Pellet, attenzione a quello bagnato: ecco 3 consigli per evitare l’umidità

Se la tua stufa a pellet non si accende, potrebbe essere colpa del pellet bagnato: ecco 3 consigli per evitare l’umidità e perchè provoca problemi.

La stagione termica è ormai inoltrata e in tanti italiani hanno scelto per riscaldare casa le moderne stufe a pellet.

Per molti il Pellet  ha continuato ad essere il combustibile più conveniente anche durante il periodo dei rincari dello scorso anno.

Oggi l’allerta prezzi però sembra essere rientrata, a dirlo anche i dati diffusi dall’Aiel associazione italiana per le energie agro-forestali (Aiel) che hanno registrano un -40%.

Oggi il prezzo medio si attesta intorno ai 6,19 euro al sacco da 15 Kg rispetto a i 15 euro dello stesso periodo del 2022.

Appare dunque superata l’altalena dei prezzi che ha fatto tremare gli italiani: tale riduzione ha avuto effetto soprattutto a seguito della riduzione dell’Iva dal 22 al 10%.

Un provvedimento inserito nella legge di bilancio 2023 e che è stato rinnovato almeno per il primo bimestre del 2024.

Inoltre durante gli scorsi mesi estivi è stato boom di acquisti perché gli esperti consigliano sempre di acquistare in periodi di bassa domanda: in primavera o in estate  o per meglio definirli in periodi pre-stagionali.

Ma va detto che il pellet, acquistato in questi periodi di bassa stagionalità va saputo conservare perché potrebbe diventare umido e non accendersi.

Ecco allora 3 consigli per evitare tale situazione.

Pellet, attenzione a quello bagnato: ecco 3 consigli per evitare l’umidità

Riscaldare la casa durante i mesi freddi con una stufa a pellet è ormai considerata la migliore in termini di efficienza ed efficacia, ma anche in termini di calore, ed ambientali.

Molti per poter risparmiare qualche soldo in più sull’acquisto del biocombustibile lo hanno acquistato in grandi quantità durante la fase pre stagionale.

Ma attenzione perché se non viene correttamente conservato questo potrebbe inumidirsi e pertanto provocare dei disagi alla stufa.

La prima cosa che va detta che in fase di acquisto, è molto importante acquistare pellet con un umidità che non deve superare il 12% ma non deve essere inferiore ad 8%.

Più il pellet è umido minore sarà il suo potere calorifico perché la maggior parte del combustione verrà usata per far evaporare l’umidità.

Ecco che allora è molto importante anche la fase di conservazione dei sacchi acquistati.

Alcuni Sacchi di pellet acquistati potrebbero essere forati o potrebbero essere non stoccati per bene.

Alcuni potrebbero accumulare acqua o muffa.

Ad esempio un sacchetto rimasto aperto in primavera e lasciato in garage a contatto con pareti fredde o interessate da risalite di umidità e muffe potrebbe aver accumulato umidità.

In questi casi è facile pertanto trovarsi con un bel po di pellet da buttare, poiché divenuto oramai inutilizzabile.

Quindi il primo consiglio è quello di non utilizzarlo, ma se vi dispiace buttarlo utilizzarlo come concime per il prato.

Pellet bagnato, ecco come riconoscerlo

Un pellet inumidito si presenta come segatura perché ha incamerato acqua e tende a sgretolarsi.

Vedendo il fondo del sacchetto si nota una grande presenza di residui: meglio in questo caso evitare di utilizzarlo.

Per evitare qualsiasi problema di umidità allora è opportuno conservare il pellet attentamente, stoccandolo in maniera idonea in luoghi asciutti e ventilati, lontano da mura umide, quindi è bene conservare il bancale di pellet in un ambiente secco, ventilato e ben riparato.

Molto utili per evitare l’umidità pannelli  di polistirolo o compensato, da appoggiare su scaffalature, bancali e pianali cosi da evitare di tenere i sacchi a contatto con il pavimento.

Inoltre se pensate di rimediare all’umidità mettendolo al sole per far evaporare l’acqua, combinerete un grande guaio.

I raggi UV a contatto con la plastica dell’imballaggio provocheranno ulteriori lacerazioni che permetterebbero all’umidità di infiltrarsi ancora di più fino a renderlo inutilizzabile.

Meglio tenerlo a portata di stufa

Per poterlo conservare al meglio il consiglio dato dagli esperti è quello di tenerlo vicino la stufa.

Oltre alla comodità di avere vicino il pellet è un buon modo di conservarlo al caldo e all’asciutto.

Basterà semplicemente una cassetta di legno che possa contenere quanto più pellet possibile.

Cosi facendo una volta tolto il sigillo termoisolante, il combustibile sarà al sicuro dall’umidità pronto per essere usato.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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