Il decreto Milleproroghe interviene sul calcio: nuove regole per le plusvalenze

Tra i 23 emendamenti del decreto Milleproroghe ne compare uno inerente alle plusvalenze nel calcio. Ecco quali sono le nuove regole da seguire.

Il Governo ha presentato il decreto Milleproroghe, il quale contiene 23 emendamenti. Tra questi, ce n’è uno che interessa il mondo del calcio e va a dare le nuove linee guida da seguire per le plusvalenze. Andiamo a vedere quali sono le nuove regole e come cambia il mercato.

Regole delle plusvalenze nel calcio

È ormai noto a tutti che la Juventus è stata penalizzata di 15 punti in campionato per via delle plusvalenze, ritenute fittizie dagli inquirenti che hanno deciso di punire il club.

Nel mentre, e anche in passato, sono state indagate altre società per lo stesso motivo ma in nessun caso è mai stato riscontrato un illecito.

Alla base di questo c’è un regolamento nebuloso che ha sempre permesso ampi spazi di manovra ai club.

Alla luce di quanto è accaduto nelle ultime settimane, però, appare chiaro che sia necessario mettere dei paletti più stringenti o quantomeno meno nebulosi.

Le società hanno bisogno di sapere fino a dove possono spingersi senza incappare in illeciti, e il mondo del calcio ha bisogno di linee guida più ferree nel circolo di denaro.

In questo senso si è mosso direttamente il Governo attraverso il decreto Milleproroghe, nel quale è presente un emendamento che regolamenta le plusvalenze.

Decreto Milleproroghe, nuove regole plusvalenze nel calcio

Il decreto Milleproroghe, per quanto riguarda le plusvalenze nel calcio, ha una finalità ben precisa: limitare gli abusi contabili.

Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, sicuramente è apprezzabile quantomeno il tentativo da parte del Governo di regolamentare in modo chiaro la questione.

Che cosa cambia in sostanza con questo nuovo emendamento?

Prima di tutto, non sarà più possibile ripartire la plusvalenza per un massimo di cinque anni, rateizzando così anche la sua tassazione cosa che invece, fino a questo momento, era consentita.

Oltre a questo sono state introdotte due nuove norme.

La prima riguarda la dilazione del carico fiscale delle plusvalenze relative alla cessione, fino a questo momento questa era consentita anche se il giocatore in questione era di proprietà anche solo da un anno, d’ora in poi il calciatore deve essere in possesso del club almeno da tre anni.

La seconda va invece a colpire la tassazione sugli scambi di giocatori dove non c’è una spesa cash.

Non essendo lo scambio quantificabile in denaro la tassazione sarà immediata.

Per quanto riguarda la rateizzazione fiscale, questa potrà esserci solo per le quote in denaro per un trasferimento.

In questo modo il Governo punta a disincentivare lo scambio fittizio di giocatori senza che ci sia un reale corrispettivo di mercato.

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Obiettivo annullare le operazioni fittizie

Le nuove regole sulle plusvalenze nel calcio, introdotte dal decreto Milleproroghe, mirano ad annullare gli abusi contabili.

Accade spesso che le operazioni di mercato siano quantomeno discutibili, e che i club cedano o acquistino giocatori pagando cifre incomprensibili.

Le misure adottate dal decreto serviranno per rendere più complicato l’abuso e cercheranno d’incidere in modo positivo nel mondo del calcio.

L’obiettivo è quello di non ritrovarsi più di fronte a casi giudiziari controversi, in cui la stessa Procura deve scavare a fondo per capire se esiste o no un illecito.

Questo sembra un punto di partenza per regolamentare le plusvalenze nel calcio, e non è detto che in futuro il pacchetto degli emendamenti non venga ampliato.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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