Sondaggi politici: Fratelli d’Italia guarda tutti dall’alto

Fratelli d'Italia nel pieno della sua conferenza programmatica rimane il primo partito italiano. Secondo posto per il Partito Democratico. Terza la Lega.

Fratelli d’Italia nel pieno della sua conferenza programmatica rimane il primo partito italiano. Giorgia Meloni è in rampa di lancio con l’obiettivo di arrivare a Palazzo Chigi dopo le elezioni della prossima primavera. Secondo partito è il Partito Democratico. Terza la Lega e quarto il Movimento 5 Stelle. Quasi tutti i sondaggi sono concordi su questo ordine tra i principali partiti italiani. Vediamo tutti i dati dei sondaggi della settimana e le opinioni degli italiani sulla guerra.

Sondaggio Tecnè per Agenzia Dire: guida Fratelli d’Italia

Iniziamo da un sondaggio di Tecnè fatto per l’Agenzia Dire. Ha dichiarato il voto il 56,9% degli interpellati. Astensione e incertezza pari al 43,1%. Primo partito italiano è Fratelli d’Italia con il 21,9%, seconda forza è il Partito Democratico al 21,7%. Terza forza è la Lega al 15,6%, quarto partito il Movimento 5 Stelle al 12,6%.

Data in crescita Forza Italia rilevata al 10,8%. Poi Azione-Più Europa al 4,5%, Italia Viva di Matteo Renzi al 2,3%, Europa Verde al 2,2%, Sinistra Italiana al 2,1%, Italexit con Paragone all’1,9%. Gli altri partiti non presenti in questa lista al 4,4%. 

La fiducia nel presidente del consiglio Mario Draghi è al 54,7%, la percentuale di giudizi positivi sul Governo nel suo complesso invece è più bassa ed è al 48,3%. 

Sondaggio Swg per Tg La 7: Giorgia Meloni in prima posizione

Analizziamo ora il consueto sondaggio di Swg per il Telegiornale de La7 diretto da Enrico Mentana. Anche qui la domanda è il consenso ai partiti in caso di elezioni.

Primo posto anche qui per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia con il 21,7%, poi a ridosso il Partito Democratico con il 21,2%. Terza posizione per la Lega con il 15,6%, poi il Movimento 5 Stelle al 12,7%. Quinta forza è Forza Italia all’8,2%.

Segue Azione-più Europa al 5,1%, Sinistra Italiana al 2,7%, MDP-Articolo 1 al 2,5%, Verdi al 2,4%, Italia Viva al 2,3%. Italexit con Paragone è al 2%. Altre liste non comprese al 3,6%. Non si esprime in questo caso il 42% degli intervistati.

Sondaggio Ipsos per ITV Movie: le opinioni degli italiani sulla guerra

Interviste sulla guerra in Ucraina. L’Ucraina deve continuare a combattere per l’integrità del suo territorio e la difesa del Donbass per il 45% delle persone. Per il 47% dovrebbe accettare l’idea che il Donbass ormai è perso e su quella base si deve dialogare con la Russia. Non sa e non indica l’8%. 

L’atteggiamento dell’Italia nei confronti della guerra per il 56% delle persone è in linea con le posizioni degli alleati e l’Italia è attenta alle esigenze degli aggrediti ucraini. Per il 35% è troppo schiacciata sulle posizioni di Joe Biden e Zelensky ed è troppo poco impegnata nel cercare di aprire una trattativa. Non sa e non risponde il 9%. 

Interpellati gli italiani anche sull’azione del presidente del consiglio Mario Draghi sul conflitto in Ucraina. Il 9% delle persone è sorpreso in postivo, per il 47% sta rispettando le aspettative che c’erano, il 31% dice che è deluso dalle azioni di Draghi. Il 13% non sa o non indica. 

Il livello di gradimento per il Governo sarebbe del 58,2%, l’indice di gradimento per il presidente Mario Draghi sarebbe del 60,4%. 

Sondaggio Termometro Politico: Fratelli d’Italia in testa di misura

Sondaggio di Termometro Politico sulle opinioni degli italiani in caso ci fossero le elezioni politiche. Prima posizione anche qui per Fratelli d’Italia quotata al 21,3%, poi il Partito Democratico al 21,1%. Terza la Lega al 17,7%. Quarto posto per il Movimento 5 Stelle al 13%. Segue Forza Italia all’8%.

Poi Azione-Più Europa al 4,1%, Sinistra Italiana-Mdp-Articolo 1 al 3,1%. E ancora Italia Viva al 2,6%, Italexit di Paragone al 2,5%. I Verdi all’1,5%. Infine il Partito Comunista di Rizzo all’1%. Altri partiti al 4,1%. 

Sul grado di fiducia di Mario Draghi come presidente del consiglio il 17,7% dice di avere molta fiducia, il 25,5% dice di averne abbastanza, il 19,5% dice poca. Il 36,7% dice nulla. Non sa lo 0,6%. 

Italiani interpellati sul ruolo dei media nel racconto della pandemia per il 21% sono stati onesti. Il 28,9% pensa che abbiano dato troppo spazio alle teorie complottiste e no vax per fare audience.

Per l’11,4% hanno dato maggiore rilievo alle posizioni dominanti pro-vax per fare audience 11,4%. Il 36,6% pensa che abbiano riportato solo le posizioni imposte dall’alto limitando al minimo quelle alternative 36,6% Non sa il 2,1%.

Sulla guerra in Ucraina i media sono stati sinceri ed equilibrati per il 24%, pensa che abbiano dato troppo spazio alle versioni di fatto filo-russe per fare più audience il 13,2%.

I media hanno assunto le posizioni dominanti e filo-occidentali per fare più audience per il 19,4%. I media stanno cercando di manipolare il più possibile l’opinione pubblica seguendo ordini ricevuti dall’alto per il 39,3%. Non sa e non risponde il 4%.

La domanda: “Lei pensa che giornali, Tv, social media abbiano una regia comune e tendano a conformarsi?” Io credo che ognuno abbia la propria linea editoriale, giusta o sbagliata che sia è la risposta del 29,1% degli intervistati.

Credo che vi sia una comune tendenza a ospitare posizioni complottiste per fare audience per il 13,8%. Credo vi sia un’agenda comune che viene mimetizzata invitando qualcuno con idee differenti, ma lasciandogli limitata libertà di parola per il 30,8%. Credo che i vari media veicolino tutti la stessa visione falsa della realtà in modo concordato per il 23,5%. Non risponde il 2,8%. 

Sondaggio Demopolis per Otto e mezzo: italiani concordi sulla fine di obbligo di green pass ad eccezione delle strutture sanitarie

Demopolis per la trasmissione Otto e mezzo ha intervistato gli italiani sulla fine dell’obbligo di mostrare il Green Pass, con eccezione solo per ingressi in ospedali e strutture sanitarie. Decisione giusta per il 65%  delle persone, sbagliata per il 23%, non sa il 12%.

Il ministro Franceschini ha suggerito di mantenere in maggio l’obbligo della mascherina nei cinema e nei teatri al chiuso. Opportuno per il 63%, inopportuno per il 32%, non sa il 5%.

Condivide la scelta di mantenere l’obbligo della mascherina nelle aule sino ai primi giorni del mese di giugno? Sì, è condivisibile per il 68%. No, è eccessiva per il 25%. Non sa il 7% 

Sondaggio Emg: gli italiani temono un conflitto nucleare

Emg ha effettuato un sondaggio sugli italiani e su quale posizione prendono sul conflitto. Il 58% si schiera con l’Ucraina. Il 7% con la Russia. Il 25% con nessuna delle due nazioni. Non risponde alla domanda il 10% delle persone.

Giudizio anche sulle scelte dell’Europa e il ruolo avuto. Il 4% dice che il ruolo dell’Europa viene  giudicato in maniera molto positiva.

Il 39% dichiara di giudicare il ruolo del’Europa in maniera abbastanza positiva. 43% il totale dei giudizi positivi. Giudica abbastanza negativamente il ruolo dell’Europa il 21%, molto negativamente il 19%. Non risponde il 17%. 

Il 62% degli intervistati teme che il conflitto in Ucraina possa degenerare in conflitto nucleare. Il 22% non lo ritiene possibile. Il 16% preferisce non rispondere. 

Sondaggio BiDiMedia: in controtendenza unico sondaggio con il Partito Democratico in testa

Sondaggio infine di BiDiMedia sempre sulle elezioni politiche. E qui c’è un dato in controtendenza visto che primo partito sarebbe il Partito Democratico. Il partito di Enrico Letta sarebbe accreditato del 22,3%. A seguire Fratelli d’Italia con il 20%.

Terza forza italiana anche in questa rilevazione è la Lega di Matteo Salvini con il 17,8%. Quarto partito è il Movimento 5 Stelle con il 12,2%. Quinta forza italiana Forza Italia con il 6,8%.

Seguono Azione-Più Europa con il 4,8%, Italia Viva di Matteo Renzi con il 2,1%, Europa Verde alla stessa percentuale di  Renzi. Sinistra Italiana all’1,9%, Italexit all’1,7%, Articolo Uno-Mdp all’1,4%.

Seguono Coraggio Italia allo 0,8%, Possibile allo 0,7%, Popolo della Famiglia allo 0,7%, Prc-Pci sempre allo 0,7%, Potere al Popolo allo 0,6%, Volt Italia allo 0,5%, Noi con l’Italia sempre allo 0,5%, Svp sempre allo 0,5%. Altri all’1,9%.  

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