Smart working: dal 1° settembre arrivano nuovi obblighi per i datori di lavoro

Dal 1 settembre arrivano novità per i datori di lavoro che devono comunicare il lavoro in smart working dei dipendenti: cosa cambierà ora e i nuovi obblighi.

È ormai ufficiale: a partire dalla data del primo settembre, saranno decisamente resi molto più semplice e veloci tutti gli obblighi di comunicazione che dovranno essere messi in atto da parte dei datori di lavoro per quanto riguarda il lavoro dei propri dipendenti svolto in modalità smart working

A questo proposito, è l’emendamento che è stato apportato in occasione della formulazione della legge di conversione del DL Semplificazioni, attraverso il quale la squadra dell’esecutivo ha definito i nuovi obblighi di comunicazione per lo smart working. 

Dunque, in merito ai nuovi obblighi di comunicazione che dovranno essere necessariamente rispettati da parte dei datori di lavoro per poter provvedere alla comunicazione della modalità di lavoro come smart working dei propri dipendenti, è stato formulato anche un nuovo comunicato stampa, reso noto da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali durante la giornata del 29 luglio scorso.

Proprio per esplicitare tutte le novità più importanti per quanto riguarda i nuovi obblighi di comunicazione per quanto riguarda i datori di lavoro che decidono di accettare la modalità dello smart working, all’interno del seguente articolo andremo a fornire ulteriori indicazioni, sottolineando tutti gli adempimenti che dovranno essere necessariamente rispettati dai datori di lavoro.

Cosa cambierà dal 1° settembre per lo smart working ai datori di lavoro

Come ormai tantissimi cittadini sono a conoscenza, il primo settembre di questo anno segna una data di fondamentale importanza per quei cittadini che desiderano continuare a beneficiare della modalità di lavoro dello smart working.

Effettivamente, la conversione del decreto-legge formulato da parte della squadra guidata dal premier Draghi noto sotto il nome di Decreto Semplificazioni ha dunque fornito una serie di nuove indicazioni relative alla modalità di lavoro dello smart working.

In particolare, tra le varie novità di questo anno, l’articolo 41 bis è stato formulato da parte del Governo proprio con l’obiettivo di andare ad approfondire le nuove procedure che dovranno essere rispettate da parte dei datori di lavoro che dovranno sottostare agli obblighi di comunicazione per quanto riguarda l’accordo individuale tra il datore ed il lavoratore.

L’articolo in questione, infatti, è andato in particolare modo a modificare le disposizioni che erano state già individuate e chiarite all’interno dell’articolo 23 in riferimento alla legge numero 81 del 2017, legato proprio all’instaurazione di un rapporto di lavoro basato sullo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile, ovvero con lo smart working.

Le novità sugli obblighi di comunicazione per lo smart working dai datori di lavoro

Dunque, come annunciato anche all’interno del precedente paragrafo, a partire dal primo settembre i datori di lavoro che intenderanno continuare a garantire ai propri lavoratori lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile, dovranno tenere presente una nuova procedura.

Per questo motivo, il recente comunicato stampa pubblicato durante la giornata del 29 luglio 2022 da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha chiarito anche le novità legate alla procedura per comunicare l’accordo per il lavoro agile, seguendo quella già sperimentata e utilizzata in maniera sempre più crescente da parte dei datori di lavoro, in occasione del periodo della pandemia da Coronavirus che ha colpito ormai più di due anni fa il nostro Paese.

In questo modo, quindi, la procedura del lavoro in modalità smart working sarà decisamente molto più semplice e veloce, senza dover più necessariamente rispettare quegli adempimenti superflui dei vari uffici ministeriali, che dovevano essere rispettati fino a poco fa.

Dunque, con l’emendamento incluso nella legge di conversione del Decreto Semplificazioni, il Governo guidato da Mario Draghi ha deciso di optare per l’eliminazione definitiva dell’obbligo di comunicazione da parte del datore di lavoro dell’accordo individuale effettuato in modalità smart working.

Cosa deve fa il datore di lavoro quando i dipendenti sono in smart working

Sulla base delle ultime disposizioni che sono state fornite con la legge di conversione del Decreto Semplificazioni, quindi, i datori di lavoro non saranno più obbligati a provvedere alla comunicazione obbligatoria dell’accordo individuale.

Ciò nonostante, i datori di lavoro che hanno dipendenti che svolgono il lavoro in modalità smart working, dovranno comunque provvedere al rispetto di un’apposita procedura.

Nello specifico, questi datori di lavoro dovranno provvedere ad inoltrare al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali l’apposito documento in cui viene comunicato ed indicato non soltanto il nome e le informazioni sul proprio lavoratore che svolgerà l’attività in modalità di smart working, ma anche notizie come ad esempio la data di inizio e di fine relativa allo svolgimento della prestazione seguendo la modalità dello smart working.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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