Uscita il 4 gennaio 2023, la nuova serie Netflix di produzione italiana ha già sollevato pareri contrastanti e confronti con il romanzo della Ferrante da cui è tratto. La vita bugiarda degli adulti si conclude con un finale aperto, che lascia in attesa di nuovi sviluppi.
Tra chi ha apprezzato l’adattamento e chi non ha gradito la versione del regista Edoardo De Angelis, il pubblico ha in ogni caso dato la propria interpretazione all’ultimo episodio della serie, per fornire una spiegazione del finale.
La vita bugiarda degli adulti tra romanzo e serie
Sono ormai innumerevoli gli appassionati delle storie di Elena Ferrante, misteriosa autrice italiana tradotta ed apprezzata in tutto il mondo. Dopo il successo televisivo de L’amica geniale e gli adattamenti cinematografici (L’amore molesto, I giorni dell’abbandono, La figlia oscura), una nuova trasposizione è stata prodotta per Netflix, con la regia di Edoardo De Angelis.
La serie La vita bugiarda degli adulti è sviluppata in sei episodi e segue le vicende di Giovanna, giovanissima ragazzina di Napoli, che vive le fasi cruciali della sua crescita, in un difficile rapporto con i genitori e accompagnata dall’esuberante zia Vittoria (Valeria Golino), conosciuta da poco perché per anni allontanata dalla famiglia.
Gli ultimi sviluppi della vicenda segnano una svolta nella vita di Giovanna che inizia a prendere le distanze dal mondo bugiardo in cui è cresciuta.
La spiegazione di un finale aperto
Nell’ultimo episodio Giovanna si trova sempre più stretta nell’ambiente in cui vive. Gli adulti l’hanno delusa e le aspettative e i canoni previsti per una giovane adolescente non le si addicono.
Giovanna affronta una serie di scossoni emotivi. Infatuata di Roberto, è decisa a perdere la sua verginità con lui, per poi tirarsi indietro all’ultimo momento. Ma la delusione più sconvolgente le arriva proprio da quella zia a cui si era col tempo fortemente legata.
Vittoria svela le proprie menzogne alla nipote, dimostrandosi bugiarda come tutti gli altri adulti, che Giovanna non vuole più avere come esempio. La giovane ormai completamente disillusa decide di disfarsi di ogni esitazione e perde la verginità con Rosario, in un modo del tutto privo di romanticismo e passione, quasi come un atto automatico che deve essere compiuto. Infine Giovanna sceglie di fuggire e partire con l’amica Ida verso una destinazione che non viene svelata.
Questo finale, aperto verso sviluppi incerti e tutti possibili, è perfetto simbolo della nuova libertà acquisita da Giovanna, che finalmente sceglie di svincolarsi completamente dall’ambiente in cui è cresciuta e dalle figure adulte che l’hanno delusa. La partenza verso un ignoto futuro è un viaggio alla scoperta di se stessa e la definizione della propria personalità priva da condizionamenti.
Se nel romanzo scopriamo che Ida e Giovanna sono dirette a Venezia, la serie non specifica una destinazione, che forse non è importante tanto quanto invece la consapevolezza acquisita dalla protagonista e la sua nuova libertà.
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