Rivoluzione WhatsApp, cosa cambia a marzo? La chat si apre al mondo: ecco tutte le novità

L'uso di WhatsApp cambia per sempre perché da marzo 2024 è in arrivo una rivoluzione con cui la chat si apre letteralmente al mondo: ecco cosa sapere.

Anche se ha ricevuto tante nuove funzioni negli anni, WhatsApp è rimasto all’incirca lo stesso nei suoi principi. Ma per la prima volta è in arrivo una vera e propria rivoluzione nella chat più usata di tutte. WhatsApp sta per aprirsi al mondo in seguito a una nuova regola dell’Unione europea: ecco cosa cambia da marzo 2024 in termini di interoperabilità.

Il Digital Market Act è un uragano, ora cambia tutto

WhatsApp non fa certo mancare nuove feature, chicche, piccole aggiunte qua e là nei suoi mille aggiornamenti. Ma stavolta il cambiamento è imposto dall’alto: lo chiede, anzi, lo impone a gran voce l’Unione europea.

A fine 2022 è uscito un nuovo regolamento di cui vi abbiamo parlato in dettaglio, il Digital Market Act (DMA per gli amici). Non una regola come tante, visto che ha già mutato l’intero panorama digitale, per esempio consentendo il ritorno del videogioco Fortnite su iOS dopo le feroci polemiche tra Epic Games e Apple.

Il DMA ha l’obiettivo ambizioso di limitare lo strapotere delle “big tech”, quelle aziende del mondo informatico tanto grandi e forti che rischiano spesso di creare un gigantesco monopolio digitale. Per fermarle, impone regole rigidissime.

Le big tech sono ora trattate come “gatekeeper”, ossia “guardiane”, e non è un titolo onorifico. In breve, vista la loro enorme influenza su chiunque operi in internet, vengono rivestite di responsabilità altissime, tramite una lunga serie di obblighi e divieti. Se non li rispettano, ci saranno sanzioni mastodontiche.

Tra queste imposizioni ci sono, per esempio, temi di libertà per l’utente, trattamento dei dati personali e divieti di concorrenza sleale. Ma un altro punto molto importante, quello che riguarda WhatsApp, consiste nell’interoperabilità.

Da marzo 2024 WhatsApp deve diventare “aperto”

Interoperabilità è un termine tanto lungo quanto, in realtà, semplice: significa che diverse piattaforme devono riuscire a comunicare tra loro senza problemi.

Un esempio di interoperabilità conosciuto a tutti è quello delle e-mail. Da una casella di posta elettronica Gmail possiamo inviare un’e-mail a chi invece ha una casella targata Outlook. Quel messaggio arriverà, integro e leggibile, perché le due caselle riescono a “interoperare”.

WhatsApp, applicazione di chat più usata in quasi tutto il mondo, è nell’elenco dei gatekeeper. Per questo, l’Ue le impone di garantire una perfetta e aperta interoperabilità. Cosa significa?

Vuol dire che WhatsApp deve funzionare in modo incrociato anche con altri servizi di chat. Deve riuscire a inviare e ricevere messaggi “da” e “verso” altre chat di marca diversa dalla propria. Una vera rivoluzione: da WhatsApp potremo chattare anche con chi usa un servizio differente.

Chi partecipa all’interoperabilità di WhatsApp e quando inizia

Il DMA impone di garantire l’interoperabilità almeno tra i servizi ritenuti gatekeeper. Per il momento, oltre a WhatsApp, l’unica chat in elenco è il Messenger di Facebook. Ciò significa che le prime due applicazioni a poter comunicare saranno proprio WhatsApp e Messenger, l’una verso l’altra, in entrambe le direzioni.

In ogni caso, se una piattaforma non inclusa nell’elenco ne fa richiesta, i gatekeeper devono garantire apertura anche verso di essa. Tra i primi a richiederlo potrebbe esserci il terzo colosso delle chat, Telegram, quindi ci aspettiamo che in breve tempo WhatsApp debba comunicarci.

La sfida non è semplice, poiché WhatsApp usa una crittografia completa per garantire la privacy. Ora serviranno nuove reti e protocolli informatici e il difficile sarà mantenere crittografia e privacy nelle comunicazioni con tutti. Inoltre, WhatsApp dovrà curare l’aspetto della sicurezza, evitando agli utenti l’arrivo di messaggi spam.

Dai primi leak sembra che, all’inizio, l’apertura verso altri servizi non sarà obbligatoria per gli utenti. Inoltre, le chat esterne saranno in una scheda diversa, probabilmente con minori funzioni e un avviso che informa di una privacy inferiore.

In ogni caso, la rivoluzione sta arrivando tassativamente. Se WhatsApp non rispetta la data imposta dall’Ue, arriveranno multe salatissime. L’ultimo giorno concesso alle big tech è il 6 marzo 2024, perciò manca poco per veder cambiare davvero tutto.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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