Bonus da 3600 euro per i collaboratori sportivi! Ma è vero?

Ma è davvero in arrivo un bonus da ben 3600 euro per i collaboratori sportivi previsto dal Decreto Sostegni? Vediamo come stanno le cose

Bonus da 3600€ per i collaboratori sportivi?

Questo presunto nuovo ristoro sembrerebbe sia stato garantito grazie all’approvazione del nuovo Decreto Sostegni del Governo Draghi, il Ter, che provvederà ad aiutare anche il settore sportivo in merito alle perdite economiche subite a causa del Covid e delle ordinanze del Ministero della Salute.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video di Luigi Melacarne, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Però la verità su questa cifra è diversa da quella prevista dal decreto, che tra l’altro non riguarderà tutti i collaboratori sportivi presenti nel suolo italiano. 

Anche perché la natura del decreto è quella di venire incontro alle spese, non proprio agli indennizzi.

In questo articolo vedremo insieme come funziona questo bonus, e quali sono i requisiti per averlo, e quali sono gli importi che ti dovrebbero spettare.

Bonus per collaboratori sportivi: ecco come funziona

Questo bonus riguarda tutti i supporti economici destinati al settore sportivo come indicato dal Decreto Sostegni Ter. O meglio, dal Decreto Sostegni Bis, e prima ancora il primo del Governo Draghi, e poi il Decreto Cura Italia (decreto legge 17 marzo 2020, n.18), in questo caso del Governo Conte II.

Si parla di un bonus che è stato rinnovato costantemente, dato che a sua volta il Covid e le sue ondate si sono rinnovate constantemente, visto anche l’ultimo andazzo dovuto alla variante Omicron e all’esplosione dei casi nell’ultimo mese.

Nato appunto nel 2020, durante il periodo di pausa tra un’ondata e l’altra, questo buono per il settore sportivo s’è tradotto in un indennizzo per tutti i lavoratori dello sport, così come regolamentato dal sito Sport & Salute, alla voce Collaboratori sportivi.

In pratica è una specie di Cassa Integrazione Guadagni (CIG), solo che, invece di andare a impiegati od operai di aziende o attività rimaste chiuse a causa dei provvedimenti del Ministero della Salute o per via delle varie disdette che hanno subìto, per esempio, hotellerie e ristoranti, spetterà ad atleti o ginnasti professionisti o meno.

Anche perché, fino al 1 febbraio, tutti gli edifici adibiti alle attività sportive erano rimasti chiusi per oltre un mese, a causa dell’esplosione dei contagi poco prima dell’inizio delle vacanze natalizie.

Bonus collaboratori sportivi: un indennizzo da 3600€! Ecco come

Il bonus per i collaboratori sportivi si componeva, almeno stando alle cifre di quello erogato nel 2021, all’erogazione di un indennizzo per tutti coloro che avevano guadagnato qualcosa durante l’anno fiscale 2019.

Per la cronaca, dal 2020 vale la regola per cui si attua il calcolo dei redditi e dei patrimoni a ventiquattro mesi di distanza dall’anno in cui si fa richiesta, non più a dodici mesi come previsto prima.

La fascia dei redditi dichiarati andava da una minima di 4.000 euro annui ad un massimale di 10.000 euro, praticamente attorno alla No Tax Area prevista per dipendenti e autonomi, entro la quale i redditi sono considerati incapienti.

L’indennizzo in questione prevede l’erogazione di un assegno mensile che copra i mesi in cui l’attività è rimasta ferma a causa del Covid e delle limitazioni di mobilità, tutte previste in zona arancione e rossa (o nel primo lockdown di marzo-aprile 2020).

L’importo è disposto entro tre scaglioni di reddito:

  • 3.600 euro, se i guadagni percepiti nel 2019 superavano i 10.000 euro;
  • 2.400 euro, se i guadagni percepiti nel 2019 erano compresi tra 4.000 e 10.000 euro;
  • 1.200 euro, se i guadagni percepiti nel 2019 erano inferiori a 4.000 euro.

Non pochi soldi, visto che al tempo il Reddito di Emergenza accordava al massimo dai 400 euro agli 840 euro mensili nel caso di redditi sul soglio della povertà assoluta.

C’è da dire che per il bonus in questione non è previsto proprio per tutti quanti.

Bonus collaboratori sportivi: ecco a chi (non) spetta

Il bonus per collaboratori sportivi spetterebbe a tutti gli atleti professionisti e ginnasti che sono rimasti bloccati durante la pandemia e i vari lockdown. In realtà la selezione è ben previsa per quel che riguarda la categoria sportiva.

In questo caso, il bonus spetta ufficialmente a chi presenta un contratto di collaborazione sportiva presso uno dei seguenti enti o comitati vari, quali:

  • CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano),
  • CIP (Comitato Italiano Paraolimpico),
  • Enti di Promozione Sportiva,
  • Federazioni Sportive Nazionali,
  • Discipline Sportive Associate,
  • una delle società dilettantistiche iscritte nel registro CONI prima di marzo 2017.

Questo contratto riguarderà solo il periodo del 2019, il cui reddito varrà per il calcolo dell’indennizzo, come abbiamo visto sopra.

Ovviamente non spetta agli atleti e professionisti del settore che hanno percepito più di 10.000 euro di compensi, così come chi attualmente percepisce ulteriori trattamenti assistenziali quali il Reddito di Cittadinanza. E tantomeno non ammette possessori di Partite IVA.

L’unica cosa che serve è solo il codice IBAN, così da poter garantire tramite transizione bancaria l’erogazione dell’indennizzo. Non è poco, visto che attualmente Sport e Salute sta avendo problemi con le mensilità arretrate. E proprio per chi gli ha mandato l’IBAN sbagliato, come ci racconta Alda Moleti nel suo articolo.

Bonus da 3600€ per i collaboratori sportivi: ecco qual è la situazione!

La situazione di questo bonus da 3600€ è che probabilmente non arriverà per i collaboratori sportivi, visto che attualmente Sport e Salute, l’ente che gestisce le domande e l’assegnazione di questo bonus per il 2021, è ancora in alto mare per le richieste.

E anche perché hanno avuto l’ordine, secondo quanto disposto dai Decreti Sostegni dell’anno prima, di non aprire nuove richieste per il bonus collaboratori sportivi, ma semplicemente accordare nuove mensilità ai già beneficiari. 

Con l’aggiunta del fatto che attualmente sta gestendo anche la procedura di restituzione delle somme non utilizzate per l’erogazione del bonus.

In pratica quello che sarebbe successo al Bonus Terme se il Governo Draghi avesse deciso per la sua cancellazione dopo l’8 gennaio, data di scadenza dell’utilizzo del voucher.

Ma questo non è accaduto al bonus Terme, come potrai vedere in questo approfondimento. Mentre invece è accaduto per questo bonus.

Con l’autorizzazione del decreto Sostegni Ter, il settore sportivo avrà diritto ad un fondo di 20 milioni di euro per il primo trimestre 2022, a sua volta tetto di spesa oltre il quale non ci sarà alcuna copertura creditizia. Ma non solo. 

Bonus collaboratori sportivi: col Decreto Sostegni Ter è cambiato tutto!

Questo bonus non andrebbe tanto a sostenere gli operatori del settore sportivo, dato che si tratta di un contributo a fondo perduto per:

[…] spese sanitarie di sanificazione e prevenzione e per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da COVID-19, nonché di ogni altra spesa sostenuta in applicazione dei protocolli sanitari emanati dagli Organismi sportivi […].

Pertanto si parlerebbe in realtà di una “toppa” per le spese già disposte in merito a sanificazione e prevenzione, ma solo se:

  • tali spese sono state effettuate durante l’intero periodo dello stato di emergenza nazionale (che ricordiamo, è disposta da fine gennaio 2020 e, salvo proroghe, al 31 marzo 2022);
  • riguarda società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche.

Queste attività e società dovranno essere iscritte al registro nazionale delle associazioni e società dilettantistiche, un po’ come dovevano essere iscritti gli atleti per il bonus per collaboratori sportivi ad enti quali CONI o CIP.

L’idea del Governo Draghi è infatti di garantire una ripartenza, ma nel senso di far ripartire da zero le attività, abbuonandoli spese e tasse su servizi e prestazioni che non hanno potuto garantire. Indennizzi vari o supporti economici non sono previsti teoricamente per quest’annata.

Bonus per collaboratori sportivi? Solo per impianti sportivi e società!

Queste risorse dispiegate dal Decreto Sostegni Ter prevede oltre a questo fondo da 20 milioni per la sanificazione, anche la destinazione di una parte delle risorse per contributi a fondo perduto a società e associazioni gestori di impianti sportivi. Addirittura un terzo di questi fondi possono andare agli impianti per il nuoto!

E tutto questo sarà disposto all’interno del «Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano» di cui all’articolo 1, comma 369, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

In pratica il bonus inteso come 3600 euro di indennizzo mensile non spetterà ai collaboratori sportivi di questo mese, anche perché devono essere ancora erogati gli arretrati, viste le difficoltà nell’amministrazione.

E’ una decisione che non è stata presa con molta filosofia, visto che è in atto una petizione nei confronti del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali. In merito a questa petizione s’è dovuto precisare tutto quanto è disposto dal fondo in questione per chiarire definitivamente la faccenda.

In generale, la disposizione del Decreto stesso non è migliore per il resto dei settori, visto che si parla di crediti d’imposta per il settore turistico, in particolare per agenzie di viaggi e tour operator. Nonché di un magro fondo da 20 milioni di euro per discoteche, sale da ballo e attività di intrattenimento notturno come i night-club.

Un po’ poco, visto che con la chiusura durante le festività natalizie, si parla di un’emorragia di almeno 120 milioni proprio nel settore delle discoteche. Pertanto il fondo in questione coprirebbe a malapena il 15% circa delle perdite. Se si può chiamare “ripartenza”…

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