Bonus Renzi 2022: cambia tutto! Busta paga in aumento?

Bonus Renzi 2022 in aumento? Il credito IRPEF per i lavoratori con busta paga e i pensionati INPS potrebbe cambiare con il nuovo calcolo. Ecco le ultime.

Bonus Renzi 2022 in modifica? Il credito IRPEF riconosciuto direttamente in busta paga ai lavoratori dipendenti o sulla pensione potrebbe cambiare con il nuovo calcolo.

Lo scenario che si prospetta è quello di un aumento in busta paga? La risposta è tutta da definire.

Il Bonus Renzi 2022, infatti, è visibile non solo dal cedolino della retribuzione mensile, ma anche dal conguaglio di fine anno.

La recente Riforma IRPEF, con il taglio delle aliquote da cinque a quattro e la definizione di nuovi scaglioni reddituali, mette in bilico la possibilità per gli italiani di ottenere il trattamento integrativo completo a causa di una serie di vicissitudini di natura fiscale.

Il Governo Draghi, chiamato a dover tener sotto controllo un qualsiasi aumento della spesa pubblica, ha rivoluzionato completamente il Bonus Renzi 2022 trasformandolo in un insieme di agevolazioni fiscali di cui fruire al momento del pagamento delle imposte, spezzando così il cordone ombelicale dalla classica quota di denaro di consueto erogata ai beneficiari alla fine di ogni mese (credito d’imposta).

Un modo di operare questo che andrà ad interessare tanto i lavoratori con contratto da dipendenti e i pensionati, tanto gli autonomi e i tirocinanti, come avremo modo di approfondire nei paragrafi successivi.

Il trattamento integrativo per questi rimane appeso alla No Tax Area, superata la quale si rimane esclusi dallo stesso.

Maggiori informazioni sul Bonus Renzi 2022 le trovate nel video YouTube di Luigi Melacarne.

Da non sottovalutare, poi, il conguaglio, vale a dire la procedura di ricalcolo delle imposte da pagare al netto del credito.

Se il conguaglio è a credito, cioè se le tasse prelevate nel corso dell’anno al dipendente o pensionato sono superiori rispetto a quanto effettivamente dovuto nel periodo d’imposta, non c’è da preoccuparsi.

In questo caso, spetta il rimborso in busta paga.

problemi sorgono, invece, se il conguaglio risulta a debito.

Ma vediamo subito di fornire una chiara panoramica della situazione e come il Bonus Renzi 2022 influenza la busta paga di quest’anno.

Bonus Renzi 2022: ecco il nuovo calcolo! Busta paga e pensioni in aumento?

Per chi non lo sapesse, il Bonus Renzi 2022 (Bonus IRPEF) è un trattamento integrativo rivolto ai percettori di busta paga e ai pensionati con cedolino INPS.

Il nome di battesimo non è casuale poiché la sua introduzione è avvenuta per mano del decreto legge 66/2014, sotto il Governo Renzi.

All’epoca si concretizza in un di più mensile di 80 euro che veniva erogato ai redditi bassi, da 8.000 fino al tetto massimo di 24.000 euro annui.

Oltrepassato tale vincolo reddituale, il Bonus Renzi diminuiva progressivamente fino ad azzerarsi completamente per i redditi oltre i 35.000 euro.

Nel corso degli anni è stato sopposto a svariate modifiche. Le più significative sono da ricondurre alla Legge di Bilancio 2020 e alla recente Manovra 2022.

Passato da “Bonus Renzi” a “Bonus IRPEF” lo scorso anno, l’intervento più significativo ha interessato gli importi.

Nel 2021 si è optato per un aumento dell’integrazione passando dagli 80 euro del Bonus Renzi, ai 100 euro di Bonus IRPEF mensili sempre riconosciuti ai redditi compresi tra gli 8.000 e i 24.000 euro.

I cambiamenti apportati al Bonus dalla Legge di Bilancio 2022, invece, sono sintetizzabili in pochi punti. Il Bonus Renzi 2022 viene scisso in due.

Da una parte garantirà un credito fiscale ai redditi sotto i 15.000 euro, dall’altra una serie di agevolazioni IRPEF per i redditi che superano la soglia di 15.000 euro, ma non quella di 55.000 euro.

Da qui emerge il chiaro obiettivo del Governo Draghi: assicurare una serie di detrazioni fiscali ai contribuenti a basso reddito, per ridurre progressivamente il carico fiscale andando avanti nel tempo.

E la decisione si rivela propizia proprio in questo periodo. L’aumento dei prezzi di benzina e diesel, il caro bollette e le cartelle esattoriali iniziano a pesare sulle spalle degli italiani.

Anche per questo motivo si è cercato di intervenire sul calcolo della busta paga. C’è da aspettarsi un aumento?

Bonus Renzi 2022: cambia tutto! Ecco come sarà la busta paga

Iniziamo col dire che i cambiamenti alla busta paga 2022 sono imputabili alla riforma IRPEF e alla nuova formulazione degli scaglioni reddituali.

Chi nel passato non possedeva i requisiti previsti per il riconoscimento del trattamento integrativo, quest’anno potrà accedere al Bonus Renzi 2022 essendo cambiati i criteri d’accesso.

Le nuove aliquote IRPEF passano da cinque a quattro. Il 23% è previsto per i redditi superiori a 15.000 euro, superata tale soglia ma sotto i 28.000 euro l’aliquota sale al 25%.

La stessa aumenta a 35% per i redditi compresi tra i 28.001 e i 50.000 euro, mentre il 43% è previsto per i redditi sopra i 50.000 euro.

E’ facile notare come si siano ridotte le aliquote di prelievo IRPEF per i titolari di redditi bassi, mentre è palese l’aumento (dal 41% al 43%) dell’aliquota per i redditi più consistenti.

Grazie ai nuovi scaglioni si hanno quindi maggiori chance di accesso al Bonus Renzi mensile di 100 euro. Stesso discorso vale per le detrazioni fiscali riconoscibili a chi ha un reddito superiore al primo scaglione di 15.000 euro.

Bonus Renzi 2022: le ultime sul nuovo calcolo. Quanto spetta in busta paga o nel cedolino di pensione

L’ottenimento del Bonus Renzi 2022 in busta paga o nel cedolino di pensione è consentito solo come trattamento integrativo in forma di credito fiscale o detrazioni IRPEF.

Lo ricordiamo ancora una volta a scanso di equivoci. I contribuenti con redditi annui entro i 15.000 euro potranno ancora accedere al trattamento integrativo.

Superata tale soglia e se si raggiunge il tetto massimo di 28.000 euro, il Bonus Renzi 2022 verrà sì riconosciuto, nel rispetto dei requisiti stabiliti dalla normativa italiana, ma in sede di dichiarazione dei redditi.

Per essere più chiari, superato tale limite reddituale si avrà diritto ad una detrazione fiscale.

In questa sede, il calcolo attuale prende in considerazione una componente fissa che per i redditi fino a 28.000 euro arriva a toccare i 1.910 euro.

In presenza di redditi ancora più elevati si potrà comunque usufruire del beneficio della detrazione fiscale massima (di circa 1,910), ma alla sola condizione che i redditi eccedino la soglia di 28.000 euro.

Per i redditi ancora più alti, vicini al limite massimo di 50.000 eurola detrazione tende a decrescere.

In tutto questo, un aumento di 65 euro spetta ai redditi compresi tra 25.000 e 35.000 euro.

Bonus Renzi 2022: a chi spetta? Non solo in busta paga

Come già accennato nei precedenti paragrafi, il Bonus Renzi 2022 spetta ai lavoratori dipendenti con busta paga e ai pensionati con cedolino INPS.

Nella generalità dei casi, dunque, di tratta di lavoratori dipendenti e di soggetti ai quali è riconosciuta la pensione INPS.

Tuttavia, non sono solo questi i beneficiari del nuovo trattamento integrativo.

Il Bonus Renzi 2022 spetta, come detrazione fiscale, anche ad altre categorie di lavoratori: i collaboratori continuativi, gli stagisti, i tirocinanti e gli autonomi.

In quest’ultimo caso si avrà diritto ad una detrazione IRPEF di 1.190 euro se i redditi non oltrepassano i 4.800 euro.

Discorso diverso per i tirocinanti e gli stagisti che riceveranno il Bonus Renzi solo se si raggiunge la soglia reddituale per essere fuori dalla No Tax Area.

Attenzione, la quota minima reddituale va rispettata in tutti i casi.

Nello specifico, la fascia di reddito da non superare per non far scattare il prelievo fiscale è di 4.800 euro per i lavoratori autonomi8.130 euro per i pensionati e 8.145 euro per i lavoratori dipendenti con busta paga.

Il Bonus Renzi 2022 verrà erogato solo se si raggiunge tale quota.

Bonus Renzi 2022: come individuarlo in busta paga e verificare se c’è l’aumento

Il passato il Bonus Renzi 2022 era indicato in busta paga come “Credito Art.1 D.L 66/2014”, il Decreto Legge che ha portato alla sua introduzione.

Ultimamente, invece, lo troviamo sotto il nome di “Trattamento Integrativo l. 21/2020”, dal nome della legge che ne cambiato l’etichetta da Bonus Renzi a Bonus IRPEF.

Pertanto i lavoratori che vorranno verificare la presenza dell’ex Bonus Renzi 2022 in busta paga o un aumento sanno come orientarsi.

Nel caso in cui il Bonus Renzi 2022 non fosse presente in busta paga molto probabilmente non se ne ha diritto per una serie di fattori.

Può darsi non spetti perché è scattato il conguaglio, la peggiore delle ipotesi.

Il conguaglio IRPEF di fine anno altro non è che il ricalcolo definitivo, nella busta paga di dicembre, delle imposte che il dipendente deve versare.

Se a creditole tasse pagate dal dipendente sono superiori rispetto a quanto effettivamente dovuto nel periodo d’imposta (al lavoratore spetta un rimborso in busta paga). Se a debito, invece, spetta la restituzione.

Nel caso in cui emerge un conguaglio a debito, il dipendente subirà una trattenuta in busta paga pari alla somma delle imposte non versate.

Insomma, la fortuna non è dalla tua se il tuo conguaglio è a debito e non hai diritto al Bonus IRPEF 2022.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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