Ecco come funziona la gastroscopia con pillola, eseguita per la prima volta al Gemelli

È stata eseguita per la prima volta la gastroscopia con pillola, addio agli strumenti invasivi. Vediamo cos'è e come funziona.

A Roma è stata eseguita la prima gastroscopia al mondo senza tubo o altri strumenti invasivi, all’ospedale Gemelli. Si tratta di una speciale pillola con videocamera in grado di esaminare eventuali lesioni allo stomaco e al duodeno.

Cos’è la pillola per la gastroscopia

È una videocapsula robotizzata, che ricorda una piccola compressa, si chiama NaviCam Stomach System.

È stata sviluppata dalla Ankon Technologies di Wuhan, ed è in grado di dare riprese in tempo reale di cosa succede all’interno dello stomaco. Dispositivi simili erano già disponibili, infatti nel 2020 l’FDA ne aveva approvato l’utilizzo in cliniche ed ospedali statunitensi, ma non erano mai stati adattati e applicati all’apparato digerente.

Questo è successo per la prima volta in Italia nel corso di EnoLive, il congresso attualmente tenuto a Roma presso il Policlinico Gemelli.

Come funziona la gastroscopia con la pillola

Dal punto di vista pratico si assume come una qualsiasi compressa, una volta ingerita con un bicchiere d’acqua si sposta autonomamente per esplorare eventuali lesioni o problemi nello stomaco e del duodeno con una camera di precisione. Le immagini vengono trasmesse in tempo reale. La capsula inoltre trasmette sempre la sua posizione e grazie al suo essere “usa e getta” viene espulsa dal corpo in maniera naturale.

E’ una tecnologia molto avanzata, infatti vi è sia la possibilità di controllare il percorso della videocapsula con un joystick e nel caso dare comandi specifici, ma è anche autonoma grazie al suo software e all’intelligenza artificiale di cui è dotata per analizzare e riconoscere problemi specifici.

I rischi della gastroscopia con pillola

In realtà questa procedura innovativa, evita l’essere invasivo tipico della normale procedura. Evita tutti i rischi legati alla sedazione del paziente, in quanto non necessita che questo venga sedato.

Tuttavia, alcuni studi ne sconsigliano l’uso in concomitanza con problemi di altra natura come stenosi o ostruzioni gastrointestinali, o in presenza di dispositivi elettronici precedentemente impiantati come pacemaker o similia, in quanto potrebbero interferire tra di loro per il corretto funzionamento.

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