Comprare merce contraffatta è reato: tutti i rischi

La contraffazione è un reato, lo sappiamo bene, ma quali sono i rischi legali per venditore e compratore?

Il mercato della contraffazione si sta espandendo sempre di più, anche perché sempre più persone sono interessate a comprare dei prodotti di marca a prezzi irrisori, anche a costo, però, di commettere un reato!

Infatti, la legge, non solo punisce il venditore, ma prevede delle sanzioni penali anche per il compratore che acquista merce contraffatta. Queste pene saranno di diversa entità a seconda che si configuri il reato di ricettazione oppure di incauto acquisto.

Merce contraffatta: come viene punito il venditore

Il fenomeno che riguarda la contraffazione delle merci risulta essere sempre più diffuso tanto da rappresentare un problema per la nostra economia.

Infatti, ad oggi, ci sono sempre più merci contraffatte, riprodotte in maniera sempre più certosina e fedele rispetto agli originali. Un tempo la merce contraffatta riguardavano prevalentemente i settori della moda, dell’abbigliamento e dei gioielli; al giorno d’oggi, invece, si arriva a produrre anche le ciglia, le unghie finte e le palette per truccarsi, per esempio.

In sostanza, la contraffazione si verifica quando un determinato venditore espone all’interno del proprio negozio oppure online un prodotto che imita l’originale ad un prezzo decisamente inferiore.

In particolare, questa tipologia di reato viene espressamente disciplinato all’interno dell’art. 473 del Codice Penale, che prevede quanto segue:

“Chiunque, potendo conoscere dell’esistenza del titolo di proprietà industriale, contraffà o altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali… è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.500 a euro 25.000.”

In sostanza colui che vende la merce in questione rischierebbe:

  • un periodo di reclusione, il quale potrà andare da un minimo di sei mesi fino ad un massimo di tre anni;
  • una sanzione amministrativa, la quale potrà andare da un importo minimo di 2.500 euro fino ad un importo massimo di 25.000 euro.

Rischia anche il compratore? Cosa dice la legge

Ma, attenzione, perché a pagarne le spese riguardo al reato di contraffazione non è solamente il venditore, in quanto la legge prevede, in maniera esplicita, che sarà anche il compratore di un prodotto falso a doverne pagare le conseguenze e a ricevere, dunque, le sanzioni penali che gli vengono inflitte dal giudice, secondo quanto viene disciplinato all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale.

La motivazione di punire anche l’acquirente può essere ricondotta al fatto che la compravendita di prodotti contraffatti viene alimentata per il semplice fatto che esiste una domanda dall’altra parte e, dunque, perché c’è un interesse a comprare la merce falsificata.

Le sanzioni

Comprare merce contraffatta è un reato e, dunque, porta a delle conseguenze e a delle sanzioni penali, oltre che il venditore del prodotto falso, anche l’acquirente stesso. In particolare, queste sanzioni che vengono inflitte al compratore saranno diverse a seconda dei fattori dei quali andremo a parlare durante il corso dei prossimi paragrafi.

Ad ogni modo, è bene che l’acquirente presti la massima attenzione e, magari, ci pensi due volte prima di acquistare un prodotto di marca ad un prezzo stracciato, perché il pericolo di comprare una merce contraffatta è sempre dietro l’angolo.

Nello specifico, le due differenti tipologie di illecito penale che si possono configurare quando il compratore acquista un falso sono:

  • il reato di ricettazione, il quale viene disciplinato all’interno dell’art. 648 del Codice Penale;
  • il reato di incauto acquisto, il quale viene disciplinato all’interno dell’art. 712 del Codice Penale.

Quando si configura il reato di ricettazione

Il reato di ricettazione è previsto all’art. 648 del Codice Penale prevede le seguenti sanzioni penali, ovvero:

  • un periodo di reclusione, il quale potrà andare da un minimo di due anni fino ad un massimo di otto anni;
  • una sanzione amministrativa, la quale potrà andare da un importo minimo di cinquecentosedici euro fino ad un importo massimo di diecimilatrecentoventinove euro.

Inoltre, il primo comma del suddetto articolo stabilisce che le pene vengano aumentate nel caso in cui il fatto illecito derivi dalle seguenti tipologie di reato:

  • furto aggravato (art. 625 del Codice Penale, primo comma, n. 7 bis);
  • rapina aggravata (art. 628 del Codice Penale, terzo comma);
  • estorsione aggravata (art. 629 del Codice Penale, secondo comma).

La pena inflitta al compratore quando il fatto illecito riguarda denaro oppure prodotti che derivano da contravvenzione, invece, sarà di:

  • un periodo di reclusione tra uno e quattro anni;
  • una sanzione amministrativa compresa tra i trecento euro ed i seimila euro.

In generale, invece, le pene saranno:

  • aumentate, nel caso in cui il fatto illecito venga commesso nell’esercizio di un’attività di tipo professionale;
  • diminuite, nel caso in cui il fatto illecito sia considerato di particolare tenuità.

In quest’ultimo caso, le sanzioni penali saranno le seguenti:

  • un periodo di reclusione fino a sei anni ed una sanzione amministrativa fino a mille euro, nel caso in cui il fatto illecito riguardi il denaro oppure i prodotti provenienti da delitto;
  • un periodo di reclusione fino a tre anni ed una sanzione amministrativa fino a ottocento euro, nel caso in cui il fatto illecito riguardi il denaro oppure i prodotti provenienti da contravvenzione.

In sostanza, il reato di ricettazione si configurerà nel momento in cui il soggetto che ha comprato una merce contraffatta, provvederà poi a rivenderla ad un’altra persona.

Le altre situazioni che vengono delineate dalla Corte di Cassazione prevedono, invece, che possa essere considerato come tale la circostanza nella quale l’acquirente abbia agito in malafede, in buona fede ma attraverso una condotta dolosa oppure nell’ipotesi in cui decida di acquistare ad un prezzo esageratamente basso ed incoerente rispetto al prezzo del prodotto originale.

Incauto acquisto, cosa sapere

Il reato di incauto acquisto viene disciplinato all’art. 712 del Codice Penale che prevede le seguenti sanzioni penali:

  • un periodo di reclusione, il quale potrà arrivare fino ad un massimo di sei mesi;
  • una sanzione amministrativa, la quale avrà un importo minimo pari a dieci euro.

In sostanza, il reato di incauto acquisto si configurerà nel momento in cui il soggetto che ha comprato una merce contraffatta, lo ha fatto senza malafede e senza una condotta dolosa, ma, comunque, con una colpa grave, dal momento che avrebbe dovuto rendersi conto e capire, dunque, che l’oggetto che stava acquistando non poteva essere realmente un prodotto originale.

Stabilendo solamente un termine minimo riguardo alla sanzione amministrativa che verrà applicata al soggetto compratore, il suddetto articolo non ci dice nulla su quale sarà la reale multa che verrà somministrata a quest’ultimo, il quale però sarà facilmente tenuto al pagamento anche di somme elevate, le quali spesso arrivano anche a toccare i ventimila euro.

Affinché l’acquisto sia legale e non sia, dunque, perseguibile dall’ordinamento giuridico nazionale, non basterà richiedere la quietanza di pagamento, dal momento che la contraffazione è presente anche in negozi che sono legali nella loro attività, ma che comunque vendono anche della merce contraffatta.

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