Canone rai speciale: gli importi restano invariati nel 2022!

Gli importi del Canone rai speciale restano invariati per il 2022. Notizia che si affianca alla proroga del pagamento al 31 marzo. Ecco tutte le novità.

Lo sapevi che oltre all’ordinario Canone rai esiste anche il Canone rai speciale? Ebbene sì, esiste e sono in molti ad essere soggetti al suo pagamento

Chi sono i soggetti tenuti al versamento del Canone rai speciale? Si tratta di una tassa che deve essere pagata dai gestori di attività commerciali che, all’interno dei locali della propria attività, hanno uno o più dispositivi radio-televisivi.

Pertanto, si tratta di un abbonamento fuori dalla sfera domestica e familiare. Parliamo di importi: per il 2022, essi resteranno invariati, così come è stato disposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, con l’emanazione di un apposito decreto del 27 dicembre del 2021, approdato in Gazzetta Ufficiale il 23 febbraio 2022.

Di cosa parleremo, quindi? Innanzitutto, faremo un focus sul Canone rai speciale, andando a vedere nel dettaglio cos’è, come funziona e chi deve pagarlo. Nella seconda parte dell’articolo, parleremo degli importi, soffermandoci a quali sono le novità del 2022.

Canone rai speciale: che cos’è?

Iniziamo a delineare il quadro normativo che ha istituito e che regola il Canone rai speciale. Sono due i riferimenti normativi che disciplinano il Canone Rai speciale, delineando cos’è e chi deve pagarlo: R.D.L. n.246/1938  e D.L.Lt. n.458/1944.

Come leggiamo sul sito aranzulla.it:

“Una legge emanata oltre 70 anni fa — nella fattispecie il D.L.Lt.21/12/1944 n. 458 — stabilisce che in Italia esistono due tipi di canone TV […]”.

La legge definisce, come abbiamo detto, due tipologie di Canone: quello ordinario e il Canone rai speciale.

Chi possiede una o più televisioni nella propria dimora, deve pagare il Canone rai ordinario. Si è soggetti al pagamento dell’imposta per il solo possesso della televisione – nulla cambia, quindi, se effettivamente si guarda la televisione oppure no.

Probabilmente, proprio in virtù di ciò il Canone rai è una delle tasse verso la quale gli italiani provano meno simpatia.

Precisiamo che il Canone rai è personale; quindi, anche se si è in possesso di più di una televisione, il Canone rai si paga una sola volta.

La seconda tipologia di Canone rai è definita speciale. Chi deve pagarla? Diversamente dal Canone rai ordinario, quello speciale deve essere pagato da coloro in possesso di televisioni o di altri apparecchi radio-televisivi, nei locali della propria attività commerciale, aperta al pubblico.

Nella fattispecie, per chi detiene televisioni nei locali delle proprie attività commerciali al di fuori della propria abitazione e del proprio ambito familiare o, come si legge sul sito fiscoetasse.com:

“[…] o che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto”.

Ovviamente, nel corso degli anni si sono succedute molte norme e decreti che hanno determinato alcune novità del Canone rai. 

Si ricorda che sul sito canone.rai.it è presente una pagina dedicata alla FAQ sul Canone rai speciale. Pertanto, per qualsiasi dubbio si consiglia la sua visualizzazione.

Ma passiamo, adesso, alla seconda domanda che viene spontaneo porsi: chi deve pagare il Canone rai speciale?

Canone rai speciali: chi deve pagarlo?

In realtà, abbiamo già anticipato questo aspetto, definendo cos’è il Canone rai speciale. Soffermiamoci di più su chi è obbligato al pagamento, andando non solo a vedere più dettagliatamente chi è soggetto a questa tassa, ma anche chi è esonerato dal pagamento.

Sono tenuti al versamento della tassa i gestori delle attività che, all’interno dei locali, abbiano televisioni o altri apparecchi di ricezione delle trasmissioni televisive. Se vogliamo fare un esempio, sono soggetti al pagamento del Canone rai speciale gli alberghi, gli hotel, i bar, i ristoranti (e moltissimi altri) che hanno un apparecchio televisivo. 

Naturalmente, a seconda della categoria di appartenenza e in base ad alcune condizioni – che andremo ad analizzare successivamente – gli importi da pagare sono differenti.

Chi, invece, non deve pagare il canone? Sono esonerati dal pagamento del Canone rai speciale, per esempio, gli enti no-profit pubblici, le associazioni culturali, i centri sociali, gli enti di assistenza e gli istituti scolastici.

Un aspetto molto importante che dobbiamo trattare, è quello riguarda la validità del Canone rai speciale. Come si legge sul sito canone.rai.it, il Canone speciale vale solo per l’indirizzo per il quale è stato sottoscritto l’abbonamento e, quindi:

“[…] chi detenga più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in sedi diverse dovrà stipulare un canone per ciascuna di esse […]”.

Si tratta, inoltre, di un abbonamento personale, non cedibile. Che cosa vuol dire? Nell’eventualità di cessione dell’attività, il proprietario deve disdire il Canone, rispettando termini e modalità prescritte dalla legge.

Canone rai speciale: ecco tutti gli importi da pagare!

In precedenza, abbiamo accennato che gli importi dell’abbonamento al Canone rai speciale variano in base non solo al tipo di attività, ma anche in relazione ad alcune caratteristiche e condizioni delle stesse.

In base ad alcune caratteristiche come, per esempio, il tipo di struttura, il numero delle stanze e delle stelle (nel caso delle strutture ricettive), l’importo da pagare del Canone da pagare cambia. 

Facciamo un elenco di quali sono gli importi da pagare. Intanto, si consiglia di consultare il sito canone.rai.it, per avere una panoramica completa e più dettagliata.

Gli alberghi a cinque stelle e cinque stelle lusso e con un numero di camere pari a cento o superiori a cento, l’importo annuale del Canone è pari a 6.789,40 euro.

Gli alberghi con cinque stelle e cinque stelle lusso, con camere comprese tra venticinque e cento, i residence turistico-alberghieri, i villaggi turistici e i campeggi con quattro stelle e, infine, le navi di lusso e gli esercizi pubblici di lusso dovranno pagare un canone annuale di 2.036,83 euro.

Gli alberghi con cinque stelle e cinque stelle lusso, con un numero pari o inferiore a venticinque camere, gli alberghi con tre stelle e le pensioni con 3-4 stelle con più di dieci TV, i residence turistico-alberghieri, i villaggi turistici e i campeggi con tre stelle, gli sportelli bancari e gli esercizi pubblici di 1° e 2° categoria dovranno pagare 1.018,40 euro annuale di Canone rai speciale.

Per quanto riguarda, invece, gli alberghi con 4-3 stelle, le pensioni con tre stelle e con meno di 10 TV, gli alberghi, le pensioni e le locande, i campeggi, le residenze turistiche e i villaggi turistici con 2-1 stelle, affittacamere, navi, aerei, gli ospedali, le cliniche, gli uffici, le case di cura e i gli esercizi pubblici di 3° e 4° categoria, devono pagare 407,35 euro di canone.

Infine, alberghi, Motels, Villaggi-albergo, Residenze turistico-alberghiere e così via che non hanno più di una TV, le associazioni e le sedi di partito, gli istituti religiosi, negozi e botteghe, gli studi professionali, le mense aziendali e gli istituti scolastici non esenti, devono pagare 203,70 euro di Canone rai speciale.

Canone speciale rai: scadenza prorogata al 31 marzo. Ecco le novità!

Accanto agli importi da pagare del Canone rai speciale che, come abbiamo visto, restano invariati, c’è un’altra novità.

Generalmente, il Canone rai speciale deve essere pagato annualmente, ogni sei mesi oppure ogni tre mesi, entro i seguenti termini:

  • Annualmente, entro il 31 gennaio;
  • Ogni sei mesi, entro il 31 gennaio e il 31 luglio;
  • Ogni tre mesi, entro il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre.

Tuttavia, la scadenza del rinnovo del Canone rai speciale è stata prorogata al 31 marzo! La scadenza ordinaria era fissata al 31 gennaio: pertanto, tutti gli interessati hanno due mesi di tempo in più.

Qual è il perché della proroga? Sono stati in molti ad aver subito i contraccolpi della pandemia e, dato il perdurare dell’emergenza epidemiologica, è stata disposta la proroga di due mesi per consentire agli interessanti di pagare il Canone rai speciale.

Pertanto, ci si chiederà quali e quante sono le modalità di pagamento del Canone rai speciale. Ci sono tre modalità di pagamento, eccole elencate:

  • Si può scegliere il pagamento tramite bonifico, sia bancario che postale;
  • Tramite bollettino, presso un qualsiasi Ufficio Postale;
  • Infine, tramite la domiciliazione bancaria.

Si ricorda, infine, un ultimo aspetto importante: le sanzioni. Per chi non paga il Canone, sono previste sanzioni amministrative che vanno da 103,29 euro a 516,45 euro.

Passiamo, infine, alla deducibilità del Canone rai speciale. Come si legge sul sito canone.rai.it, il Canone si può dedurre dal reddito d’impresa, in presenza dei presupposti fiscali e con il Dl n. 201/2011 è stato stabilito che le imprese devono indicare nella dichiarazione dei redditi:

“[…] il numero di canone speciale alla radio o alla televisione per la detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive”.

Canone rai speciale: codice tributo per la compensazione. Le novità dall’Agenzia delle entrate!

L’Agenzia delle entrate, con la pubblicazione della Risoluzione n. 6/E, il 25 gennaio del 2022, ha comunicato l’istituzione del Codice tributo per compensare il credito di imposta del 100% dell’importo del Canone pagato nel 2021, tramite il Modello di Pagamento Unificato F24.

Ricordiamo che il credito di imposta è stato riconosciuto dall’art. 6 del Dl n. 41/2022.

I beneficiari del credito di imposta, ovvero tutti coloro che hanno pagato il Canone del 2021, entro il 22 marzo del 2022, possono compensare il credito di imposta tramite il Modello F24.

Qual è il Codice tributo comunicato dall’Agenzia delle entrate? Come si legge sulla Risoluzione n. 6/E, il Codice tributo da utilizzare è “6958“.

Pertanto, quando si compila il Modello di pagamento Unificato F24, il Codice tributo sopra indicato si deve indicare nella sezione “Erario” e nel campo dell’anno di riferimento, si deve indicare2021“.

Come si deve presentare il Modello F24? Utilizzando, obbligatoriamente, i canali telematici disponibili sul sito dell’Agenzia delle entrate. 

Infine, ricordiamo che i beneficiari possono visualizzare il credito di imposta, accedendo al proprio cassetto fiscale, presente nell’area riservata, sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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