Quante ore si lavora in Europa? Le differenze con l’Italia e la settimana corta

Quante sono le ore di lavoro medie settimanali in Europa? Una panoramica su chi applica la settimana corta e le differenze con l'Italia.

La conciliazione tra ore di lavoro e vita privata oggi non è sempre semplice: oltre al normale orario lavorativo infatti, bisogna tenere conto che spesso le aziende chiedono ai propri dipendenti di svolgere diverse ore di straordinari, per rispondere alle esigenze produttive specifiche.

Ad oggi ci sono parecchie differenze tra le ore medie di lavoro svolte ogni settimana nei diversi paesi europei. Non tutti i cittadini europei infatti lavorano ogni settimana per la stessa quantità di ore.

In particolare, Eurostat recentemente ha stilato una classifica di quali sono i paesi in cui mediamente si lavora meno ore, e in quali invece, le ore lavorate ogni giorno salgono. Vediamo a che punto si trova l’Italia, e quali stati applicano la settimana corta.

Quante ore si lavora in Europa: la classifica

Prendendo in considerazione i dati forniti da Eurostat relativi al 2022, i diversi paesi europei hanno medie settimanali differenti per ciò che riguarda la quantità di ore di lavoro svolte.

Possiamo anche individuare una media europea generale delle ore lavorate: si tratta di 36,4 ore di lavoro svolte ogni settimana. L’Italia, contro ogni aspettativa, si trova molto vicina a questa media, e ci sono paesi europei in cui si lavora per un numero superiore di ore.

In Italia infatti la media di ore lavorate è di 36,2 alla settimana, leggermente inferiore alla media complessiva europea. Va evidenziato tuttavia che la ricerca ha preso come riferimento lavoratori sia a tempo pieno che a tempo parziale, di età dai 20 ai 64 anni.

Si può parlare quindi di dati rilevati considerando il totale dei lavoratori, compresi coloro che lavorano part time. Indubbiamente, prendendo in riferimento solamente i lavoratori full time, questi dati sarebbero più alti.

Ma quali sono i paesi in cui, mediamente, è stato rilevato che ogni settimana si superano le 36,4 ore medie europee di lavoro? Vediamo chi si trova in cima alla classifica per il maggior numero di ore settimanali lavorate:

  • Turchia: 42,9 ore settimanali;

  • Montenegro: 42,8 ore settimanali;

  • Serbia: 42,3 ore settimanali;

  • Grecia: 39,7 ore settimanali;

  • Romania: 39,7 ore settimanali;

  • Polonia: 39,5 ore settimanali.

Al contrario, i paesi in cui vengono svolte meno ore settimanalmente sono: Paesi Bassi, con 32,4 ore settimanali, Austria, con 33,7 ore a settimana, Norvegia, con 34,1 ore a settimana, Danimarca e Germania con 34,6 ore settimanali. I paesi del Nord Europa sono quelli in cui si lavora per meno ore, e qui sono state anche introdotte particolari iniziative.

Quante ore si lavora al Nord Europa: la settimana corta

I paesi del Nord Europa sono quelli in cui si svolgono meno ore durante la settimana, tuttavia questo risultato non solamente è dovuto ad un’economia più fiorente rispetto agli altri paesi, ma anche ad alcune iniziative specifiche degli ultimi anni.

Alcuni paesi europei infatti stanno sperimentando quella che è stata definita come settimana corta: si tratta della possibilità di lavorare per meno giorni alla settimana, rispetto ai tradizionali 5 giorni.

Ad esempio il Belgio ha introdotto già da diverso tempo la possibilità di svolgere la settimana corta, con 4 giorni di lavoro su 7, introducendo anche particolari normative sul diritto alla disconnessione, tema attuale data la diffusione a macchia d’olio dello smart working.

Un test specifico sulla settimana corta è stato introdotto anche in Gran Bretagna, e lo stesso è stato fatto anche dalla Spagna. In Italia ancora non esistono normative su questa tematica, tuttavia alcune aziende hanno deciso in modo autonomo di ridurre il numero di ore, tra cui alcuni istituti bancari.

Ma quali sono le conseguenze di un orario di lavoro ridotto? Le sperimentazioni svolte fino ad ora in Europa hanno portato a risultati positivi: migliora la soddisfazione dei lavoratori, e migliora anche la produttività.

Concentrare infatti il lavoro in un numero più ristretto di ore garantirebbe una migliore efficienza, a discapito di quanto si potrebbe immaginare in un primo momento. Infine, lavorare meno ore comporta anche un risparmio in termini di tempo e risorse per gli spostamenti.

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