Caro bollette, meglio il mercato libero o quello tutelato? Ecco le differenze tra i due

Contrastare il caro bollette si può anche grazie alla scelta tra mercato libero o mercato tutelato. Ma quale conviene di più? Facciamo chiarezza.

Contrastare il caro bolletta si può anche grazie alla scelta tra Mercato Libero o Mercato tutelato. Ma qual è quello più conveniente? Numerosi sono i dubbi che attanagliano i consumatori. Ecco tutto quello che c’è da sapere per fare la scelta giusta.

Nuovo rinvio al 2024 per la chiusura definitiva del mercato tutelato. Dal 10 gennaio 2024 sparirà il mercato tutelato per l’energia elettrica e gas per tutti gli utenti domestici.

Non è la prima volta che viene rinviata la completa abolizione del mercato tutelato. L’abolizione fu approvata per la prima volta nel 2018 e da li seguirono una serie di rinvi. Il primo risale al 2020 con il   Decreto-Legge 30 dicembre 2019, n. 162 nell’art. 12 dedicato alle proroghe in termini di sviluppo economici.

Successivamente ne seguirono altri 2, fino a quello definitivo proposto dal movimento 5 stelle nel decreto mille proroghe che fa slittare la data ufficiale per la fine tutela a gennaio 2024 per l’energia elettrica. Mentre per il gas la chiusura definitiva del mercato tutelato è prevista per gennaio 2023.

Da queste date i gestori della maggior tutela chiuderanno i battenti, a cominciare dal primo operatore luce attivo nel mercato tutelato, ossia il Servizio Elettrico Nazionale.

Ma a cosa sono dovuti questi rinvii? La motivazione principale è legato ai consumatori finali, che al momento non hanno ancora provveduto in maniera autonoma a lasciare il mercato di maggior tutela.

Ma per molti questi rinvii risultano inutili soprattutto perché non sono accompagnati da politiche atte ad infondere consapevolezza tra gli utenti finali sull’abolizione del mercato tutelato. Bisognerà attuare un percorso di uscita chiaro e semplice affinché gli utenti finali possano passare al mercato libero con semplicità e consapevolezza.

Secondo i dati diffusi da ARERA sono circa 7,3 milioni di famiglie (ovvero il 45,7%) sono ancora nel mercato di maggior tutela.

Ecco allora quali sono le differenze tra i due Mercati e quale risulta il più conveniente.

Caro bollette, meglio il mercato libero o quello tutelato? Ecco le differenze per gas e luce

Per i circa 7,3 milioni di clienti nel mercato tutelato, il caro energia ha due facce.

ARERA ha comunicato che nel primo trimestre del 2023 si avrà una riduzione dei prezzi dell’energia pari a meno 19,5% rispetto all’ultimo trimestre 2022.

Situazione diversa per il mercato tutelato. Secondo i dati di Nomisma Energia ci sarà un incremento del 20% dei consumi registrati a dicembre 2022. Tutto ciò si tradurrà in maggiore spesa.

Nel mercato libero la situazione è del tutto diversa. I clienti domestici che sono passati al Mercato Libero e perciò hanno attivato una tariffa luce a prezzo indicizzato avranno certamente maggiori benefici.

Ma vediamo la differenza tra i due mercati.

Grazie alla liberalizzazione del mercato dell’energia il consumatore ha la possibilità di scegliere tra le varie proposte offerte dai vari fornitori per contrastare il caro energia.

La maggiore concorrenza determina una serie di benefici per il consumatore finale relativi a prezzi bassi o bloccati oppure numerosi altri benefici.

A differenza del mercato libero, il Servizio di Maggior Tutela ha tariffe legate all’andamento dei mercati e soggette a revisione trimestrale. Il mercato libero perciò permette agli operatori del settore di stabilire in maniera autonomo prezzi e tariffe garantendone cosi maggiore concorrenza.

Con il mercato libero il consumatore ha la facoltà di scegliere tra una tariffa bioraria oppure per una monoraria in base alle esigenze di consumo. Inoltre potrà usufruire di prezzi bloccati per un periodo che solitamente non è mai inferiore ai 12 mesi.

Mercato tutelato o mercato libero, quale conviene di più?

Ma se mettiamo a confronto i due mercati, qual è che conviene di più? Dati alla mano certamente le tariffe del mercato tutelato sono molto più convenienti dato il fatto che scaturiscono da un mercato di libera concorrenza.

Se si opta per un prezzo bloccato, questo permetterà di conoscere non solo la propria tariffa ma anche di poter pianificare le spese mensili senza nessuna sorpresa.

A ciò si aggiunge che oltre a prezzi differenti, l’offerta delle singole società potrebbe variare in base ad una serie di servizi aggiuntivi che permettono di gestire online e in maniera autonoma la propria fornitura.

Dal mercato tutelato al mercato libero, questi i passaggi da fare

Per coloro che ancora non l’abbiano fatto va detto che c’è ancora un anno di tempo per passare al mercato libero.

L’Autorità dell’Energia ha stabilito che l’utente finale può migrare al mercato libero in qualsiasi momento, senza che lo stesso subisca interruzioni di fornitura.

La migrazione è completamente gratuita e sarà il nuovo fornitore che si occuperà completamente della gestione della pratica.

Il cliente non dovrà fare nulla, soltanto scegliere a quale nuovo operatore affidarsi.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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