Quanto guadagnerebbe una madre se fosse retribuita!

Le madri lavorano circa 14 ore al giorno in casa e, spesso, lavorano anche fuori di casa. Quanto guadagnerebbero le madri se fossero retribuite? Scoprilo!

Quanto guadagnerebbe una madre se fosse retribuita?

Se il lavoro di una madre fosse retribuito come tutti i lavori esistenti sul mercato del lavoro ufficiale, dovrebbe guadagnare, udite, udite, più di 7.600 euro lordi al mese!!

Ve lo sareste mai aspettato??!

In media, una madre lavora circa 14 ore al giorno e sono, esattamente,  98 ore di lavoro a settimana. Solo per questo motivo, dovrebbe essere pagata molto di più rispetto ad un qualsiasi lavoratore subordinato.

Una madre non è solo una madre: è una educatrice, governante, una cuoca, una addetta alle pulizie, una amministratrice delegata, una psicologa, una autista, una infermiera pediatrica e un’insegnante. 

Se uniamo tutti questi tipi di lavori che una madre svolge nella sua famiglia, all’orario folle che svolge ogni giorno, arriviamo alla giusta conclusione che, se una madre fosse retribuita, lo stipendio sarebbe quello citato in precedenza. Ma scendiamo più nei dettagli. 

Il lavoro di una madre è molto più vasto e duro di quello di un padre

Perché il titolo di questo articolo non è: quanto guadagnerebbero i genitori se fossero retribuiti? Perché non sarebbe un articolo veritiero. Nella realtà dei fatti sono le donne che, ancora oggi, fanno la gran parte dei lavori domestici e dei lavori di cura nelle famiglie. In Italia il 55% delle madri lavora fuori casa, oltre a lavorare in casa. Almeno metà di esse lavorano part time. 

Questo tipo di lavoro si aggiunge al lavoro che le madri svolgono in casa. La festa della mamma è stata solo ieri, qui in Italia, ed è giusto ricordare tutto quello che le madri fanno per la famiglia e, soprattutto, per i figli

Come è stato determinato lo stipendio che dovrebbe guadagnare una madre?

Lo stipendio è stato determinato pensando a quanto dovrebbe guadagnare una madre solo per il lavoro svolto quotidianamente in casa e non retribuito e in base agli stipendi mensili medi delle professioni di cui occupa quotidianamente una madre e che abbiamo elencato precedentemente. Ecco perché il salario quantificato è molto elevato.

Mese dopo mese, giorno dopo giorno, le madri lavorano per un valore di circa 7.600 euro mensili, di cui non vedranno mai un centesimo. E molto spesso affiancano a questo lavoro in casa non retribuito, un lavoro svolto part-time o full-time. Una madre dovrebbe guadagnare più del triplo dello stipendio di un impiegato italiano, per essere adeguatamente retribuita per il suo lavoro.

La festa della mamma è un modo per celebrare le madri e ringraziarle

Se hai la benedizione di avere una madre che ha lavorato in casa durante la tua infanzia, e magari anche fuori casa, e hai anche un rapporto  buono con lei, dovresti considerarti davvero fortunato.

Sarebbe appropriato mostrarle la tua gratitudine non solo per la festa della mamma, ma ogni giorno.  Essere una madre di famiglia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a volte è più faticoso di qualsiasi lavoro d’ufficio. Tuttavia, una madre che non lavora fuori casa, non guadagna un solo centesimo per quello che fa in casa.

Se una madre lavora circa 14 ore al giorno in casa, come sono suddivise queste ore?

Di queste 14 ore lavorative giornaliere, 4 ore sono utilizzate come maestra d’asilo, 2 ore come insegnante per aiutare con i compiti. 4 ore sono utilizzate  per cucinare, riordinare e pulire.

Una madre fa l’autista per circa un’ora e mezza al giorno, per la scuola, il doposcuola, lo sport.  Inoltre lavora come infermiera e psicologa per un totale di circa 1 ora e mezza al giorno, infine impiega circa un’ora di lavoro organizzativo giornaliero, per organizzare budget e spese della famiglia. Pensate a quanto lavoro gratuito svolgono le madri ogni giorno!

Il lavoro delle madri non è retribuito ed è anche poco apprezzato!

Il lavoro che le donne svolgono in casa, principalmente nell’educazione dei figli, lavoro indispensabile per la società, è ancora poco apprezzato socialmente e per nulla apprezzato economicamente parlando. A parte un esiguo assegno familiare (che adesso è stato sostituito dall’assegno universale unico), nessuna retribuzione è prevista per le madri in Italia. 

Qualche mese fa: il caso di una madre cinese rimborsata dal marito dopo la fine del matrimonio

Ha fatto il giro del mondo qualche mese fa, il caso di una madre/casalinga cinese che, dopo la fine del matrimonio, ha chiesto di essere “rimborsata” dal marito dopo la fine del matrimonio. 

In Italia alcuni giudici hanno riconosciuto con alcune sentenze di separazione, alcune forme di ristoro per le ex mogli, ma non possono certo considerarsi stipendi.

E regolarmente, ogni tot mesi, la questione delle madri/casalinghe e di una loro eventuale retribuzione, torna ad essere argomento di conversazione in Parlamento o in Governo, eppure non si arriva mai ad una conclusione

E’ dal 1955 che il Parlamento Italiano tratta questo argomento, da quando Nilde Iotti presentò una proposta di legge legiferare una pensione e una assicurazione a favore delle donne di casa. 44 anni dopo, nel 1999, l’assicurazione Inail per le casalinghe è diventata obbligatoria per legge. Ma l’assicurazione contro gli infortuni nulla ha a che vedere con una vera retribuzione.

Il mantenimento per le madri, stabilito in fase di sentenza di separazione, non ha nulla a che vedere con la retribuzione

Dal 2018 si è dato maggiore importanza al principio di solidarietà, per cui il coniuge più forte economicamente deve sostenere quello più debole. Non si tratta, però, di uno stipendio. L’assegno di mantenimento, infatti, viene stabilito dal giudice in base ai redditi e ai patrimoni di entrambi i coniugi, del contributo dato alla vita familiare e della durata del matrimonio.  

In tribunale il giudice tiene conto anche dei sacrifici e delle rinunce, in termini di lavoro e carriera, che la moglie ha fatto per il matrimonio e le famiglie. Anche se una ex moglie riceve un mantenimento, però, questo non è pari ad una retribuzione per tutto il lavoro svolto. 

Si è sempre pensato ad un fondo per le madri/casalinghe; ma che fine ha fatto?

L’estate scorsa, l’ex ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, ha annunciato in pompa magna l’approvazione di un bonus casalinghe. 

Con un post su Fb aveva decantato questa attesa novità: «Sono molte, troppe, le donne ancora fuori dal mondo del lavoro e tante in questi mesi ne sono uscite loro malgrado. Non possiamo né vogliamo permettere la loro esclusione sociale».

Addirittura il Governo aveva previsto un fondo di 3 milioni di euro per questo tipo di bonus. Non si trattava, però, né di una retribuzione, né di un bonus in contanti, ma di uno sconto che le madri casalinghe avrebbero dovuto ottenere se avessero iniziato dei corsi di formazione, soprattutto digitale.

La realtà dei fatti, però, è che del fondo e del bonus si sono perse tutte le tracce e resta solo un post su Fb.  Il decreto è decaduto perché non è mai stato convertito in legge dal Parlamento. 

La pandemia non ha fatto altro che peggiorare la situazione economica delle madri!

La pandemia ha peggiorato tantissimo la condizione delle donne, madri e lavoratrici. Molte di esse sono state costrette ad abbandonare il loro lavoro fuori casa per dedicarsi ai figli in Dad a casa. Tantissime sono finte in cassa integrazione e tante altre sono state licenziate.

Secondo i dati del Movimento Giusto Mezzo, a dicembre scorso oltre il 90% di coloro che avevano perso il lavoro a causa della pandemia, era formato da donne. Le donne hanno di nuovo pagato il costo più caro!

Quando la famiglia deve scegliere quale dei due genitori deve rinunciare al lavoro per seguire i figli, la scelta ricade sempre sulla donna. Perché? Oltre che per un’ottusità culturale difficile da sradicare, anche perché le donne, purtroppo, ancora oggi guadagnano meno degli uomini a parità di ruoli e, dunque, se si deve scegliere a quale stipendio rinunciare, si sceglie quello della madre lavoratrice.

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