Il mercato di prodotti contraffatti ha aumentato la sua produzione in Campania, che è tra le regioni in cui il fenomeno è più diffuso a causa della massiccia presenza della criminalità organizzata. L’economia sommersa partenopea stavolta cambia target e punta tutto sulle maglie false della SSC Napoli in vista della vittoria del campionato da parte dei ragazzi di Spalletti.
La (quasi) vittoria dello scudetto ha generato un enorme business di maglie false a Napoli
La questione è stata sollevata da Fanpage.it, che ha intervistato un investigatore impegnato a combattere il mercato della contraffazione in Campania. I numeri di merce cosiddetta falsa sono impressionanti e tendono sempre più ad aumentare. Il mercato ha visto un cambio delle regole di domanda e offerta relativamente al merchandising SSC Napoli. Sempre più giovani ed adulti cercano di accaparrarsi una maglia con lo scudetto 2022/2023 cucito sul petto e in molti casi le disponibilità economiche non permettono di acquistare prodotti originali.
A soddisfare i desideri dei tifosi che vogliono disperatamente le maglie dei propri beniamini ci sta però pensando il mercato di prodotti contraffatti. Nella maggior parte dei casi le fabbriche riproducono in maniera quasi del tutto maniacale, tanto da rendere quasi impossibile il riconoscimento del prodotto falso, i prodotti realizzati da brand internazionali di alta moda. Gli opifici partenopei hanno deciso di effettuare un restyling concentrandosi sulla produzione di indumenti ed accessori firmati SSC Napoli.
La Camorra controlla il mercato contraffatto: danni alle aziende e allo Stato
Sgominare il mercato contraffatto non è un gioco da ragazzi in quanto dietro le fabbriche e i rivenditori c’è quasi sempre la mano della criminalità organizzata, in questo caso la camorra. Per i clan partenopei e della provincia gli accessori e le maglie false del Napoli rappresentano una delle principali forme di guadagno. La mano della Camorra, che non è la mano invisibile di Adam Smith, crea un duplice danno: alle aziende e allo Stato. In entrambi i casi sono violate numerose norme che vanno da quelle sul commercio e sui diritti d’autore e d’immagine, ai reati fiscali e di ricettazione.
Iniziate le operazioni di sequestro
Sul territorio sono stati impiegati molti agenti della Guardia di Finanza che hanno iniziato le operazioni di sequestro di materiale contraffatto firmato SSC Napoli. Le operazioni si sono svolte a Napoli e in provincia e non sono state colpite solo zone periferiche, ma anche i quartieri centrali del capoluogo campano.
#GDF #Napoli: sottoposti a sequestro 18.000 capi contraffatti recanti il marchio "SSC Napoli".
Denunciato un responsabile.#NoiconVoi pic.twitter.com/VWzGKTv7Kp— Guardia di Finanza (@GDF) April 26, 2023
Nella maggior parte dei casi in periferia sono state trovate le fabbriche che spesso si occupano anche della vendita, ma il commercio principale avviene in strada grazie ai venditori ambulanti o sulle bancarelle situate in pieno centro a Napoli. Come si apprende dal già citato Fanpage.it, i comuni in cui sono avvenuti i sequestri, ad oggi, sono: Sorrento, Ischia, San Giorgio a Cremano, Quarto e Gragnano.
Per quanto riguarda il comune di Napoli, i quartieri interessati sono: Montecalvario, Secondigliano e Scampia.