Bonus Facciate, cosa accade ai lavori non finiti? Ecco cosa cambia con la Manovra 2023

Bonus Facciate al capolinea. La bozza della Manovra di Bilancio 2023 non prevede alcuna proroga per La detrazione del 60%. Ecco cosa cambia.

Bonus Facciate al capolinea. La misura introdotta nel 2020 si appresta a chiudere perché non prorogata nella Manovra di Bilancio. Dal gennaio 2023 non si potrà più richiedere l’agevolazione. Ma cosa succede per i lavori avviati con tale Bonus? Ecco cosa cambia.

Ormai è più di una certezza dal gennaio 2023 non si potrà richiedere il Bonus Facciata e conseguentemente non si potrà usufruire della detrazione fiscale del 60% sulle spese sostenute.

Stop definitivo quindi per il secondo incentivo più amato dagli italiani dopo il Superbonus 110. Dopo la riduzione della detrazione dello scorso anno, con riduzione dal 90% al 60% dell’anno in corso, il Bonus ristrutturazione va verso l’estinzione.

Nella Bozza della Legge di Bilancio presentata dalla Premier Meloni non c’è nessuna traccia dell’incentivo e quindi escluse tutte le possibilità di proroga. Dal 1gennaio 2023 non si potrà più usufruire dell’agevolazione prevista per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici collocati in zona A e B.

A differenza del Superbonus ancora presente nel testo della nuova Manovra seppur con numerose modifiche, il Bonus Facciate è giunto alla fine della sua corsa.

Da gennaio 2023 qualora si volesse realizzare tali opere edilizie si dovrà ricorrere ad altre alternativa, sicuramente previste nella nuova Legge finanziaria.

Ma quale sarà lo scenario che si paventa all’orizzonte dopo la chiusura definitiva del Bonus Facciate? Cosa succederà ai lavori avviati e non conclusi entro il 31 dicembre 2022?

Ecco tutte le novità e gli ultimi aggiornamenti a riguardo.

Bonus Facciate, cosa accade ai lavori non finiti? Ecco cosa cambia con la Manovra 2023

Fin dalla sua introduzione il Bonus Facciate non ha mai avuto la strada spianata davanti a se. Già lo scorso anno la sua proroga è arrivata in extremis da parte del Governo.

Una serie di compromessi tra le forze politiche hanno permesso al bonus ristrutturazione di esistere ancora per un anno anche se con un taglio della detrazione fiscale.

La manovra dello scorso anno ha fatto si che si potesse usufruire dell’agevolazione per tutto il 2022 in cambio di un taglio alla detrazione.

Rispetto al 2021 la misura ha subito una riduzione della detrazione dal 90 al 60% e secondo quando stabilito nella Manovra 2023 il Bonus è destinato a sparire completamente.

Il Bonus Facciate è servito soprattutto per concorrere alle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici.

Hanno potuto usufruire della misura tutti gli edifici indipendentemente dalla categoria catastale di appartenenza a patto che fossero ubicati nella zona A o B previsti nel D.M. 1444/68 o assimilabili.

Ma cosa accadrà da gennaio 2023 con la sua totale abolizione a chi non ha concluso i lavori entro il 31 dicembre?

Se per il Superbonus è prevista la proroga seppur con tagli e ridimensionamenti di aliquote dal 110 al 90, il Bonus Facciate insieme alla sua detrazione fiscale del 60% scomparirà definitivamente.

Molti sono i dubbi di coloro che ancora non hanno terminato i lavori e ci si interroga se esiste un termine ultimo entro cui completarli in modo da salvaguardare le detrazioni già fruite.

Va detto che non esiste una norma specifica, ma ci si limita soltanto a definire che è il completamento dei lavori ad essere da presupposto necessario per poter usufruire delle detrazioni, come indicato da circolare 28/E/2022. In tal modo si evita di fissare un termine preciso entro cui completare tali lavori.

Bonus Facciate, cosa accade ai lavori non finiti? Questa la possibile soluzione

Con la Manovra 2023, dal 1 gennaio il Bonus Facciate chiude i battenti. Ma cosa succede se non si è completato i lavori entro il 31 dicembre di questo anno?

Come abbiamo detto non c’è una normativa precisa, ma in questo caso si può pensare di applicare una soluzione per analogia, cioè in base a quanto stabilito in materia di agevolazioni previste per la costruzione della prima casa.

La normativa di riferimento perciò è quella della Nota 2-bis dell’articolo 1 della Tariffa, Parte Prima, allegata al Dpr 131/1986, Tur secondo la quale l’agevolazione spetta anche all’acquirente dell’abitazione “prima casa” in corso di costruzione (circolare 2/E/2014, paragrafo 1.3).

La stessa norma non prevede un termine preciso per il completamento dei lavori ma la circolare 38/E/2005 ha stabilito che il contribuente, conserva il beneficio fiscale fino al termine di accertamento d’imposta, termine entro il quale deve dimostrare di aver concluso i lavori.

Per l’agevolazione per la costruzione della prima casa tale termine parte dalla data di registrazione dell’atto di acquisto, cioè tre anni.

Bonus Facciate, gli interventi vanno completati nel 2028

Dal 1 gennaio 2023 scompare il Bonus facciate a seguito della sua mancata proroga nella Manovra finanziaria. Cosa succederà ai lavori non conclusi e che hanno ricevuto il contributo?

Per una risposta data all’interpello 39/2021 in tema di imposte indirette, appare applicabile quanto detto sopra anche alla casistica del Bonus Facciate e a tutti gli altri bonus edilizi.

In estrema sintesi il termine di completamento dei lavori si può far coincidere con le tempistiche che ha il fisco per procedere ai dovuti controlli.

Pertanto i lavori devo essere completati almeno entro il termine ordinario per l’emissione dell’avviso di accertamento dell’articolo 43 Dpr 600/1973, cioè entro il 31 dicembre del sesto anno successivo a quello nel quale si sono sostenute le spese.

Se si è usufruito del Bonus Facciate nel 2022, il termine per finire i lavori è il 31 dicembre 2028.

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
796FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate