Assegno unico per i genitori separati: ecco come averlo!

Come devono presentare la domanda per ottenere l'assegno unico i genitori divorziati? A rispondere ufficialmente a questa domanda ci ha pensato l'Inps.

Come devono presentare la domanda per ottenere l’assegno unico i genitori divorziati? A rispondere ufficialmente a questa domanda ci ha pensato l’Inps. Con la circolare n. 23 del 2022 e il messaggio n. 174 del 20 aprile 2022, l’istituto nazionale di previdenza sociale ha messo nero su bianco le istruzioni per richiedere l’assegno unico. O quanto meno sono state fornite tutte le indicazioni operative per i genitori separati o divorziati.

A tormentare i diretti interessati erano alcuni punti molto importanti: tra questi ci sono l’Isee da presentare e l’erogazione del pagamento. Tra i dubbi che l’Inps ha provveduto a sciogliere vi è anche quello relativo all’accordo.

Prima di proseguire è importante ricordare che l’assegno unico è uno strumento universale a sostegno della genitorialità. Viene erogato a quelle famiglie nelle quali siano presenti dei figli o delle figlie con età inferiore a 21 anni. Il limite anagrafico viene a decadere nel caso in cui ci sia una disabilità. La domanda che si ponevano molti potenziali beneficiari dell’assegno unico è quali regole si dovessero applicare nel caso in cui i genitori fossero separati o divorziati. L’Inps ha risposto a queste domande.

Assegno unico: l’Inps scoglio ogni dubbio

L’Inps ha provveduto a fornire dei chiarimenti per quanti abbiano intenzione di presentare la domanda per l’assegno unico, ma siano dei genitori separati o divorziati. Le istruzioni e le regole da seguire sono contenute all’interno della circolare n. 23 del 2022 e del messaggio n. 1714 del 20 aprile 2022. La necessità di chiarire come i coniugi separati possano richiedere l’assegno unico si è resa necessaria per cancellare e rimuovere ogni dubbio dei diretti interessati.

Come molti ben ricorderanno, la nuova misura è stata introdotta il 1° marzo 2022 ed ha sostituito una serie di agevolazioni rivolte alle famiglie. L’assegno unico è sostanzialmente un sostegno economico, che parte da un importo base pari a 50 euro per ogni figlio. La cifra erogata può arrivare fino a 175 euro nel caso in cui l’Isee sia inferiore a 15.000 euro e può crescere ulteriormente grazie ad una serie di maggiorazioni. In estrema sintesi, l’assegno unico viene erogato ai nuclei famigliari quando ci sono i seguenti requisiti:

  • per ogni figlio o figlia minorenne, a partire dal settimo mese di gravidanza.

L’assegno unico viene erogato per ogni figlio o figlia maggiorenne fino al compimento dei 21 anni nel caso in cui siano presenti le seguenti condizioni:

  • il figlio stia frequentando un corso di formazione professionale od universitario;
  • il figlio stia svolgendo un tirocinio od una qualsiasi attività lavorativa, ma abbia un reddito inferiore a 8.000 euro l’anno;
  • il figlio risulti disoccupato/a e sia in cerca di lavoro;
  • il figlio stia svolgendo il servizio civile universale.

Nel caso in cui il figlio o la figlia risulti con una disabilità e sia a carico, l’assegno unico spetta indipendentemente dalla sua età.

La domanda per ottenere l’assegno unico può essere presentata da uno dei due genitori che eserciti la responsabilità genitoriale. 

Assegno unico: i genitori separati o divorziati

Fin qui tutto bene. Abbiamo parlato delle famiglie: ma cosa succede se i genitori sono separati o divorziati? Anche in questo caso possono agire entrambi: per presentare la domanda non è necessario convivere con il figlio. Ma nel momento in cui si presenta l’istanza per ottenere l’assegno unico è necessario spuntare l’opzione:

i genitori sono separati o divorziati o comunque non conviventi.

Discorso diverso, invece, è quello dell’Isee, che ricordiamo è utile, ma non necessario per poter accedere alla misura. In questo caso sarà necessario far riferimento a quello del nucleo nel quale sono inseriti i figli che permettono di ottenere la prestazione, indipendentemente dal fatto che chi stia presentando la domanda vi faccia parte o meno. Nel caso in cui i genitori siano separati o divorziati non si applicherà l’Isee minorenni.

Ricordiamo che la presentazione dell’Isee non è obbligatoria per ottenere l’assegno unico. Chi non lo presenta, però, riceverà l’importo minimo pari a 50 euro per ogni figlio o figlia, come accade nel caso di nuclei familiari con Isee pari o superiore a 40.000 euro.

Assegno unico per i genitori separati: il pagamento

Nel caso in cui i genitori siano separati o divorziati l’importo dell’assegno unico, in linea generale, dovrebbe essere diviso in parti uguali tra i genitori. Se tra i coniugi dovessero intervenire particolari accordi per le modalità di pagamento, queste dovranno essere comunicate all’Inps. La scelta viene effettuata sempre in fase di domanda, con possibilità di successiva modifica. Tre sono le opzioni:

  • in accordo con l’altro genitore l’intero importo dell’assegno può essere corrisposto al richiedente;
  • l’importo dell’assegno può essere corrisposto al 50% tra i due genitori e chi lo richiede può dichiarare di essere stato autorizzato a indicare le modalità di pagamento per entrambi;
  • in assenza di accordo, può essere erogato per il 50% a chi lo richiede.
Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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