Congedo INPS: la rivoluzione per chi ha figli! Cosa cambia?

Arrivano le nuove misure per il congedo parentale INPS: chi potrà accedere al nuovo periodo di maternità e alla paternità e quali sono i requisiti di accesso.

Soltanto pochi giorni fa, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha deciso di rendere pubblica una delle novità più importanti in merito alla tematica degli ammortizzatori sociali. Si tratta della possibilità di accedere ad un nuovo congedo parentale INPS, previsto nei confronti delle madri e dei padri che svolgono un lavoro sia di tipo autonomo che parasubordinato.

Effettivamente, è stata proprio la squadra dell’esecutivo attualmente guidata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, a provvedere all’elaborazione e alla formulazione di nuove misure volte a sostenere quei cittadini che svolgono un’attività lavorativa, durante il periodo in cui sono coinvolti dalla nascita del torrio bambino.

A questo proposito, la circolare numero 1 resa nota nella giornata del 3 gennaio del nuovo anno è volta proprio ad approfondire le prime indicazioni di carattere operativo ed amministrativo in relazione al tema della maternità e della paternità oltre che del congedo obbligatorio e facoltativo di paternità.

In questo senso, diventa fondamentale comprendere a pieno quali sono tutte le nuove disposizioni previste da parte dell nuovo Governo italiano, in relazione sia alla platea di destinatari che anche ai requisiti e alle condizioni di accesso oltre che al periodo in cui sarà possibile accedere e fruire dell’indennità.

Proprio per questo motivo, all’interno del seguente articolo saranno effettivamente forniti ulteriori dettagli in merito al tema delle nuove misure legate al congedo di maternità e di paternità volte a tutelare i cittadini italiani. In questo modo, nei prossimi paragrafi saranno approfonditi tutti gli aspetti che sono stati inseriti all’interno della recente circolare INPS.

Congedo parentale INPS: la premessa e il quadro normativo 

Come preannunciato da parte della stessa squadra di Governo attualmente guidata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, tra i punti centrali al centro del dibattito legato all’elaborazione della nuova Manovra finanziaria in vista del nuovo anno 2022, vi era anche il tema delle misure economiche nei confronti dei cittadini e dei lavoratori che sono stati coinvolti dalla nascita del proprio bambino.

A questo proposito, effettivamente la Legge di Bilancio 2022 ha portato alla luce delle nuove disposizioni ed introduzioni in merito a contributi essenziali volti a sostenere maggiormente quelle lavoratrici autonome nei casi di maternità, ma anche gli stessi lavoratori che svolgono un’attività di tipo autonomo, a cui spetta la paternità.

Infatti, in questo senso, all’interno della circolare numero 1 pubblicata da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale nella giornata del martedì 4 gennaio del nuovo anno, sono state effettuate una serie di precisazioni in merito a tale argomento, prendendo come riferimento normativo l’articolo 1, comma 239 relativo alla legge numero 234 del 30 dicembre 2021.

Per approfondire il tema del congedo parentale, come funziona, a chi spetta nonché il periodo di durata dell’indennizzo e la retribuzione, è possibile consultare il seguente video messo a disposizione dal canale curato da AllegraLu:

 

Le novità sul nuovo congedo parentale INPS con la Legge di Bilancio 2022

In seguito alla pubblicazione e all’entrata in vigore effettiva della nuova Manovra finanziaria 2022 su cui ha lavorato per mesi la squadra dell’esecutivo capitanata dal premier italiano Mario Draghi, sono state quindi chiaramente apportate novità e modifiche importanti in merito al tema delle tutele dei lavoratori italiani che sono stati coinvolti dalla nascita del proprio bambino, sia che si tratti di donne lavoratrici che di uomini lavoratori.

Effettivamente tale disposizione va a modificare ed apporre una serie di modifiche agli articoli 64, 66 e 70 relativi al testo unico legato alle disposizioni in materia di tutela e di sostegno della maternità e della paternità, espresse all’interno del decreto legislativo 26 marzo 2001, numero 151.

Allo stesso tempo, all’interno della stessa Legge di Bilancio pubblicata in Gazzetta Ufficiale nella giornata del 30 dicembre 2021 ed entrata ufficialmente in vigore soltanto a partire dal primo gennaio del nuovo anno, sono state fornite anche nuove modifiche e disposizioni in merito alla misura del congedo obbligatorio di paternità. 

In questo senso, il congedo di paternità diventa così a tutti gli effetti una misura strutturale, a seguito del periodo sperimentale che era stato approvato con l’articolo 4, comma 24, lettera a), relativo alla legge numero 92 del 28 giugno 2012.

Chi può accedere al nuovo congedo di maternità dell’INPS?

Dunque, sulla base di quanto riportato all’interno del secondo paragrafo della circolare INPS del 4 gennaio, è possibile evidenziare quali siano effettivamente le donne lavoratrici che potranno accedere alla misura economica della maternità.

In effetti, nel specifico, l’articolo 1, comma 239 della nuova legge numero 234 del 30 dicembre, consente di applicare questo contributo nei confronti di tre specifiche categorie di cittadine. 

In tal senso, rientrano sia le lavoratrici che sono iscritte alle cosiddette Gestioni autonome INPS (secondo quanto espresso al capo XI del decreto legislativo numero 151/2001) che ibere professioniste (ai sensi dell’articolo 70 del decreto legislativo numero 151/2001), che non appartengono a nessuna specifica cassa previdenziale. 

Inoltre, possono effettivamente accedere alla nuova misura della maternità INPS anche le lavoratrici che risultano essere iscritte alla Gestione separata, ai sensi dell’articolo 2, comma 26, della legge numero 335 pubblicata in data 8 agosto 1995.

Infine, un’ulteriore specifica effettuata da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale riguarda la platea di beneficiari che potranno ottenere il congedo. Effettivamente, nonostante la stessa normativa di riferimento della Legge di Bilancio 2022 va a menzionare esclusivamente le donne lavoratrici.

Tuttavia, l’Istituto previdenziale evidenzia che tale disposizione potrà essere applicata e riconosciuta anche nei confronti dei padri lavoratori con un’attività di lavoro autonomo oppure iscritti alla Gestione separata che presentano le stesse condizioni appena citate.

I requisiti per accedere ad altri tre mesi di maternità e paternità

Occorre tuttavia sottolineare che per poter comprendere se effettivamente le lavoratrici autonome coinvolte dalla nascita del proprio bambino potranno accedere alla misura economica della maternità così come anche i lavoratori autonomi alla paternità, sarà necessario verificare che questi siano in possesso di una serie di condizioni e di requisiti essenziali.

A questo proposito, infatti, all’interno del secondo paragrafo della circolare numero 1 pubblicata durante l’inizio del nuovo anno da parte dell’Istituto INPS, sono stati approfonditi proprio i requisiti che consentiranno di accedere a tre ulteriori mesi di indennità per maternità e paternità.

In questo senso, per poter effettuare la richiesta di accesso ai tre mesi di indennità sarà necessario che il reddito che è stato dichiarato durante l’anno che precede quello legato all’inizio del periodo di maternità risulti essere necessariamente inferiore alla soglia fissata a 8.145 euro.

È opportuno anche precisare che il riferimento temporale che viene preso in considerazione dovrà essere inteso nel senso di anno civile che precede l’inizio della maternità oppure della paternità, dunque riguarda l’anno compreso tra il primo gennaio ed il 31 dicembre di ciascun anno. 

Quanto dura il nuovo congedo parentale INPS di maternità?

Una volta chiariti effettivamente chi sono i cittadini e le cittadini che potranno accedere alle nuove misure di congedo parentale dell’INPS che prevedono l’erogazione di indennizzi di maternità e di paternità, è necessario anche effettuare alcune precisazioni per quanto riguarda la durata del periodo effettivamente indennizzabile.

A questo proposito, nei casi in cui si tratti di donne o uomini che svolgono un lavoro autonomo come liberi professionisti e categorie assimilate che risultano essere iscritti alla Gestione separata, sarà possibile riconoscere un’indennità per i tre mesi successivi integrati ai seguenti periodi:

  • tre mesi successivi al parto;
  • quattro mesi successivi al parto in caso di flessibilità;
  • cinque mesi successivi al parto, se si tratta di fruizione esclusiva successiva al parto;
  • giorni non goduti se si tratta di parto prematuro, oltre che il periodo di maternità  cosiddetto post partum.

La stessa situazione si verifica anche nei casi in cui a presentare la domanda sono donne lavoratrici oppure uomini lavoratori che svolgono un lavoro di tipo parasubordinato e che sono iscritti alla Gestione separata.

È chiaro, inoltre, che la tutela legata all’approvazione e al riconoscimento delle tre ulteriori mensilità di indennità di maternità o di paternità potranno essere applicati anche nei casi di adozione oppure di affidamento pre-adottivo.

Come richiedere il nuovo congedo parentale di maternitàpaternità INPS?

All’interno della circolare INPS, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha deciso inoltre di fornire anche una serie di disposizioni in relazione alle modalità e alla procedura telematica che dovrà essere seguita al fine di effettuare correttamente la fase dedicata alla presentazione della domanda per accedere al nuovo congedo parentale di maternità o paternità.

A questo proposito, coloro i quali ritengono di essere in possesso di tutte le condizioni necessarie per poter usufruire del congedo, potranno presentare la domanda attraverso tre canali differenti: portale telematico dell’INPS, contact center integrato dell’Istituto INPS (telefonando da fisso al numero gratuito 803 164, o al numero 06 164 164 se da cellulare) o i Patronati.

Dunque, per quanto riguarda i cittadini che decidono di trasmettere ed inviare l’istanza mediante il portale web, questi dovranno accedere al servizio disponibile direttamente attraverso l’homepage del sito web istituzionale al link www.inps.it, per poi effettuare l’autenticazione mediante una tra le credenziali SPID, CIE e CNS.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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