Armi all’Ucraina, invio prorogato. Passano le mozioni di maggioranza, Pd e Terzo Polo

Armi all'Ucraina, la Camera proroga l'invio. Passano le mozioni di maggioranza, Pd e Terzo Polo. Bocciate le mozioni M5S e Verdi-Sinistra Italiana.

La Camera ha dato il via libera alla mozione presentata dalla maggioranza relativamente alla guerra in Ucraina. Parte del documento che contiene anche il via libera a continuare a inviare le armi all’Ucraina è stata votata anche da alcune forze di opposizione. Con il sistema delle astensioni reciproche sono passate anche mozioni del Partito Democratico e di Italia Viva-Azione. Non sono passsate invece le mozioni promosse dal Movimento 5 Stelle e dall’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana. Ecco il punto della situazione.

Armi all’Ucraina, la Camera proroga l’invio a tutto il 2023

La mozione presentata dal centrodestra alla Camera sul conflitto tra Russia e Ucraina continua a impegnare il Governo a sostenere le iniziative normative necessarie a prorogare fino al 31 dicembre 2023 l’autorizzazione, previo atto di indirizzo delle Camere, alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina nei termini e con le modalità stabilite dall’articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14”.

Il testo impegna il governo anche

a promuovere e sostenere, di intesa con i partner Nato ed europei, tutte le iniziative diplomatiche volte a creare le condizioni per un negoziato di pace, una pace giusta e sostenibile, fondata sul rispetto delle norme di diritto internazionale, della sovranità e dell’integrità territoriale e del principio di autodeterminazione dei popoli.

E ancora a “promuovere il rilancio delle Nazioni Unite come strumento internazionale per assicurare la coesistenza pacifica“; “ad assumere tutte le iniziative necessarie, sulla base di quanto concordato in ambito NATO e Unione Europea, per continuare a sostenere il popolo ucraino e per limitare gli effetti della crisi umanitaria in atto, a protezione anzitutto dei minori e dei più fragili, favorendo la riabilitazione delle infrastrutture necessarie ad assicurare i servizi essenziali”.

Armi all’Ucraina, Giuseppe Conte critico: ”Il Dl sull’invio di armi all’Ucraina non può essere una routine”

La posizione di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle è nota. Sostanzialmente si è contrari ad armi a oltranza all’Ucraina.

Ecco le parole di Conte in aula:

Il dl sull’invio di armi all’Ucraina non può essere una routine. Non è più rinviabile un nuovo quadro di intervento. Pretendiamo un passaggio nelle aule parlamentari, perché sia garantito ai cittadini il diritto ad una informazione trasparente. Se il governo vuole perorare una linea guerrafondaia “armi a oltranza e zero negoziati” venga in Aula a dirlo, a metterci la faccia davanti agli italiani e a far votare il Parlamento.

”L’Italia –ha osservato Contesulla crisi ucraina svolga un vero ruolo da protagonista promuovendo una conferenza di pace. Non possiamo continuare a pensare ad una illusoria disfatta della Russia».

La mozione di M5S viene bocciata con 193 no, 46 sì e 75 astenuti.

Armi all’Ucraina, Fratoianni, Sinistra Italiana: ”Retorica delle armi fino alla pace è infondata”

Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha sottolineato:

La retorica delle armi fino alla conquista della pace è retorica oltre ad essere infondata. Occorre oggi un cambio di passo, la necessità di una verifica, di un’iniziativa politica di costruzione della pace. Per nulla indifferenti, per nulla equidistanti diciamo pace, innanzitutto in nome degli aggrediti e delle vittime.

Respinta anche la mozione di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, 54 voti favorevoli, 246 contrati e 1 astenuto.

Armi all’Ucraina, Rosato (Italia Viva): ”Il Governo esprima una linea”

Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, articola il seguente ragionamento:

Stanno bombardando non obiettivi strategici ma condomini e scuole per spezzare il popolo ucraino. Dobbiamo smettere di inviare armi? Mi sono posto più volte una domanda: ci sembra che Putin stia cercando la pace? Io penso di no. La storia ci ha dimostrato che cedere a dittatori e violenti non aiuta la pace. Dobbiamo essere consapevoli e chi lo dice deve essere consapevole che smettere di inviare armi all’Ucraina non fa finire la guerra ma fa finire l’Ucraina.

Detto questo, chiude Rosato, ”il governo ha deciso di rimettersi all’Aula sulle mozioni: mi appello al governo perché esprima una linea del paese in questo Parlamento”.

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