A Natale e Capodanno si muore di più: ecco perché gli infarti sono più frequenti

Il numero di decessi aumenta in modo netto nel corso dell'ultima settimana dell’anno. I motivi? Diversi. Ecco perché ci sono più infarti a Natale.

Si tratta di statistiche quindi non di opinioni o percezioni. Nella fattispecie, uno studio pubblicato su ‘Circulation’, la rivista di punta dell’American Heart Association (Aha), ha messo in evidenza come il numero di decessi per infarti aumenti in modo netto nel corso dell’ultima settimana dell’anno.

I motivi? Diversi. Ecco le conclusioni a cui sono giunti gli esperti.

Perché ci sono più infarti a Natale

Oltre al già citato studio, la conferma arriva anche da parte del British Medical Journal, che invece si è focalizzato sul fenomeno in Svezia. In questo Paese, i dati rilevati negli ultimi 16 anni mostrano un incremento del 15% degli attacchi di cuore nel periodo delle vacanze invernali.

Addirittura, nella giornata del 24 dicembre, gli infarti aumentano del 34%, e in particolar modo dopo le 22 e negli over 75.

Il giorno più nero, per così dire, resta però proprio quello di Natale e a seguire 26 dicembre e 1 gennaio.

Ma c’è di più. Infatti, un convegno della British Cardiovascular Society tenutosi a giugno
ha messo in evidenza il fatto che il lunedì è il Motivo per cui prestare ancora maggiore attenzione in questo Natale 2023, dal momento che il 25 dicembre cade proprio di lunedì.

A Natale e Capodanno si muore di più: quali sono i motivi

Durante le festività natalizie è importante non abbassare la guardia, nonostante sia inevitabile concedersi qualche sfizio (ed eccesso) in più. La sindrome del cuore in vacanza, non a caso, si verifica soprattutto nei giorni di festa. Come sottolinea Johanna Contreras, volontaria clinica dell’American Heart Association e cardiologa del Mt. Sinai Hospital System di New York City,

è evidente che nessuno ha voglia di pensare a una simile eventualità proprio mentre è seduto a tavola con parenti e amici, per i festeggiamenti. Eppure, si tratta di fatti sorprendenti, che devono fare riflettere.

Tra i motivi principali per cui aumenta il numero di richieste di aiuto per attacco di cuore durante le vacanze d’inverno, c’è anche il freddo.

Infatti, la vasocostrizione limita il flusso sanguigno a causa delle arterie che si restringono. Ma il periodo delle festività è anche quello in cui aumenta lo stress. Paradossalmente, proprio quando si va in pausa dal lavoro e si dovrebbe rallentare il ritmo per godersi la compagnia delle persone care, si diventa ancora più frenetici e ansiosi. Ecco cos’è l’ansia da Natale.

Non è raro ad esempio sentire, in questi giorni, qualcuno che afferma: “Ho pensato che devo organizzare io il Capodanno a casa e stanotte pensandoci mi è venuta l’ansia”.

Ormai la spontaneità di una volta ha lasciato il campo alla performance, in tutti i campi della vita, e anche nei giorni in cui si dovrebbe invece essere più felici e tranquilli.

Per molte persone, infine, l’infarto arriva a seguito di eccessi. Magari si soffre già di qualche patologia come colesterolo alto, ipertensione o diabete e si va ad eccedere con cibi troppo grassi o dolci oppure bevande alcoliche, durante i pranzi e le cene in compagnia.

“Cuore in vacanza” è la sindrome che provoca aritmie cardiache

Si chiama così il fenomeno per cui il cuore aumenta il rischio di infarto proprio nel momento in cui si “stacca la spina” per rilassarsi.

Questo spiegherebbe per l’appunto l’aumento del fenomeno nella giornata di lunedì (quindi dopo la pausa della domenica) o nei giorni di festa, in cui la maggior parte delle persone non lavora.

La fibrillazione atriale risente anche di eccessi alimentari o dei troppi brindisi che caratterizzano queste lunghe giornate di festa.

Infatti, è dimostrato che l’alcol ha una correlazione certa con gli episodi di fibrillazione atriale, i quali possono condurre a un’insufficienza cardiaca oppure a un ictus cerebrale.

Ancora una volta è la prevenzione l’arma migliore che abbiamo come alleata per la nostra salute. Soprattutto se si soffre di alcune patologie o si ha familiarità con malattie importanti, è bene eseguire controlli periodici, anche in base all’età e allo stile di vita che si è soliti condurre.

Smettere di fumare, non fare abuso di alcol, mangiare in maniera sana, equilibrata e varia nonché fare attività fisica in modo regolare rappresentano le migliori regole da seguire nella vita, per restare in forma e in salute.

Infine, anche la vita sociale di una persona riveste un ruolo fondamentale per il suo benessere, sia fisico e mentale. Infatti, è scientificamente dimostrato che chiacchierare fa bene alla salute.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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