Tra chi ama sorseggiare un bicchiere di vino, spesso capita di discutere a tal proposito, domandandosi: “È preferibile bere vino bianco o rosso? Quale fa più male?”.
Le opinioni al riguardo sono tante e varie. Ci sono gli irriducibili del vino rosso: per loro bianco né tantomeno rosato non fanno parte dei vini, scelgono il rosso sempre e comunque anche col pesce ad esempio.
C’è chi invece ama il sapore leggero e fresco del bianco (che va sempre in frigorifero), se non proprio del prosecco, e non ama invece il vino rosso.
Infine, c’è chi alterna tra i due, a seconda dell’occasione o del piatto da accompagnare.
Ma al di là dei gusti personali, qual è quello da privilegiare perché meno nocivo per la salute?
Qual è il vino che fa meno male
È il caso di sfatare un mito alquanto diffuso, per quanto invece gli intenditori conoscano già la risposta.
Il vino da preferire, tra bianco e rosso, perché fa meno male è quello rosso.
In tanti invece sono portati a pensare che sia più “pesante”, visto che di solito le gradazioni alcoliche del bianco sono più leggere rispetto al rosso.
A scanso di equivoci, è chiaro che va evidenziato che entrambi i tipi di vino, essendo degli alcolici, nuocciono alla salute.
Ma, nel confronto tra le due tipologie, il vino bianco è quello che comporta più disturbi all’organismo, rispetto al rosso.
Perché il vino bianco infiamma
Parlando in modo informale, e sicuramente non tecnico, si è solito dire che il vino bianco “infiamma”. Per quale motivo?
Ebbene, il vino bianco contiene in effetti una quantità di solfiti maggiore rispetto a un rosso.
Solitamente, si aggiungono queste sostanze per evitare l’ossidazione del vino, il cui rischio aumenta nei vini bianchi, motivo per cui si aggiungono più solfiti al prodotto.
Il punto però è che l’organismo non è in grado di smaltire facilmente tale sostanza (si tratta di anidride solforosa) e allora va incontro ad alcuni disturbi.
Uno di questi è il classico mal di testa che sopraggiunge spesso dopo aver bevuto un paio di bicchieri di vino bianco.
Quest’ultimo inoltre, avendo un sapore più acido contribuisce ad accentuare i problemi di chi soffre ad esempio di disturbi gastrici o digestivi.
Infatti, alcune bevande alcoliche, tra cui proprio il vino bianco ad esempio, sono forti stimolanti della secrezione acida dello stomaco.
La loro azione infatti contribuisce a liberare un ormone che si chiama gastrina e che va ad aumentare la produzione di acido cloridrico nello stomaco.
Perché il vino fa gonfiare la pancia
Notoriamente, chi beve vino lamenta anche il gonfiore a livello addominale. Ebbene, questo è dovuto al fatto che le bevande alcoliche (come quelle gassate) contengono anidride carbonica che quindi contribuisce ad aumentare questo disturbo.
Nel confronto tra vino rosso e vino bianco, ecco che quest’ultimo ne esce nuovamente perdente. Infatti è proprio il bianco che contiene più anidride carbonica rispetto a quello rosso, in particolare se forte e fermo.
Perché il vino rosso fa meno male del bianco
C’è un altro mito che avvolge il vino rosso (il nettare degli dei) dalla notte dei tempi ed è quello che un bicchiere a pasto di questa bevanda faccia perfino bene alla salute.
A onor del vero bisogna sottolineare il fatto che il vino rosso fa meno male del bianco non solo per la minore quantità di solfiti presenti.
Infatti questo è vero anche perché contiene maggiori quantità di alcune vitamine e sali minerali.
Insomma, se proprio non se ne può fare a meno, sarebbe sempre meglio optare per un bicchiere di vino rosso e non di bianco.
Ma non si può affermare che addirittura faccia bene alla salute. Le bevande alcoliche nuocciono tutte alla salute, a differenza del vino dealcolato ad esempio. Inoltre, per poter ottenere davvero un effetto benefico dalle sostanze contenute nel vino rosso (come ad esempio il resveratrolo) bisognerebbe berne grandi quantità.
Perché si dice che il bianco è il vino delle donne
Concludiamo l’articolo con questa curiosità. Infatti, è probabile che qualcuno abbia già sentito dire che il vino bianco “è delle donne”.
In molti casi, si tratta di goliardia tra gli uomini che solitamente preferiscono il vino rosso, lasciando invece quello bianco “più leggero” alle donne.
In realtà, c’è uno studio interessante al riguardo che dimostra come le donne preferiscano il vino bianco addirittura per la presenza di un gene del gusto che andrebbe a condizionarle, da questo punto di vista.
Ben il 26% delle donne ha un debole per gli spumanti e i prosecchi.
In linea generale, stando ai diversi sondaggi sul tema, gli italiani preferiscono il vino rosso, che risulta essere il più amato dai consumatori.
Ma tra uomini e donne, le strade si dividono. Tra i vini infatti, è il prosecco che ha un maggiore ascendente sul genere femminile.
Non è sempre e solo una questione di gusto però. Spesso infatti per la donna, il bicchiere di prosecco coincide con un aperitivo o un’occasione mondana, comunque di convivialità o un evento importante come può essere l’invito a un matrimonio.
Da questo punto di vista il vino bianco o il prosecco risultano essere senza dubbio più eleganti, dal sapore leggero e fresco e sicuramente con un odore meno penetrante di quello rosso.