Dopo 24 ore risulta ancora in stallo la trattativa per convincere l’ex ufficiale di complemento Luca Orlandi, a consegnare le armi. Intanto, tutta la zona è stata isolata e sono state staccate le utenze di luce e gas temendo gesti estremi dell’uomo che vivrebbe già da due anni “recluso” in casa come egli stesso avrebbe raccontato in uno dei suoi video.
L’uomo ha postato un nuovo video su YouTube lungo 14 minuti in un crescendo di visualizzazioni: il contenuto dei tre messaggi rivolto al suo negoziatore e la falsa notizia delle minacce circolata nelle prime ore.
Chi è Luca Orlandi e perché si è barricato in casa armato
Dal 30 agosto Luca Orlandi – ingegnere ed ex ufficiale di complemento -si è barricato in casa a Cordovado (provincia di Pordenone). L’uomo, originario di San Donà di Piave (provincia di Venezia) secondo quanto ha dichiarato in alcuni video pubblicati su YouTube, vive da “autorecluso” da oltre due anni.
Tutto è iniziato ieri, quando il 55 enne è uscito di casa per Cordovado, tenendo in mano una pistola. Dopo che alcuni cittadini hanno allertato le forze dell’ordine infatti, l’uomo – che, come già accennato non è originario di Cordovado ma ci vive da alcuni anni – si è asserragliato in casa. Ovviamente, le persone che si trovavano nello stabile dove soggiorna l’uomo sono state evacuate immediatamente e sul posto sono giunti i reparti speciali dei carabinieri nel caso si rendesse necessaria un’irruzione nella casa di Orlandi. Sul posto anche uno o più negoziatori e uno psicologo.
Il centro del paese completamente transennato
In poche ore il paese il silenzio è calato sul centro del paese di 2.700 abitanti, dove si trova la casa dell’uomo barricato in casa. Tutta la zona infatti è stata transennata in quanto l’uomo è armato. Anche con qualche protesta dei commercianti della zona che sperano si consegni al più presto, anche perché finora, non ha fatto male a nessuno. Inoltre, sono state staccate le utenze di luce e gas per evitare gesti estremi dell’uomo in stato confusionale e per evitare anche rischi alle forze dell’ordine che circondano la casa dove si trova asserragliato dal 30 agosto.
Perché ha in casa le armi?
Secondo quanto si è appreso, Orlandi avrebbe dovuto consegnare dei fucili a uso sportivo che ha in casa, su disposizione del prefetto. Era stato avvisato nei giorni scorsi della necessaria consegna delle armi: non aveva più il diritto a detenerle non avendo consegnato in Questura il certificato di idoneità psicofisica.
Da quando ha cominciato a pubblicare video su YouTube, con i quali comunica con l’esterno, si sono moltiplicate le visualizzazioni. Nell’ultimo video postato da poco, della durata di 14 minuti appare comunque in una situazione fisica buona considerando le circostanze.
“Io amo la vita, io amo tantissimo la vita, lo dico e lo ripeto: devi portarmi all’insano gesto, devi faticare, però, perché io sono estremamente stabile, fisicamente e mentalmente” ha affermato, rivolgendosi evidentemente al suo negoziatore con il quale è stata intavolata una trattativa che però non ha ancora portato l’uomo a consegnare le armi. “Io non ho paura: vuoi spararmi?” -prosegue – “Non ho paura, ma quello che devi fare è convincermi a spararmi. Purtroppo per te, ti ho detto che quello sarà il tuo obiettivo, se non vuoi trovare soluzioni vere”.
I tre video pubblicati da ieri
Nei tre video che ha pubblicato da ieri ha detto più volte che i carabinieri lo stanno spingendo al suicidio per la situazione che si è creata.
Poi però ha affermato di non avere intenti suicidi: “Pensavate che mi fossi già ammazzato, perché sapete il tipo di stress che provocate, a fronte della pressione che mettete con questo tipo di operazioni. Non ho alcuna tendenza suicida e voi sapete esattamente che se fossi stato pericoloso sarei potuto entrare in azione in tutti questi mesi”.
L’uomo, diversamente da quanto era trapelato sui media ieri sera, non aveva minacciato i suoi concittadini mentre girava per la strada armato.
(Immagine di repertorio)