I 5 figli di Silvio Berlusconi – Marina, Piersilvio, Eleonora, Luigi e Barbara – hanno raggiunto l’accordo sulla divisione dei beni del Cavaliere attraverso un’accettazione pura e semplice. Ciò significa che l’eredità di Berlusconi verrà suddivisa secondo quelle che sono le volontà del Cavaliere, scomparso il 12 giugno scorso in seguito a una malattia.
Ecco cosa prevede l’accordo sull’eredità di Berlusconi e cosa spetta a ciascuno dei figli che hanno accettato senza riserva il testamento.
Trovato l’accordo sull’eredità di Berlusconi
Sono passati ormai diversi mesi da quel 12 giugno 2023, giorno in cui abbiamo appreso la tragica notizia della morte di Silvio Berlusconi, scomparso all’età di 86 anni a causa di una grave malattia e finalmente i figli hanno trovato un accordo sulla sua eredità.
Il testamento del Cavaliere è stato aperto il 12 luglio dal notaio di fiducia Arrigo Boito.
Marina, Piersilvio, Eleonora, Luigi e Barbara hanno accettato senza riserve il testamento del padre, ovvero hanno raggiunto un accordo che sostanzialmente ricalca quelle che erano e sono le volontà del padre. Il tutto non senza intoppi.
Infatti, ci sono volute diverse settimane per trovare questo accordo – che dovrebbe essere ufficializzato e firmato in queste ore – grazie alla collaborazione degli avvocati Luca Fossati, per Fininvest e i due figli Marina e Pier Silvio, e Carlo Rimini, per Barbara, Eleonora e Luigi.
Non ci resta quindi che scoprire che cosa prevede l’accordo e come verrà suddivisa l’eredità di Silvio Berlusconi tra i suoi 5 figli.
Cosa prevede l’accordo sull’eredità di Silvio Berlusconi
Come stabilito sin dal primo testamento di Silvio Berlusconi, ai cinque figli spetta la quota di legittima pari a un quinto, mentre a Marina e Pier Silvio è destinata la quota disponibile dei due terzi: questo si traduce in una suddivisione che vede ai fratelli maggiori il 60% dell’intero patrimonio e agli altri tre il 40%.
Andando ad analizzare e calcolare le cifre, come spiega un articolo di Forbes, ai primi due figli spetteranno 3,8 miliardi di euro, mentre ai figli avuti con Veronica andranno i restanti 2,55 miliardi di euro.
Ci sono poi le società di Berlusconi: il 53% della Fininvest – holding che possiede il 50% di MFE-Mediaset, il 30% di Mediolanum e il 53% di Mondadori -, sarà assegnato a Marina e Piersilvio in parti uguali, mentre il 47% va ai fratelli minori.
Sul Monza, invece, non ci sono certezze:, pare che la società calcistica rimanga di proprietà della famiglie e sotto la gestione di Galliani con Fininvest alle spalle. Ma probabilmente si potrebbero cambiare ancora le carte in tavola.
Ville, barche e proprietà immobiliari
Che cosa accadrà invece alle numerose ville, alle barche di lusso e a tutte le altre proprietà immobiliari di Silvi Berlusconi?
Da quanto si apprende, su Villa Certosa, dove c’è una perizia di 250 milioni fatta per l’affrancamento, potrebbe essere accettata un’offerta superiore ai 300 milioni.
Destino già scritto per la villa di Arcore, che potrebbe diventare un museo interamente dedicato a Silvio Berlusconi.
Ci sono poi i lasciti che Berlusconi ha previsto per persone molto vicine a lui: 100 milioni alla sua ultima compagna Marta Fascina, 100 milioni al fratello Paolo e 30 milioni all’amico Marcello Dell’Utri. Per legge, dovrebbero farsene carico Marina e Piesilvio.
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