Perché si vota con la matita e non a penna? Ecco cos’è la matita copiativa

I materiali e i composti chimici con cui sono realizzate le matite copiative le rendono preferibili alle penne biro. Quali sono le caratteristiche principali?

La matita è più sicura della penna? Si, se si tratta di una matita copiativa, quella che normalmente viene certificata dal ministero dell’interno e utilizzata nei seggi per le votazioni. Come si realizza e perché è preferibile alla penna?

Com’è fatta la matita copiativa

Le matite copiative sono realizzate con un impasto a base di colorante solubile in acqua, mescolato con talco e gomma adragante. Questi sono dei collanti naturali eccezionali che le rendono estremamente resistenti. Da questa miscela si ottiene un tratto indelebile, in grado di neutralizzare i tentativi di brogli.

L’utilizzo della pena copiativa consente anche di rispettare la segretezza del voto, valore costituzionale, poiché quelle distribuite dal Ministero dell’Interno sono tutte uguali, quindi non identificabili. 

Perché la penna no?

A questo punto ci si potrebbe chiedere cosa differenzia, nella sostanza, la penna biro dalla matita copiativa, e perché si sia deciso di ricorrere a quest’ultima. La risposta è da cercarsi nel materiale e dai composti chimici con la matita viene prodotta.

Infatti, pur essendo possibile cancellare la grafite, al suo interno ci sono dei pigmenti che consentono di mantenere il tratto o la croce visibile in controluce, in modo da verificare l’intenzione di voto, nel caso il segno non sia abbastanza marcato. Un altro vantaggio rispetto alle penne è che non lasciano tracce visibili su altri fogli, nel caso l’elettore dovesse sovrapporre le schede. 

Anche le tessere elettorali sono fatte di una particolare carta abrasiva che impedisce la cancellazione dei tratti lasciate dalle matite copiative.

Storia delle matite copiative

La prima volta che in Italia si ricorse alle matite copiative fu durante il referendum del 1946, quando si doveva decidere tra monarchia e repubblica.

Fonti del Ministero dell’Interno stimano che su 62mila sezioni elettorali presenti oggi lungo la penisola italiana, ognuno di essi deve essere dotato di sei matite. In occasione dell’election day del 25 settembre, il Viminale ne ha acquistate 130mila.

Il fornitore ufficiale è l’azienda Faber Castel, storica marca tra le più antiche al mondo. Essendo prodotte quasi esclusivamente per le elezioni, vengono prodotte solo su ordini specifici e non sono catalogate per la vendita al dettaglio. 

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