Case green, cosa fare: 4 sono gli interventi per l’adeguamento alla direttiva UE

La direttiva UE sulle case green fa già discutere. I 4 interventi che comporterebbero grandi spese per i contribuenti

La direttiva UE sulle case green fa discutere ancor prima di arrivare sul tavolo della Commissione parlamentare ITRE il 9 febbraio.

Gli obiettivi, presenti nella bozza, sono chiari: il raggiungimento della classe energetica E di tutti gli immobili residenziali entro il 1° gennaio 2030 e della classe energetica D entro gennaio 2033.

Per l’adeguamento, la richiesta è di un taglio dei consumi energetici del 25% con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni entro il 2050.

La direttiva, però, preoccupa l’Italia dal momento che, nel nostro Paese, su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni non sono in linea con le nuove regole UE.

Tutto ciò si traduce in una spesa ingente da parte dei contribuenti (c’è chi ha definito la direttiva come “una patrimoniale camuffata”) che dovranno effettuare gli interventi necessari per garantire le performance energetiche richieste.

Ma quali sono questi interventi e quanto costerebbero ai cittadini?

Case green, quali sono gli interventi necessari per l’adeguamento alla direttiva UE

I contenuti della bozza della direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici non piacciono all’Italia. E questo per alcuni semplici motivi: il nostro Paese, o meglio il patrimonio immobiliare italiano, non è pronto per garantire le performance richieste.

Con circa il 74% degli immobili che non rispetta le regole della direttiva, lo scenario futuro è tutt’altro che roseo. Per prima cosa, la tensione sul mercato immobiliare, con una perdita di valore per gli immobili che non sono in regola, con un ulteriore impoverimento delle famiglie. In secondo luogo, gli elevati costi per le opere di ristrutturazione, insostenibili per proprietari, imprese, ma anche per lo Stato.

Quattro sono gli interventi necessari per adeguare gli immobili alla nuova direttiva UE:

  • coibentazione della casa

  • sostituzione caldaia

  • sostituzione degli infissi

  • installazione del fotovoltaico.

Ma quanto costano interventi di questo tipo?

Case green, 4 gli interventi per l’adeguamento alla direttiva UE: quanto costano agli italiani

Come abbiamo visto, quattro sono gli interventi che i proprietari di immobili dovranno effettuare. Si tratta, ovviamente, di interventi che non solo contribuiscono a rendere le nostre case green e rispettose dell’ambiente, ma anche capaci di far risparmiare (e non poco) sulle bollette.

Il punto, però, è che per poter effettuare interventi di ristrutturazione di questo tipo è richiesto un investimento iniziale non indifferente.

Da questo punto di vista, in Italia un primo passo in avanti si è fatto con l’introduzione dei bonus edilizi che hanno permesso a molti cittadini di risparmiare sugli interventi di ristrutturazione di efficientamento energetico degli edifici.

Ed è anche vero che la direttiva UE, almeno in base alla bozza, darebbe via libera ai singoli Paesi di scegliere le misure più adeguate per sostenere i cittadini nei costi per interventi di questo tipo.

C’è però da dire che, specialmente in questo periodo di rincari e le conseguenti misure per attenuare gli effetti dell’inflazione, anche per le casse dello Stato una tale spesa potrebbe rivelarsi poco sostenibile.  

In linea generale, si tratta di interventi per l’isolamento termico della casa, per l’ammodernamento delle caldaie, ma anche per la sostituzione degli infissi e l’installazione del fotovoltaico. Interventi che possono anche essere realizzati assieme.

Ma la spesa necessaria per effettuare tali interventi potrebbe rivelarsi insostenibile per i proprietari. Si parla di cifre che vanno dai 600.000 euro per i condomini e 105.000 per ville e case singole.

Case green, quali sono i costi degli interventi di ristrutturazione

Tra gli interventi più costosi richiesti per l’adeguamento UE sulle case green c’è la coibentazione della casa (il cosiddetto cappotto termico).

In sostanza, si tratta di effettuare interventi di isolamento termico, interno o esterno, il cui obiettivo è ridurre le dispersioni termiche, mantenendo la casa calda in inverno e fresca in estate.

Ma quanto costa questo tipo di intervento? Non c’è una risposta univoca a questa domanda, perché molto dipende dal materiale scelto e dalle dimensioni dell’abitazione.

Proprio per la presenza di diversi fattori, i costi degli interventi di isolamento termico oscillano dagli 80 ai 150 euro al metro quadro.

Come per altri interventi di ristrutturazione, anche per il cappotto termico esistono alcuni bonus edilizi che permettono di risparmiare.

Non poco onerosa anche la sostituzione della caldaia, il cui costo dipende, anche in questo caso, da alcuni fattori, per esempio la potenza e i costi per l’installazione.

A far aumentare il costo per la nuova caldaia sono anche eventuali lavori di adattamento, ma in linea generale, se l’intento è puntare su una caldaia ad alta efficienza, l’intervento richiede un investimento iniziale più elevato.

Cambiare gli infissi, poi, prevede una spesa minima di 150 euro e una spesa massima di 1.200 euro, alla quale vanno aggiunti i costi per lo smaltimento dei vecchi e l’installazione dei nuovi infissi.

 

 

 

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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