La legge di conversione del Dl Sostegni ter amplia gli scenari previsti dal bonus affitto 2022. Viene allargato notevolmente il raggio d’azione. Potranno beneficiare di questa misura di sostegno anche i gestori delle piscine, che avranno la possibilità di ottenere il credito d’imposta per il canone di locazione, che è stato versato nel corso dei mesi di gennaio febbraio e marso 2022, riservato alle imprese che operano nel settore turistico. Per rendere realmente operativa questa parte del bonus affitto è ancora necessario che l’Agenzia delle Entrate provveda a pubblicare le istruzioni per compilare l’autodichiarazione dei requisiti.
In questi giorni il bonus affitto è finito più volte sul tavolo del legislatore e degli uffici del fisco. Nei giorni scorsi, infatti, erano stati pubblicati importanti aggiornamenti per quanti dovevano restituire il bonus affitto ricevuto (ne ho parlato ampiamente all’interno di questo articolo: Bonus affitto da rimborsare! Tutte le istruzioni da seguire!).
Bonus affitto 2022: tutte le novità in arrivo!
La Legge di conversione del DL Sostegni Ter allarga i cordoni della borsa del bonus affitto 2022. Tra le novità più importanti, che arrivano proprio quest’anno, vi è l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari: oltre alle imprese turistiche, adesso potranno sfruttare questa misura i gestori delle piscine. Questi soggetti avranno la possibilità di accedere al credito d’imposta pari al 60% dei canoni di locazione, che hanno versato nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. A doversi ancora muovere, perché tutto diventi operativo, è l’Agenzia delle Entrate, che deve ancora fornire l’autodichiarazione, che in linea di massima dovrebbe arrivare entro 30 giorni dalla pubblicazione del Dl n. 4 del 2022. Dato che la pubblicazione è avvenuta il 27 gennaio 2022, i trenta giorni sono ormai ampiamente passati.
Nel dettaglio cosa è cambiato per il bonus affitto? Attraverso un emendamento al testo originario dell’articolo 5 del Dl Sostegni Ter, si è provveduto ad inserire i gestori delle piscine tra i beneficiari della misura. Questi soggetti sono stati identificati attraverso il codice Ateco 91.11.20: anche loro avranno la possibilità di utilizzare il credito d’imposta del 60%. Questa importante novità, che era semplicemente in attesa di approvazione, risultava essere tra le richieste avanzate a Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, da Marco Sublimi, ossia il rappresentante del coordinamento nazionale delle associazioni dei gestori delle piscine italiane.
Bonus affitto, come beneficiare dell’agevolazione
In questa sede è necessario fare il punto della situazione e ricordare chi ha diritto a beneficiare del bonus affitto. Per poter sfruttare questa agevolazione è necessario dimostrare una riduzione del 50% del fatturato relativamente ai mesi per cui si fa richiesta. Il periodo di riferimento, rispetto al quale deve esserci stato il calo del fatturato, è il 2019. Sostanzialmente questo significa che condizioni, requisiti e modalità di accesso sono quelle previste dal Dl n. 34/2020 valgono sia per i gestori di piscine che per le imprese turistiche.
Anche per il bonus affitto 2022, che ricordiamo vale per i mesi di gennaio febbraio e marzo, i diretti interessati possono usufruire di un credito d’imposta del 60% dell’ammontare del canone di locazione, leasing o di concessione deli immobili. Questi non devono essere ad uso abitativo, ma devono essere destinati allo svolgimento delle attività svolte. Nel caso in cui all’interno dei contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto di azienda, nei quali ci sia un immobile destinato ad uso abitativo, il beneficio si riduce al 30%. Nel caso in cui l’agevolazione sia richiesta per le strutture turistico-ricettive, il bonus affitto è pari al 50%. Nella norma si legge:
Qualora in relazione alla medesima struttura turistico-ricettiva siano stipulati due contratti distinti, uno relativo alla locazione dell’immobile e uno relativo all’affitto d’azienda, il credito d’imposta spetta per entrambi i contratti.
Da sottolineare, inoltre, che le agenzie di viaggio e turismo, i tour operator, le strutture alberghiere e termali e gli agriturismi potranno accedere al bonus affitto 2022 indipendentemente dal volume d’affari che hanno registrato nel periodo d’imposta antecedente. Mentre per gli altri settori, in cui rientrano quindi anche i gestori delle piscine, si accede ai benefici in misura piena entro una soglia di ricavi e compensi pari a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data 26 maggio 2021.
Bonus affitto, per i gestori delle piscine si attendono le istruzioni
Come abbiamo visto le maglie del bonus affitto si sono allargate e vi possono accedere anche i gestori delle piscine. Anche se per il momento manca ancora un tassello operativo. Perché la misura abbia realmente efficacia è necessario l’arrivo dell’autorizzazione della Commissione Europea, perché rientra nelle agevolazioni previste dal Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19.
Alla luce di questo inquadramento dell’agevolazione, i beneficiari devono presentare un’apposita autodichiarazione all’Agenzia delle entrate per attestare il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni e dei limiti previsti.