Come richiedere l’Assegno Unico all’Inps! La guida e le date

In questa breve guida andremo a vedere chi e come può richiedere subito all'Inps l'Assegno Unico e universale e in quali date verrà accreditato il bonus.

È ormai dal 1° gennaio 2022 che la nuova misura dell’Assegno Unico e Universale può essere richiesta all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale

Si tratta di un sussidio economico che Inps versa mensilmente alle famiglie con figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza, fino ai 21 anni del giovane. 

Il limite di età non viene rispettato per i figli disabili, che potranno continuare a percepire il beneficio economico. 

Sappiamo che l’assegno erogato dall’Inps varia a seconda della numerosità della famiglia, ma varia soprattutto dalla possibilità economica della stessa. 

L’importo viene, infatti, calcolato tenendo conto dell’Indicatore della situazione economica equivalente. L’Isee in corso di validità deve essere consegnato al momento di presentazione della domanda all’Inps.

È lo stesso Istituto Previdenziale Inps a darci la definizione del nome “Assegno Unico e Universale”: 

“L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.”

Andiamo, ora a scoprire a chi si rivolge il nuovo sostegno approvato in Senato il 30 marzo 2021, con la piena maggioranza dei voti, e inserito in Gazzetta Ufficiale il giorno seguente, e come può essere richiesto all’Inps.

Assegno Unico 2022, i cittadini che possono inoltrare la domanda all’Inps

L’Assegno Unico è un sussidio economico mensile che può essere domandato da ogni famiglia con figli a carico. Le richieste possono essere avanzate a partire dalla ventiseiesima settimana di gravidanza, il settimo mese, e dovranno essere presentate annualmente. 

L’erogazione del bonus terminerà in concomitanza del compimento del ventunesimo anno di età del figlio. Il limite di età non viene calcolato qualora all’interno del nucleo fosse presente un figlio con disabilità.

L’importo varia a seconda del numero dei figli presenti nel nucleo, della loro età, dell’Isee della famiglia e, dunque, della sua condizione economica e con eventuali situazioni di disabilità dei figli.

I giovani di età superiore ai 18 anni potranno ricevere l’assegno mensile qualora frequentino scuole o università, oppure svolgano tirocini o attività lavorative entro un limite di 8 mila euro all’anno. Ma verrà corrisposto anche ai giovani senza occupazione che stiano cercando lavoro presso servizi pubblici per l’impiego e a chi svolge il servizio civile e universale. In questi casi, Inps corrisponderà l’Assegno Unico dai 18 ai 21 anni.

La domanda per avere l’Assegno Unico la può presentare, direttamente all’Inps, chiunque abbia un figlio a carico. Per le erogazioni degli importi viene tenuto conto dell’ISEE, ma si potrà procedere a richiedere l’assegno da gennaio anche senza ISEE, per poi fornirlo in un secondo momento. 

Inps, infatti riconosce gli aumenti dovuti alla fascia del reddito anche in maniera retroattiva, elargendo gli eventuali arretrati a coloro che forniscono l’Indicatore della situazione economica equivalente entro il 30 giugno 2022

Noi, però vi consigliamo di fare tutto in una sola volta, inviando all’Inps la domanda per l’Assegno Unico compresa di ISEE.

Come detto in precedenza, l’assegno è universale, pertanto verrà corrisposto a tutte le famiglie, comprese quelle con redditi elevati che superano la soglia dei 40 mila euro. Ovviamente, in questi casi, gli importi elargiti saranno quelli minimi.

Assegno Unico, gli importo pagati dall’Inps

Gli importi per il bonus mensile dell’Assegno Unico e Universale variano da un massimo di 175 euro per ciascun figlio a un importo minimo di 50 euro.

Per ISEE sotto i 15 mila euro, infatti, Inps paga gli importi massimi: 175 euro per ogni figlio minorenne, mentre l’importo scenderà a 85 euro al mese per figli tra i 18 e i 21 anni

Dall’ISEE dei 15 mila euro a salire, l’importo dell’assegno mensile inizierà progressivamente a calare, arrivando a 50 euro al mese per i minori o i 15 euro al mese per i maggiorenni di famiglie con ISEE pari o superiore a 40 mila euro. 

Dalla soglia dei 40 mila euro gli importi restano uguali per tutti. Le famiglie con tre o più figli, poi, come successe già con l’Assegno temporaneo, potranno avere delle maggiorazioni di 85 euro con ISEE pari o inferiore ai 15 mila euro, fino a 15 euro con ISEE elevati.

Inoltre, Inps corrisponde le seguenti maggiorazioni:

  • 100 € mensili a nuclei con 4 o più figli;
  • 105 € mensili a nuclei con minori non autosufficienti;
  • 95 € mensili a nuclei con figli con gravi disabilità;
  • 85 € mensili a nuclei con figli con medie disabilità;
  • 80 € mensili a nuclei con disabili over 18 anni fino ai 21 anni;
  • 20 € mensili a madri di età inferiore ai 21 anni;
  • 30 € mensili a genitori titolari di reddito da lavoro fino a 15.000 €, a scalare fino a raggiungere i 40.000 €.

Inps e Assegno Unico, come funziona la domanda

L’importo dell’assegno mensile per i figli minori e per i maggiorenni fino ai 21 anni è corrisposto dall’Istituto previdenziale Inps al genitore che presenta la richiesta o a metà dell’importo tra i due soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale

Il pagamento viene effettuato su un conto corrente bancario o un conto corrente postale, mediante un bonifico domiciliato. Il genitore sceglie il tipo di pagamento quando sta inviando la domanda all’istituto previdenziale. 

Se l’assegno unico risulta essere condiviso da entrambi i genitori, ciascuno dei due dovrà indicare le modalità attraverso cui desidera ottenere l’assegno.

Se una delle due modalità di pagamento è assente l’importo viene erogato al 50% del totale previsto finché non vengono inserite le seconde.

Qualora l’affidamento del figlio sia esclusivo, il genitore richiedente potrà procedere alla richiesta del totale dell’assegno. Anche in questo caso, però, il secondo genitore potrà modificare questa scelta accedendo con le proprie credenziali Inps.

Dal diciottesimo anno, il ragazzo, se in possesso dei requisiti sopracitati, potrà presentare autonomamente la domanda per ottenere l’Assegno chiedendo il pagamento diretto del bonus, dunque, senza che Inps effettui più il pagamento al genitore. 

La domanda può essere inoltrata all’Inps dal 1° gennaio 2022. Le modalità di presentazione della domanda sono: i canali forniti da INPS, il Contact Center Integrato e i servizi offerti dai patronati. 

Inps corrisponderà l’Assegno Unico a chi ha presentato le domande nelle mensilità di gennaio e febbraio dal 15 al 21 marzo 2022

Le domande presentate dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2022, invece, potranno ricevere tutti gli arretrati a partire dalla mensilità di marzo.

Dopo questa data, il 30 giugno 2022, Inps non corrisponderà più gli arretrati della prestazione, ma l’Assegno Unico verrà corrisposto nella mensilità successiva a quella della presentazione della domanda.

La domanda per l’Assegno Unico e Universale può essere presentata dalla famiglia annualmente, sempre presentando l’ISEE, poiché in assenza della documentazione, Inps corrisponderà l’importo minimo. 

Si può richiedere l’Assegno Unico accedendo ai servizi online dell’Istituto Previdenziale, nella sezione Assegno unico e universale per i figli a carico. 

Si potrà eseguire l’accesso unicamente con un’identità di tipo digitale, come lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, almeno di livello 2, la CIE, la Carta di Identità Elettronica o la CNS la Carta Nazionale dei Servizi

Si può richiedere l’Assegno Unico anche mediante il Call Center Integrato Inps, i numeri sono due, uno a pagamento da telefonia mobile al numero 06 164 164, mentre l’altro è gratis da telefono fisso 803 164.

Infine, potrete presentare la domanda per l’Assegno Unico per i vostri figli utilizzando i servizi telematici offerti dagli enti di patronato

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