Pos, salta la norma e il governo torna ai crediti d’imposta sulle commissioni in Manovra

Pos, salta la norma in Legge di Bilancio e il governo studia una soluzione con un ritorno dei crediti d’imposta sulle commissioni.

Pos, salta definitivamente la norma in Legge di Bilancio che avrebbe permesso agli esercenti di rifiutare i pagamenti elettronici sotto i 60 euro.

La decisione è stata presa in seguito al dialogo con la Commissione europea che aveva giudicato la norma non in linea con gli obiettivi del PNRR, con il rischio di disincentivare i pagamenti elettronici e, soprattutto, aumentare l’evasione fiscale.

Nonostante lo stop e la conseguente cancellazione della norma sul Pos, ormai sparita dalla Manovra, la Premier Meloni aveva assicurato che il governo si sarebbe invitato “un altro modo per non fare pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti”.

Con un emendamento, dunque, si andrebbe a sostituire la norma, proponendo una soluzione che tenda la mano ai commercianti, ma in altro modo.

Per il momento, la soluzione riprende quanto già fatto in precedenza dal governo Draghi: spunta l’ipotesi di un ritorno ai crediti d’imposta sulle commissioni.

Pos, salta la norma e il governo studia una soluzione

È un iter intricato quello della Legge di Bilancio 2023 con la quale il nuovo esecutivo aveva previsto alcune misure che aveva attirato dubbi, perplessità e critiche.

Rispetto al precedente governo, l’aumento del tetto al contante, così come lo stesso stop all’obbligo di Pos per i pagamenti sotto i 60 euro, sembra andare in una direzione opposta alle richieste dell’Europa.

Il risultato è che le cose, in tema di multe per i commercianti che non accettano i pagamenti con carta, rimarranno esattamente così come sono. Nel dettaglio, a chi rifiuta le transazioni tramite strumenti di pagamento tracciabili rischia la multa di 30 euro alla quale si aggiunge il 4% del valore della transazione.

Tuttavia, il governo Meloni è deciso a non abbandonare i commercianti che devono sostenere i costi delle commissioni bancarie applicate ai pagamenti con il Pos.

Pos, salta la norma e il governo torna ai crediti d’imposta sulle commissioni

Per varare la Legge di Bilancio c’è poco tempo. Settimane nelle quali, oltre a molte altre questioni, dovrà essere risolta anche quella relativa alle commissioni sui pagamenti con il Pos.

L’ultima ipotesi è che il governo stia prendendo spunto da coloro che lo hanno preceduto: si pensa, infatti, a un ritorno ai crediti d’imposta sulle commissioni. Non una novità per i commercianti che di misure di questo tipo ne hanno già potuto usufruire in passato.

Ci aveva, infatti, già pensato il governo Conte II nel 2019, quando era stato esteso il credito d’imposta al 30% a tutti gli esercenti con ricavi fino a 400.000 euro. In seguito, poi, il governo Draghi aveva potenziato tale misura, portando il credito d’imposta al 100%, stavolta in un periodo di tempo limitato, a partire da luglio 2021 e fino a giugno 2022.

Non solo, perché oltre ai crediti d’imposta il governo Draghi aveva anche introdotto un cosiddetto bonus Pos per l’acquisto o noleggio di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico.

Pos, le soluzioni del governo Meloni e il ritorno al credito d’imposta al 100%

La domanda, dunque, è cosa farà il governo Meloni per accontentare i commercianti che si lamentano dei costi legati alle commissioni bancarie sui pagamenti con il Pos.

Come già accennato, il tempo per agire sulla Legge di Bilancio è sempre meno, con l’approvazione della Camera che dovrebbe arrivare prima di Natale e la successiva approvazione del testo da parte del Senato attesa prima entro il 31 dicembre.

Il governo non ha molto tempo, quindi, per studiare una soluzione. Ed è forse proprio questo il motivo per cui si sta pensando di tornare a misure già vagliate e che possono, almeno per il momento, soddisfare le esigenze degli esercenti.

In sostanza, l’ipotesi più accreditata è che il governo Meloni torni al credito d’imposta al 100% sulle commissioni. Anche stavolta, è probabile che venga stabilita una soglia del fatturato che, come abbiamo visto, al tempo dei governi Conte e Draghi era stata fissata a 400.000 euro.

Credito d’imposta al 100%, bonus Pos e multe per chi rifiuta i pagamenti

Anche se è ancora presto per dire l’ultima parola, dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio la situazione non sarà molto diversa da quella attuale.

È probabile, come già detto, che il credito d’imposta sulle commissioni verrà aumentato dal 30% al 100%, ma continuerà a esserci il rischio, per il commerciante che non accetta i pagamenti elettronici, di ricevere la multa.

Va anche ricordato che proprio l’attuale governo ha anche dato il via per il 2023 a un ulteriore bonus Pos per l’acquisto di registratori telematici: si tratta di una detrazione che può arrivare fino a 50 euro per ogni strumento acquistato.

Dal momento che la norma è stata introdotta con il decreto Aiuti quater, a gennaio 2023 si dovrà attendere il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate in cui verranno fornite tutte le indicazioni e le modalità attuative del nuovo bonus Pos.

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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