Superbonus 110%: ancora novità dal Governo! Ecco le ultime

Il Superbonus riserva novità praticamente di continuo, anche ora che è arrivata la Legge di Bilancio 2022 e sono tempi apparentemente tranquilli.

Il Superbonus 110% ha subito una proroga sofferta, difficile e discussa. Ora che quella proroga è arrivata, però, ci si aspettava che non ci fosse grandi novità almeno fino a giugno 2022, quando è fissata la prima scadenza (come vedremo). Non è così semplice, ovviamente, perché ci sono già novità in discussione e il Governo sta per decidere. Ecco tutte le ultime novità più importanti, dalle scadenze alla soffertissima cessione del credito.

Il Superbonus 110% cambia ancora, cambiano ancora le scadenze, cambiano ancora le condizioni di utilizzo. Va detto che se l’efficacia di un bonus dipende (anche) dalla chiarezza delle regole per usufruirne, qui siamo veramente in alto, altissimo mare. 

Cosa succede al bonus edilizio più generoso del nostro paese? Succede che nonostante la proroga al 2022 approvata dal Governo attraverso la Legge di Bilancio 2022, è già in discussione un cambiamento di scadenza che darebbe alle villette unifamiliari qualche settimana in più per raggiungere le soglie di avanzamento lavori richieste.

Una situazione non semplice, va detto, in cui il Governo cerca di districarsi tra i tanti interessi in gioco: quelli dei cittadini, sicuramente, ma anche quelli di bilancio e quelli del settore edilizio, particolarmente importante e delicato rispetto ad altri.

Ecco allora una fotografia della situazione attuale, dei ragionamenti che il Governo sta portando avanti e delle nuove scadenze che potrebbero essere approvate.

Ancora una volta, al fine di rendere più chiaro e completo il contenuto, vi suggeriamo un video YouTube molto valido del “Geometra Danilo Torresi“, che fa il punto della situazione sul decreto legge entrato in vigore il 25 febbraio scorso a proposito soprattutto di cessione del credito, un altro punto delicatissimo:

Superbonus 110%: la situazione nel 2022

Prima di capire cosa cambia ora, a marzo 2022, dobbiamo comprendere cosa è successo negli ultimi mesi. Un recap è molto utile e, per quanto possa sembrare noioso, permette di comprendere in che direzione stanno andando il Governo ed in particolare il suo leader, Mario Draghi.

Proprio Draghi ha infatti tenuto insieme le fila di ciò che riguarda i bonus edilizi, Superbonus 110% naturalmente compreso. Parliamo di scelte complesse e delicate, in quanto vanno come detto a toccare gli equilibri di un settore, quello edilizio, colpito dalla pandemia e “scosso” proprio dai bonus edilizi.

Se infatti da un lato i bonus hanno dato una spinta importante al settore e proprio alle imprese edili, dall’altro hanno sovraccaricato di lavoro tali imprese al punto che la situazione è diventata quasi ingestibile. Troppa domanda e poca offerta non possono che far gonfiare i costi e ancor più i tempi, aspetto che di certo non va di pari passo con gli obiettivi del Superbonus.

Per questo motivo, si è valutato addirittura di eliminare il Superbonus laddove non fosse più necessario, cioè per le villette unifamiliari, lasciandolo attivo solo per condomini e IACP. Così non è stato, perché alla fine il Superbonus è rimasto valido per tutti nel 2022, ma con delle condizioni importanti che in passato non erano considerate.

Oltre a questo aspetto puramente pratico, c’è stato anche da considerare l’importante esborso che il Superbonus comporta. In un certo senso, però, questa spesa è stata ritenuta ancora sensata ed utile rispetto agli obiettivi del bonus stesso: modernizzare, migliorare, rendere più sicure e sostenibili le case degli italiani.

Alla luce di ciò, ecco quali sono le nuove scadenze e le nuove condizioni.

Superbonus 110%: le nuove condizioni del 2022

Per le villette unifamiliari, come abbiamo detto, sono cambiate tante cose. Prima si è parlato di cancellare per questi soggetti il Superbonus, poi si è parlato di mettere un tetto di ISEE per usufruirne e alla fine si è deciso di prorogare il bonus per tutti, almeno per il 2022, ma a specifiche condizioni.

Se l’ISEE non era una strada percorribile per tanti motivi, quest’altra è invece stata considerata più adatta. Infatti, si è deciso che il Superbonus resta utilizzabile per tutti i soggetti che possiedono una villetta unifamiliare ed effettuano i lavori in conformità con quanto definito dal Superbonus.

La scadenza ufficiale è il 31 dicembre 2022 e già possiamo sbilanciarci nel dire che non dovrebbe essere prorogata per il 2023. Ma c’è anche una scadenza intermedia, proprio quella che spaventa i beneficiari: al 30 giugno prossimo bisogna aver realizzato almeno il 30% dei lavori.

Porprio a causa di quanto detto in precedenza sul settore edilizio, rispettare questa scadenza non è così semplice. Ecco perché il Governo la sta già riconsiderando.

Superbonus 110%: slittamento in avanti di due/tre mesi?

Alla luce della situazione attuale, il Governo sta considerando l’ipotesi di spostare in avanti queste scadenze, proprio perché così come sono non sono semplici da rispettare e mettono in difficoltà tante famiglie. Ricordiamo che chi dovesse andare oltre queste scadenze rischia di dover pagare di tasca propria le spese che pensava essere coperte dal Superbonus.

Una situazione non semplice, ma due o tre mesi di proroga della data di scadenza basterebbero? Verrebbe da dire di no, ma in realtà ci sono tante valutazioni da fare e proprio il Governo di Mario Draghi le sta discutendo ora.

In caso, le nuove scadenze sarebbero probabilmente fine settembre per il 30% (certificato con SAL) e il termine dei lavori entro fine febbraio 2023. Non resta che attendere le decisioni ufficiali e fare tutto il possibile per portare avanti i lavori rapidamente.

Superbonus 110%: attenzione alla cessione del credito

Un altro aspetto che cambia molto è quello relativo alla cessione del credito. In questo caso le novità sono già effettive con il decreto legge entrato in vigore lo scorso 25 febbraio, lo stesso citato nel video fornito del Geometra Danilo Torresi.

Parliamo fondamentalmente di una nuova possibilità di cessione del credito, anche multipla, ma a nuove condizioni che ne garantiscano la liceità e la rintracciabilità. Al massimo il passaggio può essere fatto tre volte, ma solo verso enti bancari iscritti all’albo e che rispettano una serie di condizioni.

Inoltre, tale cessione del credito (che sia la prima, la seconda o la terza) avrà un codice univoco che permetterà di definire esattamente tutti i passaggi e garantirà appunto la rintracciabilità. Per ulteriori dettagli, suggeriamo di vedere proprio il video fornito dopo l’introduzione e di rivolgersi ad un professionista che possa fornire ulteriori dettagli e garantire che tali condizioni siano perfettamente rispettate.

Superbonus 110%: tra frodi e decreti

Praticamente da mesi ormai, il Superbonus 110% è sempre al centro dell’attenzione per un semplice motivo: ci sono state numerose frodi che hanno sottratto allo stato risorse preziose.

Tra chi ha gonfiato le spese (che ora vanno certificate attraverso la congruità delle spese) e chi ha sfruttato la cessione del credito, la situazione non è stata delle migliori ed ha costretto il Governo a fare scelte forti.

Questo ha portato al famoso decreto antifrode di novembre 2021, ma anche ad una serie di aggiustamenti da allora, compresa l’ultima puntata del 25 febbraio scorso e le novità spiegate proprio in questo articolo. Questo riporta un po’ indietro il bonus dal punto della complessità burocratica, ma pare sia inevitabile.

Vedremo soprattutto come evolverà la questione delle scadenze, ancora in discussione tra le fila del Governo ed ora scivolata un po’ giù nelle priorità, inevitabilmente a causa del conflitto in Ucraina. Ovviamente, saremo pronti a riportare tutte le novità non appena saranno ufficiali.

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