevazione dell’importo da assegnare al cittadino. 

Prende in considerazione il valore della pensione sociale annua a cui sottrae il valore del reddito personale applicando 1/3.

Ecco, perché, il valore dell’assegno sociale distribuito dall’INPS viene ridotto sia in proporzione del reddito annuo prodotto dal beneficiario richiedente che del coniuge (se presente). 

Pensione INPS senza contributi, come aumentarla?

Per valutare la possibilità di aumentare l’importo della pensione sociale o assegno sociale occorre prendere in esame le diverse disposizioni presenti nell’ordinamento previdenziale, per valutare se si rientra nelle condizioni disposte dalla normativa. 

Nello specifico, il riferimento cade sulle disposizioni contenute nell’articolo 70, comma 1 regolamentato dalla Legge n. 388/2000. Applicando queste disposizioni legislative è possibile incrementare la pensione sociale attraverso una maggiorazione sull’importo per i cittadini che rientrano nel reddito di 6.145 euro annui. 

Inoltre, ci sono anche le disposizioni contenute nella Legge n. 488/2001, che permettono l’incremento al milione. Applicando questa norma è possibile ricevere un incremento fino al valore di 191 euro. 

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