In Emilia Romagna si è verificato l’effetto “Stau”: ecco il suo significato

Gli esperti hanno utilizzato il termine effetto "Stau" per spiegare quanto avvenuto in Emilia Romagna. Scopriamo il suo significato.

L’Emilia Romagna ha subito il cosiddetto effetto “Stau”, termine molto noto tra i meteorologici che sta ad indicare un determinato fenomeno responsabile di quanto accaduto nella Regione italiana maggiormente danneggiata dalle violente piogge e frane degli ultimi due giorni.

In Emilia Romagna si è verificato l’effetto “Stau”: ecco il suo significato

La definizione precisa dell’effetto “Stau” è stata riportata da numerose testate giornalistiche italiane. Gli esperti del settore indicano con questo termine:

“Un vento di risalita che si presenta quando una corrente d’aria, mentre supera una catena montuosa, perde parte della propria umidità che condensa in precipitazioni piovose o nevose“.

Il termine deriva dal tedesco e significa letteralmente “coda“, “ristagno“.

Nel definire l’effetto “Stau” va aggiunto che:

“Questo fenomeno favorisce maggiori precipitazioni nelle zone limitrofe alle catene montuose, che vanno man mano diminuendo allontanandosi dai rilievi“.

In Italia, infine:

“I maggiori effetti dello Stau si producono lungo la catena alpina e appenninica a seconda della direzione di provenienza delle correnti umide e delle perturbazioni”.

L’Emilia Romagna è stata particolarmente colpita dalle forti piogge e dall’effetto “Stau” in quanto la maggior parte dei terreni erano ancora intrisi d’acqua a causa dell’alluvione di circa due settimane fa. Inoltre, come ha aggiunto il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara:

“I forti venti di bora sulla costa con mare agitato hanno ostacolato anche il deflusso delle acque dall’Appennino verso l’Adriatico“.

I dati sulle piogge: un confronto tra la media annuale del 2019 e le precipitazioni in Emilia Romagna

Passando adesso a dei dati pratici che permettano di capire la gravità della situazione, si può sicuramente menzionare le quantità di piogge che si sono abbattute in alcune zone dell’Emilia Romagna. Le piogge meno intense sono cadute tra il bolognese e la pianura romagnola, dove le precipitazioni hanno raggiunto un massimo di 120mm, che per la stagione in corso e il mese di maggio sono una quantità decisamente eccessiva.

I numeri delle zone che hanno accusato principalmente il colpo sono spaventose. Nell’Appennino le precipitazioni hanno raggiunto i 200mm.

Per fare un paragone con dei dati medi di cui si è a disposizione, basta confrontare le precipitazioni annue avvenute nel 2019 con quelle degli ultimi due giorni

Come si legge sul sito dell’ISTAT, nel 2019 la media annuale delle piogge in Italia si aggirava intorno ai 920,7mm.

Leggere questo dato è decisamente preoccupante in quanto i 200mm di piogge che si sono verificati in poco più di 48 ore possono essere spiegati con parole molto semplici: in due giorni, in Emilia Romagna, ci sono state precipitazioni pari a tre mesi.

Leggi anche: Maltempo o cambiamento climatico? Le ragioni dell’allerta meteo in Emilia Romagna 

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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