Ecco la città con la mensa scolastica più cara d’Italia

Una delle spese più significative per le famiglie che possiedono figli è quella della mensa scolastica. Vediamo quali sono i capoluoghi più cari.

Le famiglie italiane spendono in media 82 euro al mese con 4 euro medi a pasto per pagare le mensa di un figlio iscritto alla scuola per l’infanzia o primaria. È quanto emerge dall’indagine 2022/2023 sulle mense scolastiche di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame le tariffe di 110 capoluoghi di provincia. Scopriamo quali sono le città in cui si spende di più per la mensa e dove invece costa meno.

L’indagine

Lo studio di Cittadinanzattiva parte dalle tariffe per le scuole dell’infanzia e primarie applicate dai comuni nei capoluoghi di provincia italiani, per l’anno scolastico 2022/23. La famiglia di riferimento è composta da due genitori e un figlio minore, con un reddito lordo annuo di 44.20 euro e un corrispondente ISEE di 19.900 euro. Nel calcolo della quota del servizio di ristorazione scolastica si è ipotizzata una frequenza di 20 giorni mensili per 9 mesi, spese extra escluse. Il Trentino Alto Adige non è presente nell’indagine, poiché le sue due province autonome calcolano le tariffe su indicatori diversi dall’ISEE e non sono quindi comparabili con le altre regioni.

Dove si spende di più?

La città in cui la mensa della scuola per l’infanzia costa di più è Torino, con una spesa per le famiglie pari a 6.60 euro a pasto, per un totale di 1.188 euro all’anno. Seguono sul podio Livorno e Trapani, entrambe con un costo di 6.40 euro per pasto e 1.152 euro annui. Staccate di poco Potenza (6.24 euro singoli e totali 1.123) e Parma (6.18 e 1.112).

Per quanto riguarda la scuola primaria, invece, le città in cui le famiglie spendono di più per la mensa sono Livorno e Trapani, che mantengono la tariffa per singolo pasto di 6.40 euro e la spesa totale di 1.152 euro all’anno. Seguono ancora Potenza e Trapani, che adottano gli stessi prezzi anche per le scuole primarie.

I capoluoghi con la mensa più economica

In cima alla classifica delle città più economiche per la scuola dell’infanzia troviamo Barletta, dove il servizio di ristorazione per ogni figlio iscritto costa 2 euro per singolo pasto e 360 annui. Seguono i prezzi sostenuti dalle famiglie di Oristano (2.05 euro per 369 all’anno) e Cagliari (2.15 euro per 387 totali). Poco fuori dal podio le siciliane Ragusa e Catania, con 2.20 e 2.30 euro per ogni pasto e 396 e 414 per tutto l’anno scolastico.

Barletta si colloca al primo posto anche per la spesa nella scuola primaria, tenendo le stesse cifre di quella per l’infanzia. Il servizio mantiene lo stesso costo anche a Cagliari, Ragusa e Catania, mentre Oristano scivola in nona posizione con 2.56 e euro per pasto e 461 annuali.

Come sono variati i costi dal 2020/2021

Rispetto allo studio precedente, riferito al 2020/21, il costo sostenuto dalle famiglie per la mensa è aumentato mediamente del 2,38% per la scuola per l’infanzia e del 2.14% per quella primaria. La Basilicata è la regione con gli aumenti medi più considerevoli con un +19% per scuola primaria e +26% per quella dell’infanzia. Segue la Campania (+12% circa per entrambe le tipologie). Si spende meno, invece, in Sardegna (-10,5% nell’infanzia e -4,5% nella primaria). Tariffe quasi invariate in Lazio, Marche, Umbria e Valle d’Aosta. In generale, la Basilicata è la regione mediamente più costosa, mentre quella più economica è la Sardegna.

Leggi anche: I prezzi delle case aumentano, solo in queste province si risparmia ancora (anche al Nord)

Luigi Bussu
Luigi Bussu
Copywriter, classe 1991. Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Sassari e per coronare il mio sogno ho ottenuto un master in Giornalismo all'Università di Bari, organizzato dall'Ordine della Puglia. Al momento collaboro con periodico d'inchiesta sardo, ma sono molto interessato anche a crescere e migliorarmi nella scrittura di articoli in ottica SEO. Dubbioso e curioso, provo a farmi strada nel mondo del giornalismo e della comunicazione tenendo come punto di riferimento il dare un servizio ai lettori. Mi piace lavorare di squadra senza lasciare mai indietro nessuno e fare le cose nel miglior modo possibile.
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