Draghi, le frasi di Berlusconi e la campagna elettorale. Il giorno ”dopo” del premier

Draghi, le frasi di Berlusconi e la campagna elettorale. Il giorno dopo del premier. Meloni, Letta, Conte già proiettati sulle elezioni. Ecco le loro parole.

Il giorno dopo di Mario Draghi, racconta chi gli è vicino è una giornata comunque di serenità e soddisfazione per i tanti riconoscimenti ricevuti anche se rimane l’amarezza per tante cose che sono successe in questi giorni.

Naturalmente Mario Draghi rimane concentrato sull’attività di governo, non ha intenzione ne ora ne mai di entrare in politica, di candidarsi alle elezioni o peggio ancora di presentare una propria lista.

Ha ben chiaro l’esempio di Mario Monti e non vuole ripetere questa esperienza.

Ha deciso di rimanere concentrato sull’azione di Governo e poi chissà dopo le elezioni nel caso non esca dalle urne una maggioranza chiara che cosa potrà succedere. Anche se qualche dichiarazione di questi giorni di certo lo ha infastidito. Vediamo la situazione.

Mario Draghi e le dichiarazioni di Silvio Berlusconi che lo hanno sorpreso

Mario Draghi sapeva che il rapporto con il Movimento 5 Stelle era decisamente in una fase difficile. Anche con la Lega nel corso dei mesi c’era stato uno sfilacciamento dei rapporti e il feeling non era più quello della fase iniziale.

Draghi di certo è rimasto maggiormente sorpreso del fatto che anche Forza Italia alla fine non gli abbia votato la fiducia. Ma ciò che gli ha fatto più male forse sono state le parole che il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha pronunciato al quotidiano La Repubblica quando ha detto che

Draghi probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene.

Draghi non risponde direttamente ma quando gli hanno riferito le parole del leader di Forza Italia avrebbe detto di non essere stanco e di non avere colto nessuna palla al balzo. Col presidente Sergio Mattarella è stata condivisa ogni scelta, si è fatto tutto fianco a fianco.

Nella visione di Draghi l’idea del centrodestra di un Governo Draghi-bis senza il Movimento 5 Stelle era una cosa che sarebbe durata un giorno. 

I partiti e il via alla campagna elettorale: ora ogni dichiarazione va letta in questa luce

Va detto che ora di fatto siamo già in campagna elettorale. Draghi andrà avanti col disbrigo degli affari correnti e intanto i partiti avranno una fine luglio, un agosto e un settembre di fuoco in cui si sfideranno anche con colpi bassi.

In un quadro politico molto frastagliato nel quale oggi fare ordine e capire come saranno le alleanze è molto complicato. Visto che si andrà a votare con quella Legge Rosato che molti volevano cambiare ma che la crisi di Governo e la caduta del governo Draghi non ha consentito di modificare. 

Una cosa è certa Draghi difficilmente interverrà direttamente in campagna elettorale, quasi del tutto impossibile che si candidi alle elezioni come è quasi impossibile che possa dare il via libera ad essere indicato come leader di uno schieramento.

Sia l’area centrista che forse anche il centrosinistra con in testa il Partito Democratico non disdegnerebbero di certo questa ipotesi. 

Calenda, Renzi e anche altri esponenti di area centrista non fanno mistero di volere incarnare nella loro proposta politica l’Agenda Draghi. Questo si farà sicuramente ma Draghi con ogni probabilità avrà distacco politico assoluto dalla vicenda elettorale.

Il via alla campagna elettorale di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia

Intanto i due principali partiti italiani in base ai sondaggi, Fratelli d’Italia e Partito Democratico, stanno iniziando a ragionare in termini di alleanze. Meloni mette in chiaro i patti per la sua coalizione:

Siamo indisponibili a fare alleanze variabili. Io penso che quando sei una squadra e ti avvii a una battaglia la prima regola è che si vince o si perde insieme. E se si vince si governa insieme e se si perde, si sta all’opposizione. Ho apprezzato la presa di coraggio degli altri partiti della coalizione delle ultime ore insieme. Penso che ci si debba vedere quanto prima, siamo già al lavoro da questo punto di vista, perchè i tempi sono molto  stretti. Il punto non è tanto fare delle foto insieme ma darci delle regole. Dobbiamo vederci nelle prossime ore e stabilire quali sono le regole. 

Meloni ne ha anche per Draghi:

”E’ probabile che Draghi abbia colto la palla al balzo di una maggioranza un po’ curiosa e bizzarra per farsi da parte e non dover assistere da Palazzo Chigi al rischio dell’arrivo di una tempesta. Un modo per poter dire ‘la tempesta è arrivata, perché non ci sono più io”.

Il via alla campagna elettorale di Enrico Letta e Partito Democratico

Enrico Letta a In onda sul La7 ha fatto chiarezza sui rapporti col Movimento 5 Stelle e c’è una presa di distanza:

La mia impressione e valutazione è che sia molto complicato immaginare che coincidano di nuovo le strade di Pd e del M5s dopo una scelta come quella di questi giorni. Io penso che con i tre partiti che hanno fatto cadere Draghi è impossibile fare alleanze elettorali in questa tornata. 

”Con Conte – ha continuato Letta – dopo non ci siamo sentiti ha fatto una scelta sbagliata per l’Italia e ognuno di noi sa che il Paese è spaventato e timoroso”. 

Il via alla campagna elettorale di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle

“Mi presento alle elezioni come leader del Movimento” ha detto l’ex premier Giuseppe Conte.

Sul rapporto col Partito Democratico:

“Il campo largo c’è ancora? Noi siamo una forza progressista, ma non per autodefinizione: siamo oggettivamente progressisti perché guardiamo alla giustizia sociale, alla transizione ecologica e digitale, e abbiamo sicuramente un manifesto avanzato di misure in questa direzione. Chi vuole lavorare su queste misure, può ritrovarsi a condividere con noi, o a confrontarsi con noi. Poi spetterà al Pd fare le sue scelte”. 

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