La bicicletta è forse il modo migliore per esplorare una nuova città, ed immergersi completamente nelle sue atmosfere, nei colori, e perfino negli odori che la rendono unica.
Più efficente di un percorso a piedi e decisamente più piacevole di un autobus turistico, la bicicletta si impone anche per il suo impatto ecologico nullo, e per la flessibilità che regala a chi ne faccia uso.
Proprio per questo, scoprire quali sono le 10 migliori città da visitare in bicicletta risulta fondamentale, ma allo stesso tempo è utile per comprendere quale sia la situazione della mobilità su due ruote nel mondo, su cui molto si intende puntare nel contesto della transizione ecologica.
Le 10 migliori città da visitare in bicicletta: la classifica aggiornata
Leggendo la classifica delle 10 migliori città da visitare in bicicletta, si possono fare diverse osservazioni preliminari. La prima, è il dominio assoluto dell’Europa, con una sola, importante, eccezione.
La seconda, è come vengano ridimensionati alcuni pregiudizi: Amsterdam e Copanaghen, infatti, non raggiungono il podio di migliori città da visitare in bicicletta. In entrambi i casi, uno dei fattori decisivi sembra essere il costante flusso di turisti nel centro storico, che rende molto difficoltoso spostarsi su due ruote.
Vediamo allora nel dettaglio quali sono le 10 migliori città al mondo da visitare in bicicletta:
10 . Hannover. Fra birrerie, centri commerciali, ma anche ottimi esempi di arte gotica e giardini lussureggianti, Hannover ha una struttura urbana che la rende particolarmente adatta al trasporto sue due ruote.
9 . Brema. Tra vita urbana, modernità ed eleganza, Brema è un’ottima città da scoprire in bicicletta, pedalando lungo il fiume Weser o per raggiungere le varie attrazioni della città (da non perdere il monumento ispirato alla favola dei Grimm).
8 . Berna. La capitale svizzera entra nella top ten, ed è sicuramente ottima per un giro in bicicletta, usatissima dalla popolazione per i suoi spostamenti quotidiani e per escursioni nel territorio circostante.
7 . Hangzhou. Unica città non europea della classifica, Hangzhou si trova in Cina e, nonostante il suo sviluppo urbano, è nota per aver cercato di mantenere un buon rapporto con l’ambiente.
6 . Malmo. Sesto posto per la Svezia, che vede in Malmo una delle città più virtuose per l’uso della bicicletta, a prescindere dalle condizioni atmosferiche.
5 . Amsterdam. Come annunciato, pesano le orde di turisti sulla viabilità in bicicletta, che resta comunque molto buona fuori dal centro storico. Si segnalano in particolare le dimensioni delle piste, ampie e ben segnalate.
4 . Copenaghen. Fuori dal podio per un soffio, per una città che vanta 382 kilometri di piste ciclabili (che però si conferma fra le città più sicure dove viaggiare in Europa)
3 . Anversa. Situata nella regione settentrionale del Belgio, Anversa è nota soprattutto per il suo porto e per l’università. Grazie al fatto di essere quasi totalmente pianeggiante, è perfetta per la bicicletta. Da notare anche il basso tasso di furti.
2 . Munster. Questa città tedesca è molto apprezzata per la sua vivacità, la presenza di locali e, ovviamente, le piste ciclabili. Qui la bicicletta è più usata degli autobus per spostarsi, ed è possibile raggiungere ogni angolo della città su due ruote.
1 . Utrecht. Quarta città dei Paesi Bassi a venti minuti da Amsterdam, è un vero paradiso per i ciclisti. Utercht, come la sua più celebre vicina, è ricca di canali e non mancano le tipiche facciate olandesi, ma in compenso è molto meno turistica. Non meno bella della capitale, è consigliata soprattutto per vivere un’esperienza più autentica del paese.
Italia e bicicletta, un amore contrastato
Per quanto riguarda la situazione italiana, lo scenario è decisamente desolante. La più alta posizione in classifica è infatti quella di Milano, che si ferma al 65° posto.
In Italia, infatti, secondo vari sondaggi, sarebbero milioni i cittadini che vorrebbero utilizzare la bicicletta per spostarsi nel loro luogo di lavoro o per svolgere alcune commissioni.
Tuttavia, le scarsissime piste ciclabili e le strade spesso dissestate scoraggiano la maggior parte di loro, che finisce per utilizzare l’auto anche per gli spostamenti sotto i 5 km.
Nonostante il turismo su due ruote sia in netta crescita, sembra mancare un piano complessivo di investimenti e di ripianificazione del trasporto in bicicletta: nel 2022, lo stato ha investito 100 volte di più sulle auto che sulle bici, con un rapporto di 98 miliardi a 1 (tra cui si può inserire anche il contestato buono bicicletta, rinnovato per il 2023)
Eppure, gli investimenti nei confronti delle biciclette non sembrerebbero essere nemmeno troppo costosi: secondo Clean Cities, Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), Kyoto Club e Legambiente, basterebbero 500 milioni all’anno per colmare il divario con la UE.
L’urgenza di mettersi in pari è legata soprattutto alla transizione ecologica, e al contenimento delle emissioni di CO2. Inoltre, sembra sempre più necessaria un’attenta progettazione urbana, che metta in comunicazione tutti gli attori della mobilità, dagli autobus, ai treni, fino alle biciclette, per migliorare le connessioni e la qualità di vita delle nostre città.