Sospensione lavoro: chi rischia di più nel 2022? Le novità

Si rischia davvero la sospensione da lavoro nel 2022? La risposta è sì: in alcuni casi il datore di lavoro potrebbe richiederlo. Ecco chi rischia di più ora.

Nel momento in cui un lavoratore dipendente risulta avere dei comportamenti scorretti nei confronti dell’azienda oppure del datore di lavoro, potrebbe emergere la possibilità per questi ultimi di fare domanda per ottenere una sospensione dal lavoro del proprio dipendente.

Effettivamente, la sospensione lavoro consiste proprio in uno degli strumenti di sanzioni disciplinari che i datori di lavoro e le aziende hanno a disposizione nel momento in cui ritengono che il proprio dipendente abbia provveduto ad un’infrazione ad una delle norme che attualmente regolamentano il comportamento dei lavoratori sul posto di lavoro.

Dunque, quella della sospensione dal lavoro potrebbe essere vista come una situazione piuttosto rara, ma in realtà non è così. Infatti, sono sempre di più i lavoratori dipendenti che risultano essere recentemente coinvolti dal rischio di sospensione da lavoro per comportamenti illeciti nei confronti di un’azienda o del proprio datore di lavoro.

A questo proposito, potrebbe essere dunque particolarmente utile, andare ad analizzare quali sono gli episodi principali che potrebbero quindi spingere il datore di lavoro oppure un’azienda a richiedere la sospensione da lavoro come provvedimenti disciplinare.

Allo stesso tempo, saranno poi riportati anche, nei prossimi paragrafi, le principali informazioni legate a come funziona la sospensione da lavoro, come questa viene comunicata al lavoratore e come può fare il lavoratore per difendersi dal rischio di sospensione dal lavoro. 

La sospensione da lavoro e le principali sanzioni disciplinari nel 2022

Quella della sospensione da lavoro rappresenta a tutti gli effetti una delle principali possibilità messe a disposizione del datore di lavoro, il quale potrà così utilizzare uno strumento volto a contrastare gli atteggiamenti ed i comportamenti illeciti del lavoratore dipendente.

A questo proposito, infatti, si ricorda che il datore di lavoro può effettivamente adoperare a propria tutela una serie di strumenti che potranno essere adottati, in alcuni casi specifici, nei confronti dei propri lavoratori dipendenti. 

In tal senso, come sottolineato anche all’interno dell’articolo de La Legge per tutti sulla sospensione lavoro, si possono riconoscere ben cinque strumenti di sanzioni disciplinari che il datore di lavoro ha a propria disposizione. Innanzitutto, vi è la forma più lieve della sanzione, che corrisponde al rimprovero di tipo verbale, seguita poi dalla tipologia di rimprovero scritto.

Una terza sanzione disciplinare che il datore di lavoro può decidere di applicare nei confronti dei propri dipendenti, in casi eccezionali di condotta scorretta, è quella della multa. Infine, gli ultimi due provvedimenti disciplinari che possono essere utilizzati da parte del datore di lavoro sono quelli legati alla sospensione dal lavoro ed, infine, al licenziamento disciplinare.

Quest’ultimo, potrà essere differenziato in due modi differenti, sulla base della motivazione che lo ha determinato. Dunque, da un lato vi è il licenziamento per giusta causa e dall’altro il licenziamento per giustificato motivo soggettivo.

Sospensione lavoro: come funziona questa sanzione disciplinare?

Per comprendere effettivamente come fare per evitare che i lavoratori dipendenti siano coinvolti da una sospensione da lavoro, è importante capire innanzitutto come si configura questa sanzione disciplinare e quando viene adoperata da parte del datore di lavoro o dell’azienda.

A questo proposito, quindi, è necessario chiarire che la sospensione da lavoro rappresenta una delle misure di tipo sanzionatorio più gravi in assoluto che potrebbe andare a determinare in alcuni casi più gravi addirittura il rischio di licenziamento per il lavoratore.

In tal senso, un primo aspetto da chiarire riguarda le tempistiche che contraddistinguono una sospensione da lavoro. A questo proposito, la durata della sospensione da lavoro non potrà essere superiore alle 10 giornate di lavoro. 

Dunque, è chiaro che la durata di tale sospensione sarà effettivamente elaborata prendendo in considerazione l’effettiva gravità del comportamento e della condotta del dipendente lavoratore.

Occorre inoltre precisare anche un altro aspetto essenziale che riguarda la questione della busta paga. Infatti, un’altra penalizzazione che riguarda i lavoratori che saranno coinvolti dalla sospensione da lavoro è proprio quella che, durante tutto il periodo di sospensione, questi non potranno avere la possibilità di beneficiare dello stipendio.

Le cause principali di sospensione da lavoro: quali sono?

È possibile evidenziare diversi aspetti ed episodi che potrebbero di fatto essere rappresentative delle cause principali che vanno a determinare la sospensione da lavoro.

In tal senso, queste potrebbero essere fortemente legate a questioni relative alla stessa azienda o datore di lavoro, anche se, nella maggior parte dei casi, la sospensione da lavoro deriva da motivazioni legate a comportamenti scorretti intrapresi da parte del lavoratore.

A questo proposito, occorre anche ricordare la sussistenza di una forma di sospensione chiamata sospensione cautelare. Si tratta di una misura che viene messa in atto nei casi in cui si ritiene necessario intraprendere una serie di accertamenti più complessi e approfonditi in merito a ciò che è accaduto in azienda.

La sospensione lavoro nel 2022: come viene comunicata? 

È necessario chiarire che nel momento in cui il lavoratore dipendente potrebbe essere coinvolto dalla sospensione da lavoro su decisione del proprio datore di lavoro, sarà necessario che quest’ultimo provveda al rispetto di una procedura particolare tipica di questo tipo di sanzione disciplinare. 

A questo proposito, quindi, innanzitutto, sarà necessario che venga effettivamente fornita al lavoratore dipendente una comunicazione scritta che dovrà andare a contenere anche tutte le contestazioni che gli sono di fatto attribuite. Tramite questa comunicazione, il datore di lavoro dovrà anche andare ad esplicitare anche la tipologia e la durata della sanzione che ha deciso di applicare nei suoi confronti.

In questo senso, la procedura prevede poi la concessione al lavoratore dipendente di poter presentare le proprie difese entro cinque giorni dalla data in cui sarà stata inviata la comunicazione scritta.

In ultimo, si verificherà poi la comunicazione relativa alla decisione finale che sarà intrapresa in merito alla sospensione da lavoro nel 2022.

Cosa fanno i lavoratori per difendersi dal rischio di sospensione lavoro?

Come abbiamo precisato all’interno del precedente paragrafo, in realtà il lavoratore dipendente che riceverà la comunicazione scritta da parte del datore di lavoro che intende provvedere all’applicazione della sospensione da lavoro, ha la possibilità di difendersi dall’accusa.

Tuttavia, sarà necessario presentare la propria difesa entro cinque giorni di calendario dalla data in cui egli riceverà la comunicazione scritta.

A questo proposito, il lavorare avrà in questo breve periodo di tempo la possibilità di fornire e produrre una serie di documenti e di motivazioni che potrebbero così consentire di motivare al meglio le sue ragioni.

Occorre poi anche evidenziare che nonostante il periodo dei cinque giorni sia assolutamente da rispettare al fine di evitare la sospensione da lavoro a seguito della comunicazione scritta avvenuta da parte del datore di lavoro, ci sono alcuni casi in cui tale termine potrebbe essere prolungato.

Si tratta, in tal senso, di situazioni in cui il lavoratore stesso non risulta in grado di presentare in maniera adeguata tale difesa e nei casi sussistano effettivamente i principi di buona fede e di correttezza, al fine di evitare la sospensione da lavoro.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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