Caleidoscopio, in quale ordine guardare gli episodi? Ecco tutte le possibilità

Caleidoscopio è una serie che offre la possibilità di scegliere l'ordine degli episodi. Ecco tutte le possibilità.

Caleidoscopio è una delle nuove serie evento di Netflix, e sta già facendo molto parlare di sé, sia per il cast che per una particolarità nella linea narrativa.

Caleidoscopio, infatti, dà allo spettatore la possibilità di scegliere liberamente l’ordine degli episodi. Vediamo allora quali sono tutte le possibilità.

L’ordine degli episodi di Caleidoscopio: 5.040 possibilità

La particolarità di Caleidoscopio sta, come si è detto, nella libertà concessa allo spettatore. Gli episodi della serie non sono infatti numerati, ma ad ognuno di essi è affidato un colore dell’arcobaleno.

Le uniche precisazioni sono di iniziare con il colore nero, che introduce la situazione e spiega le regole del gioco, e finire col bianco. L’ordine di tutti gli altri episodi è invece arbitrario.

Detto questo, è possibile selezionare alcuni ordini particolari per ottenere un effetto più o meno diverso, a seconda che si amino le storie lineari, ricche di flashback o altro ancora.

Prima di tutto, bisogna ricordare come la storia si dispiega su un lungo arco temporale, che vede un gruppo di ladri organizzare un colpo in un caveau all’apparenza impenetrabile.

Gli episodi in ordine cronologico si presentano dunque in quest’ordine: Viola (24 anni prima del colpo), Verde (sette anni prima), Giallo (sei settimane prima), Arancione (tre settimane), Blu (cinque giorni), Bianco (il giorno del colpo), Rosso (la mattina dopo), Rosa (sei mesi dopo il colpo).

Tuttavia, si tratta sicuramente dell’opzione più banale, e che in qualche modo va a tradire le intenzioni originali degli autori e del regista della serie.

Fra le altre possibili alternative, si segnala quella proposta da un giornalista di Volture, che ha dichiarato che, col senno di poi, avrebbe guardato la serie in quest’ordine: “Giallo”, “Viola”, “Arancio”, “Verde”, “Blu”, “Rosso”, “Rosa”, “Bianco”.

Per una serie alla Memento, invece, è possibile una soluzione del tipo: Rosso, Blu, Arancione, Rosa, Giallo, Verde, Viola, Bianco, in cui si alterano passato e futuro ruotando intorno all’evento principale.

Per i fan di Tarantino, invece, è stato suggerito Blu-Verde-Giallo-Arancione-Viola-Rosa-(Bianco)-Rosso.

Tuttavia, il consiglio migliore sembra essere quello di prendere in mano il gioco fino in fondo, non seguendo alcun consiglio esterno ma giocando con le combinazioni possibili come con i pezzi di un puzzle.

Del resto, la trama di Kaleidoscopio, la prima serie tv non lineare, ben si presta a questo tipo di manipolazione, e soprattutto garantisce ad ogni spettatore di assistere ad una serie, in qualche modo, unica e diversa dagli altri.

Una serie ipertestuale con pochi (eppure importanti) precedenti

La possibilità di poter disporre liberamente dell’ordine degli episodi di una storia è la caratteristica principale degli ipertesti, così come l’utilizzo della combinatoria per generare narrazioni differenti.

Esperimenti simili erano del resto già stati effettuati, fra gli altri, da Rymond Queneau, scrittore francese sperimentale, che negli anni ’60 scrisse un libro di poesie in cui ogni verso poteva combinarsi fisicamente con altri per dare vita a nuove poesie.

Nella serialità, la stessa Netflix aveva portato avanti un progetto simile con Black Mirror BandersnatchIn fuga da UndertakerIl gatto con gli stivali – Intrappolato in una storia epica che permettevano allo spettatore di prendere una decisione cruciale a un bivio, come in un video gioco.

In questo caso, forse, il grado di libertà è però minore di quanto non appaia. Non sembra infatti che a una modalità narrativa diversa corrisponda anche uno sviluppo della storia differente: in ogni caso, infatti, si arriva sempre allo stesso risultato.

Caleidoscopio è comunque una serie molto interessante, che segna la volontà di Netflix di osare anche con modalità innovative e di mettere alla prova un pubblico che si sta dimostrando sempre più in grado di apprezzare le novità.

La serie gode inoltre di ottime interpretazioni, prima fra tutte quella di Giancarlo Esposito, e di un ritmo avvincente, che riesce a mettere in luce una trama complessa come quella che gravita intorno al colpo.

L’idea di una verità solo parziale e di cui non fidarsi mai fino in fondo è poi esaltata dalla scelta narrativa. Lo spettatore, inoltre, può mettersi alla prova tanto quanto sa di poterlo fare, e di ottenere una narrazione perfettamente funzionale ai suoi bisogni .

Leggi anche: Le più attese serie tv in arrivo su Netflix a gennaio 2023

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