Superbonus 110%: sblocco cessione! Ecco le regole di Draghi!

Superbonus 110% ai box. Dopo lo stop alla cessione del credito imposta dal Decreto Sostegni Ter, arriva lo sblocco dal Governo Draghi. Ecco le nuove regole.

Superbonus 110% ai box. Dopo la norma del Decreto Sostegni Ter che blocca la cessione del credito, iniziano a prendere forma i primi correttivi anticipati dal Governo Draghi. 

Nuove regole, infatti, sono in dirittura d’arrivo per garantire lo sblocco della cessazione. 

Un dietrofront quello dell’Esecutivo che arriva a pochi giorni di distanza dell’applicazione dello stop alla cessione del credito reiterata partito il 7 febbraio 2022.

L’intenzione è di ripristinare la chance di poter cedere il credito più di una volta, ma solo se soddisfatte determinate condizioni.

Insomma, se da un lato la cessione riparte, verranno introdotti limiti più stringenti nella modalità di utilizzo riservata solo a determinati soggetti. 

Nello specifico, dopo il Decreto Antifrode DL 157/20219) e il Decreto Sostegni Ter, il Superbonus 110% dovrà rispettare nuovi requisiti per poter continuare ad essere utilizzato nell’opzione di cessione del credito. 

Maggiori informazioni sulla stretta imposta dal Decreto Sostegni Ter a tutti i Bonus ristrutturazione casa idonei alla cessione del credito le trovate nel video YouTube dell’ingegnere Marcello Contu.

Il tutto, a completamento di un processo di ridimensionamento dei Bonus casa, Superbonus 110% compreso, iniziato già lo scorso novembre, quando con l’entrata in vigore del Decreto Antifrode sono stati imposti nuovi paletti alle opzioni d’uso dei Bonus edilizi.

In realtà, nessuno mai immaginava si sarebbe arrivati a tanto. Il blocco alla cessione del credito per il Superbonus 110% ha infatti spiazzato tutti, considerate poi le tempistiche di applicazione delle nuove regole contenute nel Decreto Sostegni Ter.

Il credito potrà essere ceduto solo una volta e le nuove disposizioni si applicheranno dal 7 febbraio 2022. Questo è quanto previsto dall’art. 28 del DL 4/22.

Un divieto, quello della cessione dei crediti multipla, valido oltre che per il Superbonus 110% anche per il Bonus Facciate 60%, il Bonus ristrutturazione, il Bonus casa 50% e per le altre agevolazioni utilizzabili come sconto in fattura e cessione del credito.

Tutto questo andrebbe, poi, a minare la pace del comparto edile. Lo stop alla cessione, infatti, rischia di congelare i cantieri e paralizzare il settore edilizio nel suo complesso.

Proprio per preservare il lavoro dei cantieri, ma allo stesso tempo rispettare la volontà sottointesa nel Decreto Sostegni Ter di bloccare i tentativi di truffa, l’Esecutivo Draghi ha deciso di mettersi al lavoro per smussare in qualche modo il blocco alla cessione del credito per il Superbonus 110%.

E le nuove regole potrebbero arrivare già nella prossima settimana: si potranno cedere i crediti in più tranche, ma il lasciapassare spetterà solo ad alcuni soggetti.

Stando alle ultime notizie in circolazione potrebbe arrivare un bollino antitruffa: una sorta di matricola attraverso la quale si può risalire al primo titolare del credito e ai documenti comprovanti l’esecuzione dei lavori ammessi al Superbonus 110%.

Cerchiamo di fare il punto sullo stop imposto dal Decreto Sostegni Ter alla cessione del credito del Superbonus 110%, analizzando quali nuove regole potranno essere introdotte dal Governo Draghi per salvaguardare lo sblocco cessione.

Superbonus 110%: cessione del credito bloccata dal 7 febbraio. Quali nuove regole per i Bonus casa 2022?

Come anticipato in apertura di articolo, il blocco alla cessione del credito introdotto dall’art. 28 del Decreto Sostegni Ter ha iniziato ad essere esecutivo già dal 7 febbraio 2022, per tutti i Bonus ristrutturazione 2022 utilizzabili nell’opzione cessione del credito, Superbonus 110%.

Da questa data scatta il divieto di cedere più volte il credito ottenuto. 

Tuttavia, quelle arrivate con il Decreto Sostegni Ter sono regole più limitative rispetto a quelle introdotte dal Decreto Antifrode.

Il provvedimento (DL n. 157/2021), in vigore dal 12 novembre 2021, ha introdotto l’obbligo di compilazione del visto di conformità e dell’asseverazione tecnica della congruità dei costi per tutti i Bonus ristrutturazione 2022 utilizzabili nella modalità di cessione del credito e sconto in fattura (Bonus casa 50%, Ecobonus Bonus Facciate 60%).

Disposizioni applicabili anche al Superbonus 110%, ma con un obbligo in più. I documenti poc’anzi citati dovranno essere presentati sia se si utilizza il Bonus nella modalità di sconto in fattura e cessione del credito, sia come detrazione IRPEF.

A queste regole vanno aggiunte quelle arrivate con il Decreto Sostegni Ter recentemente entrato in vigore: il blocco alla cessione del credito reiterata per il Superbonus 110% a partire dal 7 febbraio 2022.

Superbonus 110%: stop alla cessione. Ecco cosa si rischia

In verità, la stretta applicata dal Decreto Sostegni Ter non fa altro che chiudere il cerchio su un programma di interventi limitativi delle modalità di utilizzo dei Bonus ristrutturazione 2022 (cessione del credito e sconto in fattura) avviato già un po’ di tempo fa.

La Legge di Bilancio 2022 ha complicato la vita dei Bonus casa operando severi tagli. Stando alle nuove regole messe nero su bianco nella Manovra, la percentuale di detrazione del Bonus Facciate cala dal 60% del 2021 al 90% del 2022, la spesa massima consentiva per poter fruire del Bonus Mobili ed elettrodomestici passa da 16.000 a 10.000 euro, mentre altre agevolazioni in vita nel 2021 non hanno visto la proroga al nuovo anno.

 È la motivazione è una: le casse erariali non possono permettersi uscite sostanziose come quelle necessarie per finanziare la sopravvivenza dei Bonus ristrutturazione casa.

L’unica agevolazione che sembrava averla fatta franca almeno sul taglio della detrazione fiscale nel 2022 era il Superbonus 110%.

Con l’arrivo del Decreto Antifrode la situazione si è ribaltata completamente. L’obbligo del visto di conformità e dell’asseverazione tecnica sulla congruità dei costi per sconto, cessione e detrazione fiscale, ha iniziato a complicare la vita del Superbonus 110%, seppur in maniera marginale.

Nulla a confronto dello stop alla cessione del credito disposta dal Decreto Sostegni Ter. Le nuove regole, infatti, vanno a paralizzare il mercato delle cessioni secondarie, rendendo meno ambiti i Bonus ristrutturazione 2022.

Superbonus 110%: atteso lo sblocco alla cessione del credito. Decreto Draghi in settimana?

Per scongiurare il rischio di una paralisi dei cantieri, come risultato dell’applicazione dello stop imposto dal Decreto Sostegni Ter al Superbonus 110%, il Governo Draghi è subito corso ai ripari preannunciando una serie di interventi correttivi che dovrebbero arrivare con un nuovo provvedimento, comprensivo dei nuovi sostegni contro il caro bollette, già nella prossima settimana.

L’attesa è tutta per il decreto “sblocco cessione”. Nel frattempo, alcune indiscrezioni circa le azioni correttive da intraprendere iniziano a trapelare da fonti governative.

Vediamo subito in cosa consistono le nuove regole.

Superbonus 110%: sblocco cessione al via, ma non per tutti! Ecco la novità

Sul tavolo del Governo Draghi pare ci siano tante azioni correttive al blocco della cessione del credito reiterata del Superbonus 110%. Non tutte però troveranno posto nel nuovo decreto atteso in settimana. 

Tuttavia, l’idea di fondo è chiara: i crediti potranno essere ceduti a più riprese, ma rispettando alcune regole. 

Il Governo Draghi darà l’ok allo sblocco della cessione dei crediti, ma solo tra gli istituti vigilati della Banca d’Italia.

Per il momento si tratta soltanto di un’ipotesi, anche se è la più accreditata. Notizie ufficiali arriveranno in settimana quando il decreto sblocco cessione verrà presentato dall’Esecutivo.

Superbonus 110%: non solo sblocco cessione, arriva il bollino antitruffa. Ecco le nuove regole di Draghi

Ma quali saranno le nuove regole stilate dal Governo Draghi? Nonostante non ci siano ancora notizie ufficiali al riguardo, alcuni interventi correttivi al Superbonus 110% che troveranno posto nel nuovo decreto sono già scontati.

Innanzitutto, si sblocca la cessione del credito. Si ritorna alla possibilità di cedere il credito più volte, in primis quelli da Superbonus 110%, ma il discorso vale per tutti i Bonus ristrutturazione 2022 utilizzabili nell’opzione cessione.

Ma con una novità: il credito potrà essere ceduto al massimo due o tre volte a banche o intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia. 

Arriva poi il “Bollino antitruffa”, una sorta di matricola che permetterà di identificare il primo titolare del credito e i documenti comprovanti l’esecuzione dei lavoro. 

Infine, verranno riaperti i termini di utilizzo dei crediti sottoposti dalla magistratura a sequestro preventivo.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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