Bonus trasporti in ritardo: cosa succede e che fine fanno i 60 euro per i pendolari

Il bonus trasporti è in ritardo. Il decreto attuativo, che avrebbe dovuto vedere la luce entro la metà di luglio, non è stato ancora approvato.

Il bonus trasporti è in ritardo. O meglio, lo è il governo che non ha ancora approvato il decreto attuativo contenente le istruzioni e le modalità di richiesta che permetterebbe a studenti e lavoratori di risparmiare sull’acquisto dell’abbonamento per il trasporto pubblico (locale, regionale e interregionale e per il trasporto ferroviario nazionale). 

Il contributo era stato inserito nel decreto Aiuti. Secondo quanto previsto, entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale il governo avrebbe dovuto emanare il decreto attuativo e rendere operativo il beneficio. Insomma, il decreto avrebbe dovuto vedere la luce entro la metà di luglio, ma ad oggi ancora tutto tace. 

Con la crisi di governo si teme di dover addio ai 60 euro per i pendolari. Timori che non riguardano solo il bonus trasporti, ma anche molti altri contributi e prestazioni che rischiano di essere spazzati via nel 2022. 

Ma è davvero così? La crisi di governo può davvero mettere a rischio la pubblicazione del decreto attuativo e bloccare il nuovo aiuto statale in favore dei cittadini? 

Cos’è il bonus trasporti 2022 e come funziona

Con il decreto Aiuti il governo ha introdotto un nuovo aiuto a sostegno dei cittadini italiani, in particolare studenti e lavoratori con reddito basso che scelgono di acquistare un abbonamento al trasporto pubblico per compiere gli spostamenti. 

Un sostegno fondamentale considerando i recenti rincari e che permetterebbe di risparmiare sugli abbonamenti per il trasporto pubblico. 

Ancora poco, però, si sa su questo nuovo bonus. Di certo c’è che non si tratterà di un bonus per tutti. C’è, infatti, un solo requisito da possedere per rientrare nella platea dei beneficiari. Benché il diritto a beneficiare della misura non sarà vincolato a parametri ISEE, potranno richiedere il contributo solo i cittadini che hanno un reddito fino a 35.000 euro (secondo la dichiarazione dei redditi 2022). 

Il bonus sarà valido per: 

Servizi TPL regionale e interregionale

Servizi di trasporto ferroviario nazionale. 

Inoltre, si potrà beneficiare del bonus anche se si è già usufruito della detrazione Irpef del 19% per le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico (che può già essere richiesta anche nel 2022). 

È probabile, ma questo verrà confermato solo con l’emanazione del decreto attuativo, che i cittadini avranno la possibilità di richiedere il beneficio tramite una piattaforma appositamente creata e gestita da Sogei. 

A quanto ammonta il bonus trasporti e fino a quando sarà valido

Tra le altre (poche) informazioni sul bonus trasporti, anche il suo ammontare. Il governo ha, infatti, pensato a un contributo pari al 100% della spesa sostenuta fino a un massimo di 60 euro. 

Il bonus sarà personale, non cedibile a terzi, nemmeno tra membri di uno stesso nucleo familiare. Si potrà utilizzare per acquistare un solo abbonamento. 

Per poter usufruire del beneficio, i cittadini dovrebbero avere tempo a partire dal 17 maggio fino al 31 dicembre 2022. Non è chiaro se il contributo potrà essere utilizzato per abbonamenti già acquistati o per i nuovi acquisti. In ogni caso, vale la pena conservare la documentazione relativa all’acquisto in attesa di chiarimenti sulle modalità di trasmissione della domanda. 

Leggi anche: Agevolazioni trasporti 2022 con e senza ISEE: tutti i modi per risparmiare

Bonus trasporti cancellato o solo in ritardo: tutti i motivi per cui non è possibile richiederlo ora

C’è chi si aspettava di poter godere di questo nuovo beneficio in tempi molto brevi, ma le cose sono andate diversamente. 

È ormai tempo che si parla di questa nuova misura, ma tutti i dubbi e le domande lasciate in sospeso non hanno ancora trovato risposta. La situazione, poi, non è migliorata con l’arrivo della crisi di governo che oggi mette in dubbio la possibilità di vedere concretizzarsi i provvedimenti introdotti negli ultimi mesi. 

A subire un rallentamento è stato anche il decreto attuativo del bonus trasporti. Il governo avrebbe dovuto approvare il decreto attuativo già a metà luglio, ma così non è andata e si teme per un addio definitivo al nuovo contributo per alleggerire le spese degli italiani. 

Senz’altro, il decreto è fondamentale per rendere operativo il bonus, dal momento che sarà lì che verranno forniti tutti i chiarimenti su come dovrà essere richiesto il bonus e come sarà emesso il buono.

Quando arriva il bonus trasporti 

Nonostante i termini previsti siano ormai scaduti (il decreto ha visto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio, dunque il decreto attuativo era previsto per il 17 luglio) ciò non significa che è il momento di dare un addio definitivo al bonus trasporti. 

Non è la prima volta che non vengono rispettate le date di scadenza e un ritardo era contemplato, considerando i naturali rallentamenti causati dalla crisi di governo. Per il momento, infatti, non ci sono evidenze di un’eventuale cancellazione del beneficio. È necessario, dunque, avere pazienza e aspettare l’emanazione del decreto e l’attivazione della piattaforma informatica che permetterà di richiederlo.

È, poi, importante ricordare che si tratta di un bonus fino a esaurimento risorse: una volta ottenute le informazioni necessarie per la richiesta, è consigliabile procedere subito con la domanda per non perdere quest’opportunità. 

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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