Stufa o camino? Non buttare la cenere della legna da ardere: incredibile come puoi usarla

Utilizzi un camino a legna o una stufa a pellet per riscaldare la tua casa? Numerosi sono i trucchi per riutilizzare la cenere derivante dalla combustione.

Riscaldi casa con un camino a legna o una stufa a pellet? Forse non sei a conoscenza dell’esistenza di trucchi e i consigli per riutilizzare in maniera alternativa la cenere prodotta dalla combustione della legna da ardere, risparmiando tempo e soldi in casa.

Il caro bollette sta stremando gli italiani. Anche se le temperature tardano ad abbassarsi, sempre più famiglie italiane stanno pensando a come affrontare l’inverno, riscoprendo i tradizionali metodi per riscaldare casa e facendo sempre più ricordo alla legna da ardere. 

Complice la crisi internazionale tra Russia e Ucraina e la paura di rimanere senza gas più italiani stanno facendo scorte di legna. I dati lo confermano, infatti la richiesta di legna per camini e stufe è aumentata rispetto allo scorso anno del 25%.

Non tutti sanno però che la cenere prodotta dalla combustione della legna da ardere può essere riutilizzata facendo risparmiare tempo e soldi agli italiani. Ecco allora i trucchi per utilizzarla al meglio.

Stufa o camino? Non buttare la cenere della legna da ardere: incredibile come puoi usarla

Quest’ultime giornate di fine ottobre ci stanno offrendo temperature primaverili, ma le famiglie italiane non dimenticano che l’inverno sta arrivando.

Ecco perché stanno rispolverando i tradizionali metodi per riscaldare casa facendo ricorso a camini e stufe a legna.

La corsa al rifornimento di legna da ardere è iniziata da un bel pò. Ma non tutti sanno che c’è uno scarto derivante della combustione della stessa legna che può essere utilizzato in casa, facendo risparmiare un sacco di soldi.

Stiamo parlando della cenere. 

La cenere del camino o della stufa a legna è un ottimo prodotto che può essere riutilizzato in casa facendo risparmiare un sacco di soldi.

La cenere derivante dalla combustione della legna da ardere può essere impiegata il giorno successivo per numerosi trucchi.

Di colore grigio, la sua composizione chimica varia in base al tipo di combustibile usato e dalla temperatura di combustione.

Di solito è composta da Potassio tra il 5 e il 30%, Fosforo tra il 1,3 al 20% e Magnesio, dal 1,3 al 16%.

Inoltre va detto che la cenere prodotta dalla combustione del pellet non è nociva come alcuni pensano. Se nella stufa viene utilizzato materiale di buona qualità, ad esempio pellet naturale al 100% la relativa cenere può essere utilizzata.

Quindi, la cenere del camino o della stufa a legna alimentata anche a pellet non deve essere buttata e può essere riutilizzata perché ricca di proprietà. 

Oltre ad essere uno degli ingredienti più economici per la pulizia della casa, del giardino e dell’orto, non tutti sanno che è un dolcificante naturale.

Non buttare la cenere della legna da ardere prodotta da stufa o camini: è un incredibile concime

La cenere prodotta dalla combustione della legna da ardere utilizzata nella stufa o nel camino è molto spesso impiegata per la concimazione del terreno. 

La migliore risulta quella derivante dalla bruciatura di legno della campagna stessa. Parliamo di quella che deriva dalla potatura degli alberi di ulivo e alloro o del legno di quercia, faggio, abete, pino, pioppo, castagno e acacia.

È il potassio presente nella cenere a renderla perfetta per la concimazione. Si tratta di un ottimo fertilizzante per migliorare la crescita delle piante, in più le protegge dalle malattie e migliora la qualità della coltivazione.

Le sostanze presenti nella cenere, garantiscono uno sviluppo sano delle piante. Ma occhio al tipo di terreno, non per tutti va bene la cenere della legna prodotta dal camino e dalla stufa come concime.  Certo è che risulta un ottimo fertilizzante per le aiuole del nostro giardino e come antiparassitario.

La cenere residua nella nostra stufa è anche un disinfettante naturale, viene infatti usata per il bagno di sabbia dei polli. Negli allevamenti all’aperto, viene gettata insieme alla sabbia sui polli per provvedere alla pulizia da acari pollini.

Stufa e camino, come usare la cenere generata dalla legna in casa e per la cura personale

La cenere dei camini e delle stufe alimentate a legna veniva utilizzata dai nostri nonni come detergente e sgrassatore, insieme all’acqua di cottura della pasta può essere utilizzata per pulire il barbecue, rimuovere i residui di grasso da pentole e casseruole e può essere utilizzata per pulire le zone annerite del forno o del camino. I

Inoltre, risulta essere un incredibile anticalcare, se messa su un panno umido con il quale si eliminano incrostazioni.

Non va dimenticato che i nostri nonni preparavano con la cenere ottenuta dalla legna da ardere la lisciva, una crema ottenuta dal mettere insieme acqua, olio di oliva e cenere. 

Si tratta di un vero e proprio sgrassatore e detersivo naturale utile per pulire acciaio e argenteria, ma anche per pulire i vetri e per rimuovere lo sporco dai capi d’abbigliamento.

E come dimenticare il sapone di lisciva fatto in casa. La lisciva cotta con il grasso vegetale o animale crea un sapone naturale utile per il bucato.

Stufa a legna o camino, ecco quali sono le proprietà della cenere

La cenere, inoltre è stata sempre usata per le sue proprietà curative. Infatti, quella prodotta dalla legna inserita nella stufa o nel camino veniva usata per curare problemi legati alla cattiva digestione, malattie cardiache, malattie neuropsichiche, alcolismo, ipoglicemia, debolezza muscolare e asma. 

Porta benefici anche per i capelli e per rafforzare le unghie.  È un valido aiuto contro la psoriasi, le micosi e la scabbia. Basta scioglierla nell’acqua (1 cucchiaino ogni 50 ml di acqua) e berla 3 volte al giorno prima dei pasti.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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