Reddito di Cittadinanza, dal taglio alla revoca! Novità 2022

Ecco come cambia il Reddito di Cittadinanza nel 2022! Con l'approvazione e la pubblicazione della Legge di Bilancio sono stati stabilite nuove regole per RdC.

Dobbiamo dire addio al vecchio Reddito di Cittadinanza; con l’arrivo del 2022, e l’approvazione della nuova Legge di Bilancio, la misura pentastellata ha subito alcune modificazioni. 

L’obiettivo del Governo è quello di impedire che coloro che non possiedono i requisiti necessari percepiscano il beneficio anti-povertà, oltre che trovare un lavoro per gli inoccupati, per permettere il loro reinserimento nella società.

In questi anni, infatti, sono state troppe le truffe ai danni dello Stato fatte dagli evasori del Reddito di Cittadinanza. Si pensi che solo a novembre sono state scoperte truffe per otre 60 milioni di euro, dove alcuni dei percettori illeciti possedevano automobili di lusso o cospicui conti all’estero. 

Scopriamo ora tutte le novità sulla nuova misura del Reddito di Cittadinanza, ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2022.

Il restyling del Reddito di Cittadinanza

Con l’approvazione della Legge di Bilancio è stato fatto un vero e proprio restyling della misura del Reddito di Cittadinanza

Questo beneficio anti-povertà è stato introdotto nel 2019 per aiutare le famiglie italiane che versano in particolari condizioni di disagio economico.

Ma non si tratta di una sola erogazione mensile di denaro, poiché il cittadino è obbligato ad attenersi ai patti per il lavoro e per l’inclusione sociale che, come leggiamo sul sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza, sono:

“Per ricevere il Reddito di cittadinanza è necessario rispettare alcune “condizionalità” che riguardano l’immediata disponibilità al lavoro, l’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che può prevedere attività di servizio alla comunità, per la riqualificazione professionale o il completamento degli studi nonché altri impegni finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale.”

Insomma, un vero e proprio reinserimento sia a livello sociale che a livello economico. Qualcosa, però, è andato storto in questi anni e oltre ai percettori illeciti, abbiamo avuto casi di continui rifiuti di proposte lavorative senza, però, perdere il beneficio.

La nuova linea dell’Esecutivo guidato dal Professor Mario Draghi non è altro che una stretta. Dopo due anni, infatti, sono stati finalmente inseriti il décalage del beneficio dopo il rifiuto di una proposta lavorativa, oltre che, nei casi peggiori, le revoche. Andiamo a vedere più nel dettaglio di cosa si tratta.

Reddito di Cittadinanza: décalage, revoche e corsi obbligatori

Secondo quanto inserito nella nuova Legge di Bilancio 2022, qualora un percettore di Reddito di Cittadinanza dovesse rifiutare un’offerta di lavoro congrua farebbe scattare un décalage dell’importo mensile pari a 5 euro

Il taglio dell’importo totale andrebbe a scalare di 5 euro di mese in mese, a partire dal mese seguente a quello in cui il beneficiario di RdC ha rifiutato l’offerta. 

Dopo il secondo rifiuto non ci sarà più una riduzione dell’importo, ma una vera e propria revoca della prestazione economica. 

Fino alla fine del 2021, il meccanismo della revoca del beneficio economico anti-povertà scattava dopo tre rifiuti. Insomma, con la nuova Legge di Bilancio 2022 non c’è molto da scherzare perché se con un solo rifiuto scatta il taglio degli importi, con due scatta la revoca.

Sono stati anche ridefiniti i km per la congruità dell’offerta. Ad oggi, un’offerta congrua deve essere non più a 100 km dalla residenza del percettore di RdC, ma ad 80 km. 

Nel caso di rifiuto della prima offerta, la seconda potrà essere collocata ovunque in Italia e sarà obbligatorio accettarla, pena la perdita del beneficio. 

Reddito di Cittadinanza, obbligo di colloqui e attività in presenza

Non bastano il décalage o la revoca del beneficio economico, ma con la Legge di Bilancio 2022 è stato introdotto anche l’obbligo di presenziare a colloqui e ad attività di formazione mensili

Coloro che risulteranno assenti ingiustificati perderanno il diritto ad ottenere l’assegno mensile di Reddito di Cittadinanza. 

Dopo che il soggetto interessato avrà inoltrato la domanda all’Istituto interessato dei pagamenti, questo dovrà procedere con un incrocio dati tra i Comuni, l’Anagrafe nazionale della popolazione residente

In questo modo Inps procederà ad incrociare i dati del richiedente nella fase della verifica delle domande per l’accesso alla prestazione anti-povertà. Così, si eviterà di cadere nelle trappole dei cosiddetti “furbetti” o, per meglio dire, evasori.

Inoltre, entro i tre mesi successivi all’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022, l’istituto nazionale per la previdenza sociale dovrà inoltrare al ministero della Giustizia i nominativi di tutti i percettori di Reddito di Cittadinanza. 

In questo modo si procederà alla verifica dei precedenti penali. Se il soggetto percettore di RdC risulta già condannato da meno di dieci anni si procederà con la revoca. Inoltre, è stata allargata la lista dei reati che portano alla revoca del RdC.

Infine, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale procederà ad effettuare dei controlli riguardo ai beni che il richiedente, o il possessore, del Reddito di Cittadinanza detengono all’estero.

Reddito di Cittadinanza, tutte le novità in arrivo

Tra le novità approvate in legge di bilancio 2022 c’è sicuramente l’abrogazione del limite temporale delle 12 mensilità di godimento della prestazione che delimita lo spazio temporale entro cui possono essere proposte le offerte di lavoro.

Qualora si trattasse di un rapporto di lavoro a tempo determinato o a tempo parziale si potrà applicare il parametro di 80 km di distanza dalla residenza del percettore della prestazione del reddito di cittadinanza. Si considerano anche luoghi raggiungibili il massimo 100 minuti con mezzi di trasporto pubblico.

Per quello che concerne la ricerca del lavoro, come si legge sul Sole 24 Ore:

“La ricerca attiva del lavoro è verificata presso il centro per l’impiego in presenza, con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio.”

In tema patto per l’inclusione sociale nella legge di bilancio 2022 è stato stabilito che il soggetto debba frequentare almeno mensilmente i servizi di contrasto alla povertà. L’obiettivo è quello di verificare il raggiungimento dei risultati e degli obiettivi preposti per quel che concerne i progetti personalizzati.

Qualora il percettore di reddito di cittadinanza non partecipasse a tali incontri senza giusta causa verrà applicata la revoca del reddito di cittadinanza.

Un’altra importante novità inserita nella legge di bilancio 2022 riguarda i lavori e i progetti utili alla collettività. Per effettuare questi progetti, infatti, i Comuni saranno obbligati a impiegare quantomeno 1/3 dei beneficiari della prestazione anti-povertà.

Fino al 31 dicembre 2021 i percettori del reddito di cittadinanza erano solamente obbligati a dare la propria disponibilità per partecipare ai progetti, dal 2022, invece, i comuni saranno tenuti ad impiegarli.

I progetti e le attività che risultano utili alla collettività verranno svolte dai percettori di reddito di cittadinanza a titolo completamente gratuito. Questi lavori, infatti, non verranno contati come prestazioni di lavoro subordinato o parasubordinate né comporteranno l’instaurazione di un rapporto di impiego pubblico con amministrazioni pubbliche.

In questo modo i percettori di reddito di cittadinanza non si limiteranno a ricevere unicamente il beneficio economico mensile, ma collaboreranno con attività utili socialmente alla collettività.

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