Il tempo per presentare la dichiarazione dei redditi è stato prolungato fino al 28 febbraio 2023. Ma cosa succede se non si rispetta tale scadenza?
La mancata presentazione della dichiarazione Red può avere come conseguenza la sospensione o revoca delle prestazioni.
Cos’è il Modello Red?
Il Red Ordinario 2022 è una dichiarazione reddituale che i pensionati che percepiscono prestazioni collegate al reddito devono presentare annualmente all’INPS affinché quest’ultimo possa verificare l’effettivo diritto a tali prestazioni.
In particolare, il Red Ordinario 2022 richiede la dichiarazione dei redditi del 2021, mentre il Red Ordinario 2021 richiede a coloro che non hanno adempiuto agli obblighi dichiarativi al momento della normale verifica del 2021 (i cosiddetti solleciti) di comunicare all’INPS i redditi del 2020.
Chi deve presentare il Modello Red?
Deve presentare un modello Red:
– Persone che presentano il modello 730 o il modello REDDITI PF ma hanno altri redditi che non devono essere inclusi nella dichiarazione.
– Persone che hanno presentato il modulo 730 o REDDITI PF ma hanno redditi da pensione o da lavoro autonomo provenienti dall’estero.
– Persone che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi.
I pensionati che risiedono in Italia e percepiscono prestazioni collegate al reddito e che hanno dichiarato integralmente all’AE (Mod. 730 o Redditi Persone Fisiche) tutti i propri redditi e, se del caso, quelli dei propri familiari, al fine di ricevere le prestazioni collegate al reddito, non sono tenuti a presentare una dichiarazione dei redditi all’INPS.
In questi casi, l’INPS otterrà tutte le informazioni necessarie dalla banca dati del Ministero delle Finanze o di altre autorità pubbliche, come consentito dalla legge.
Modello Red: la scadenza, che succede a chi non la presenta?
Entrambe le campagne devono essere presentate entro il 28 febbraio 2023.L’Inps ha lanciato una campagna di sollecito per circa 800.000 pensionati che non hanno dichiarato i redditi del 2020. L’Amministrazione previdenziale offre una video guida interattiva per i singoli entro il 28 febbraio 2023.
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Area “Il mio Inps” del sito web dell’Amministrazione della previdenza sociale. È presente un link per accedere all’avviso inviato via SMS o e-mail a tutti gli utenti che hanno contattato l’Amministrazione della previdenza sociale.
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Nell’applicazione Inps per telefoni cellulari, se consentito nella sezione “Notifiche”.
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Nell’applicazione Io, se autorizzato dalla notifica inviata all’utente.
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Con il link di accesso presente nella videoguida.
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Tramite una lettera di promemoria con un codice QR e un link alla videoguida personalizzata.
La mancata comunicazione comporta la revoca delle prestazioni pensionistiche complementari e il recupero delle somme indebitamente percepite. Il recupero avverrà mediante detrazione dell’importo dalla pensione.
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Per la pensione integrativa minima, l’importo da versare è di circa 11 euro al mese.
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Per importi superiori, l’importo da detrarre è pari al 10% della pensione.
Recentemente l’INPS ha annunciato che molte persone riceveranno una pensione equivalente nel marzo 2023.
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